Per questo 2015 avete voglia di farvi un’overdose di fantasia? Bene, significa che apprezzerete qualche proposta per le mete più surreali che potreste visitare:
Isola di Vaadhoo, Maldive
L’isola di Vaadhoo, popolata da poco più di 500 abitanti, è diventata celebre per il suo Mar di Stelle: si tratta di uno spettacolare fenomeno di luminescenza marina, dovuto alla presenza di un particolare tipo di fitoplancton, le cosidette dinoflagellate. Queste alghe sono dotate di membrane cellulari che rispondono a segnali elettrici, generando questo tipo di “illuminazione”, unica nel suo genere.
Antelope Canyon, Arizona
L’Antelope Canyon è probabilmente il più strabiliante canyon di arenaria del nord dell’Arizona: con colori vivaci quali l’arancione e il viola, le pareti scolpite dal vento e dall’acqua gli conferiscono un fascino talmente suggestivo da fare di questo Parco uno fra i più belli degli Usa.
Naica, Messico
Vero e proprio capolavoro della natura, la Grotta dei Cristalli giganti di Naica è uno fra i monumenti geologici più impressionanti che esistano: di recentissima scoperta (2002) questa grotta nasce dall’accumulo di cristalli di gesso al di sotto di una miniera d’argento, la cui crescita spropositata ha incuriosito scienziati di tutto il mondo.
Salar De Uyuni, Bolivia
Il Salar de Uyuni è, con i suoi 10.582 km², il più vasto deserto di sale del mondo. Situato vicino la città di Uyuni, nell’altopiano andino a Sud della Bolivia, a più di 3.500 metri di quota, esso sarebbe costellato da quelli che le leggende Inca definiscono gli Ojos de Salar, veri e propri buchi da cui emerge dell’acqua e che, in dati momenti della giornata, diventano quasi invisibili e, dunque, pericolosi. All’interno del Salar, inoltre, c’è l’Isla del Pescado, isolotto calcareo e vulcanico a forma di pesce, dove sono stati ritrovati, tra le altre cose, siti archeologici risalenti alla cultura Tiahuanaco.
Klevan, Ucraina
Tra i maggiori attrattori naturalistici in Ucraina, la galleria vegetale di Klevan è un tunnel composto da piante rampicanti e alberi naturalmente disposti a cupola al di sopra di un binario su cui transita – a medie velocità un treno. Da non perdere se si ama stare in armonia con la natura, che qui trionfa indisturbata.
North Island, Nuova Zelanda
Che delle stelle siano rimaste incastrate nelle Glowworm Waitomo Caves della Nuova Zelanda? Niente affatto: per quanto le pareti di queste caverne ci ricordino il firmamento, non è agli astri che bisogna pensare bensì agli insetti. Sono delle piccole larve (glow-worm significa “vermi luminescenti”), infatti, a illuminare queste grotte neozelandesi rendendole incredibilmente simili alla notturna volta celeste.
Panjin, Cina
Situata sul delta del fiume Liaohe, nella provincia nordorientale di Liaoning, la Spiaggia Rossa di Panjin si presenta di un inaspettato color carminio: una tonalità da attribuirsi alla presenza di alghe autoctone che durante l’autunno diventano da verdi a tutte le sfumature di rosso possibili.
Gansu, Cina
Il Zhangye Danxia nella provincia di Gansu è un complesso montuoso che si estende per 300 chilometri quadrati in un’area poco piovosa nei pressi del Deserto del Gobi: la sua composizione estremamente variopinta si deve alla stratificazione nel corso dei secoli di svariati minerali di pigmentazione diversa.
Lago Retba, Senegal
Anche detto Lago Rosa, il lago Retba è uno specchio d’acqua che si trova a nord della penisola del Senegal: le sue acque rosa sono dovute alla concentrazione causate di alghe dai pigmenti rossi, che colorano il liquido in cui sono immerse soprattutto durante la stagione secca.