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Un bel giorno mi sono svegliata credendo che fosse ancora settembre; ho pensato di telefonare alla mia migliore amica per chiederle di andare a fare una passeggiata in Costiera e prendere una bella granita di limoni, ma qualcosa è andato storto e mi ha riportato alla realtà: non è settembre da un pezzo e, che è anche peggio, pare sia arrivato il Natale.
Credo che non esistano persone che detestino il Natale in se, d’altronde se lo hai sempre festeggiato in maniera serena perché mai dovresti odiarlo? Tutti quelli che vorrebbero tranquillamente saltare una o più sessioni annuali sono quelli che legano il Natale a un brutto ricordo. Io amo il Natale, o meglio, lo amavo follemente. Poi ci ho riflettuto bene su e ho capito che per quelli come me le feste altro non sono che una gran rottura di balle. Perché parlo così? Lo capirete presto.
Solo chi odia il Natale può capire perché in certi casi si arriva a detestarlo profondamente.

Genitori separati

Ogni anno penso a tutti i bimbi che non hanno una famiglia unita come ci si aspetterebbe in genere da una vita normale: questo può essere il primo motivo per detestare le feste, che altro non sono che momenti in cui la mancanza di unione familiare si fa insopportabile. Se alla vigilia tutti i tuoi amici corrono a casa alle ore 19:30 giusto in tempo per sedersi a tavola, c’è chi come me deve preparare il cenone per un numero ristretto di invitati: 3 al momento, ovvero io, mio padre e mia sorella.
Senza considerare il fatto che bisogna dividersi tra mamma papà e nonni, e se nessuno parla con tutti gli altri e tu sei il solo battitore libero (nel mio caso siamo due, io e mia sorella), ti toccherà passare un giorno con il papà, l’altro con la mamma e quello seguente con i nonni. E prendere parte a pranzi o cene natalizie dove gli ospiti non sono mai più di 4 non è certo quello che ti aspettavi quando da piccolo scrivevi la tua letterina.

Single

Se sei single, o se hai appena rotto con il tuo boyfriend, il Natale può diventare uno dei momenti più tristi di tutto l’anno solare: ricordate Bridget Jones con il pigiama rosso e la sua depressione natalizia? Beh, pensate che nella vita normale è anche peggio, perché nessuno lavora nello stesso ufficio di Hugh Grant. Tempo fa ho trascorso un Natale in completa solitudine, dopo che il mio ragazzo mi aveva lasciato senza un motivo apparente. Ricordo ancora che piangevo per strada al pensiero di non dover comprare il mio regalo per lui. Senza considerare le pubblicità dei diamanti che in questo periodo passano a ripetizione: solo chi è single può capire quanto possa fare male un cortometraggio in cui lui appoggia un anello meraviglioso sul cuscino di lei. Mentre dorme.

Regali riciclati

Ma se non volete (o non potete) fare i regali al prossimo perché non prendete in considerazione la possibilità di non farli affatto? Il regalo riciclato vi mette in una posizione decisamente ridicola e umiliante, anche perché si capisce subito quando qualcosa viene donato con piacere o quando invece lo fate tanto per togliervi una incombenza.
Se poi mi rifilate cose senza busta né cartellino e che non rispecchiano minimamente i miei gusti, va da se che quell’oggetto sia stato frutto di un acquisto sbagliato, di un regalo del negoziante dopo una spesa considerevole o addirittura di un pensierino donatovi da altri. La mia opinione: siete pessimi.

Intimo rosso

Ma chi cacchio indossa slip o i reggiseni di colore rosso? Perché continuate a regalare la solita tristissima mutanda rosso fuoco che onestamente non indosserei nemmeno quando ho le mie cose? Ho una lista infinita di regali carini del valore di 5/10 euro che potrebbero essere molto apprezzati dai vostri cari. E poi vi dico con sincerità: si alla mutanda rossa solo se vivete ancora negli anni ’90.

Abbuffate

C’è chi le ama e chi le odia; io, ad esempio, da buona terrona adoro le abbuffate natalizie ma ho molte amiche costrette a seguire la dieta anche in quei giorni. Riuscite a immaginare quanto possa essere dura stare a stecchetto mentre tutti scafonano come se si trovassero nel braccio della morte?

Che fai a Capodanno?

Niente, non voglio fare niente. Voglio morire impiccato alla doccia la mattina del 31 dicembre. Non mi dovete rompere le balle, mi dovete mollare.