È uno studio condotto dai ricercatori dell’Università di Cambridge a rivelarlo: non è certamente un Paese occidentale quello con l’alimentazione più sana. La ricerca, uscita sulla rivista The Lancet Global Health, è stata guidata dal Professor Fumiaki Imamura, che ha analizzato i dati sull’alimentazione nel mondo nel periodo a cavallo tra il 1990 e il 2010.
Ne è così risultato che a distinguersi per il maggiore consumo di frutta e verdura sono diversi Paesi dell’Africa. La classifica di migliori e peggiori nasce dalla media stabilita tra l’assunzione di alimenti salutari e quella di cibo spazzatura, un’abitudine che ha messo in difficoltà Paesi come Stati Uniti, Australia, Nuova Zelanda, ma anche quelli dell’Europa Occidentale, sempre meno oculati nella scelta dei cibi da mettere a tavola negli ultimi dieci anni.
Per di più, stando a quanto emerso, le generazioni più giovani (che mangiano peggio delle vecchie generazioni, come le donne mangiano meglio degli uomini) hanno una predilezione per prodotti ricchi di grassi e carenti in sostanze nutritive.
La vittoria dell’Africa deriva dall’evidente consumo di dieci tipi di alimenti sani (frutta, ortaggi, legumi, semi, latte, grano integrale, acidi grassi polinsaturi, pesce, fibre e omega 3 vegetali) incrociato con quello di sette tipi dannosi per l’organismo (carne rossa, insaccati, bevande addizionate con zuccheri e dolcificanti, acidi grassi saturi, trans fat, alimenti ad alto contenuto di colesterolo e sodio). I primi tre Paesi sono Ciad, Sierra Leone e Mali, mentre l’ultimo in classifica è l’Armenia, preceduto dalle Repubbliche dell’ex Unione Sovietica e da qualche Paese europeo.
I dieci Paesi con la dieta più salutare:
Ciad
Sierra Leone
Mali
Gambia
Uganda
Ghana
Costa d’Avorio
Senegal
Israele
Somalia
I dieci Paesi con la dieta meno salutare:
Armenia
Ungheria
Belgio
Repubblica Ceca
Kazakistan
Bielorussia
Argentina
Turkmenistan
Mongolia
Slovacchia