Il riso è un cereale antichissimo, ricco di proprietà nutrizionali, il cui apporto calorico è molto simile a quello degli altri cereali (circa 330 Kcal per 100gr di prodotto).
Più del 90% è costituito dai carboidrati, mentre le proteine rappresentano circa il 7,5% ed i grassi solo l’1,3%, motivo per cui il suo consumo è fortemente consigliato specialmente nelle diete ipocaloriche.
Ma il riso è ricco anche di preziosi micronutrienti come la vitamina B e tanti sali minerali tra cui potassio, calcio e fosforo, in grado di stimolare e favorire la diuresi.
Essendo privo di glutine, può essere consumato tranquillamente anche da chi è affetto da celiachia, mentre l’elevata quantità di fibre stimola e favorisce il transito intestinale.
Inoltre rispetto alla pasta presenta un potere saziante superiore, grazie anche alla caratteristica che durante la cottura si gonfia aumentando quindi il suo volume.
Grazie proprio alle sue proprietà il riso aiuta ad eliminare il gonfiore addominale; se si opta per la versione integrale, può essere un ottimo alleato contro la stitichezza e, grazie al suo basso indice glicemico, può essere consumato anche dai soggetti diabetici.
Come funziona la dieta del riso
La dieta prevede che il riso si consumi in entrambi i pasti principali (pranzo e cena), associato a verdure, carni magre, e pesce magro.
Molto limitato l’utilizzo dell’olio, 3 cucchiaini al giorno, mentre spuntini e colazione prevedono frutta, latte di riso, gallette di riso, biscotti di riso e succhi di frutta.
Lo schema va seguito per 2 settimane e promette una perdita del peso corporeo fino a 5 kg.
E’ raccomandato inoltre di assumere fino a 1,5 litri di acqua al giorno e di utilizzare dolcificanti acalorici.
Per quanto riguarda le verdure è possibile consumare qualsiasi tipologia, mentre sono vietati i legumi e le patate.
Il parere dell’esperto
Essendo lo schema proposto un piano alimentare fortemente ipocalorico è naturale che questo comporti un immediato calo ponderale del peso corporeo.
Tuttavia come tutte le diete incentrate sul consumo di un singolo alimento, rappresenta sicuramente una alimentazione non corretta, data l’esclusione di tanti altri cibi dalla dieta giornaliera che possono comportare delle importanti carenze nutrizionali.
Inoltre un regime dietetico così restrittivo non favorisce la perdita della massa grassa (tessuto adiposo) bensì di liquidi.
Questo è il motivo per cui quando si abbandonano questa tipologia di schema alimentare il soggetto tende a riacquistare velocemente tutto il peso corporeo ed anche di più, in quanto durante una prima fase verranno reintegrati i liquidi persi, e successivamente stimolate ulteriormente le riserve lipidiche preesistenti (grasso), a causa delle vecchie e cattive abitudini che non sono state corrette con un percorso alimentare sano ed equilibrato.
Queste tipologie di diete non possono essere quindi considerate come una soluzione definitiva per perdere peso, ma al massimo come una terapia d’urto momentanea prima di iniziare un corretto percorso di educazione alimentare.
Solo una dieta bilanciata, personalizzata, ed associata ad un corretto stile di vita permette di acquistare, e soprattutto di mantenere, una forma fisica ottimale ed un buono stato di salute.
Una buona alimentazione è amica della salute.