Basta prendere quelle lettere e spostarle dalla testa al cuore, lì sarà tutto più evidente. È così che dovrebbe fare chiunque sia affetto dalla sindrome del non-ho-il-coraggio-di-dirtelo-perché-poi-la-paura-è-troppa.
Le cose che non ti ho detto stanno proprio lì, in quella strana via di mezzo fatta di sogni, paure ed emozioni.
Se non avete il coraggio di dirle, quelle cose, è forse arrivato il momento di farlo. La testa sarà più leggera, il cuore più gonfio. Forse non ci sarà il lieto fine, ma almeno potrete dire di averci provato a scriverlo.
La buonanotte a cui non rinunci
Iniziamo a scriverci senza un reale motivo, ma quello della mezzanotte diventa subito un appuntamento fisso. In fondo è intimo ogni sera dedicare un pensiero a qualcuno prima di poggiare la testa sul cuscino? L’hai pensato tante volte. Ma poi quel giovedì la buonanotte non c’è stata e hai capito che era qualcosa più di un’abitudine. Ora è arrivato il momento di dirlo.
E se da buonanotte la trasformavi in notte, non era la stessa cosa. Vuoi mettere una scontata notte anonima da una buona?
La signora del terzo piano
Non gliel’hai mai detto che alla terza uscita hai evitato di baciarlo solo per paura? Beh ora devi farlo. Lui probabilmente avrà pensato di essere stato inopportuno e invece il tuo era solo un maledetto freno a mano. E così cercavi invano di guardare la signora del terzo piano, di fronte al portone del tuo palazzo, cercando una via di fuga. Hai improvvisamente preso il cellulare dalla borsa fingendo stesse squillando per poi sgattaiolare nel palazzo. Cosa ti è rimasto? Solo un grande rimorso. Peccato.
Io tu e la pioggia
Vi siete ritrovati sotto la pioggia almeno una volta? Un ombrello troppo piccolo per coprire entrambi ed un braccio avvolge la spalla. Ma che fai? Non ti sembra di esserti preso un po’ troppa confidenza? No, l’hai detto solo perché non ti andava che qualcuno ti vedesse, ma in realtà avresti voluto che lui ti stringesse ancora più forte.
Fuga dopo il lavoro
A un certo punto, hai ceduto anche tu e quella sera dopo la riunione del lavoro hai accettato il suo invito. Lì quel bacio non lo scorderai mai. Non era un semplice bacio, ma qualcosa di desiderato, voluto, cercato, immaginato. Eravate solo tu e lui, nient’altro. Lì però non gli hai detto quante volte l’avevi sognato, ma hai fatto la dura, ti sei nascosta dietro una birra e lo hai guardato fisso negli occhi. Forse in questo caso ha funzionato.
Innamorato a chi?
Finchè un bel giorno lui ti dice una parola, amore, sei il mio amore. Lì ti guardi allo specchio, lui ti dice che è innamorato e dà voce ai tuoi pensieri, a quelli più nascosti. A te manca il coraggio di raccogliere tutto. L’avresti voluto urlare, ma è più forte di te, ti fermi e vai via.
Sei andata via da te stessa, ma forse per correre da lui sei ancora in tempo.
La bionda ambrata