Fin troppo spesso ci facciamo intenerire dal loro sguardo, ma in realtà commettiamo un terribile errore: fare troppe concessioni al proprio cane è infatti quanto di più sbagliato un padrone possa fare. Lasciando prendere le decisioni al proprio amico a quattro zampe si vanno ad assecondarne i comportamenti, persino i più maleducati: ciò comporta un’inversione di ruoli tra cane e padrone e conduce, di conseguenza, all’indisciplina. Nessuna sorpresa allora davanti a manifestazioni aggressive o esuberanti: gli atteggiamenti irrequieti del nostro fedele compagno sono frutto della nostra stessa negligenza.
Per porre rimedio ai comportamenti indisciplinati del proprio cane non c’è bisogno di addestramento, bensì di educazione: occorre fissare delle regole standard, volte al suo esclusivo benessere. Rispettandole, infatti, il cane riuscirà a gestire facilmente anche situazioni che non gli vadano esattamente a genio. Tuttavia, non di rado capita che i padroni sorvolino sul fatto che i propri animali non rispondano loro neanche ai comandi di base, limitandosi a punizioni controproducenti: quando per esempio un cane scappa l’ultima cosa che andrebbe fatta – diversamente da quanto in realtà accade – è dargli uno schiaffo. Anche lasciare che il nostro amico a quattro zampe salga sul nostro letto costituisce un errore imperdonabile: nella concezione animale, infatti, una concessione del genere equivale a una vera e propria conquista e, dunque, a una sottomissione – da cui la tendenza ad assumere atteggiamenti insubordinati.
Per essere dei buoni padroni, dunque, la violenza fisica non è necessaria: occorre rapportarsi al proprio cane come a un componente della propria famiglia, attraverso regole elementari e chiare che non possano non essere comprese, ma senza pensare di poter “umanizzarlo”. Bisogna pertanto fare lo sforzo di calarsi nella logica del cane, di apprenderne i linguaggi e i codici affinché nulla gli sfugga: imparando la psicologia animale impareremo anche a relazionarci meglio al nostro amico più fidato.