Un debutto giovane, fresco e grintoso, quello di Beyoncé, che da allora ha stravolto il panorama musicale, statunitense prima e globale poi, imponendosi come una vera e propria icona di stile e sensualità.

Trentatré anni a settembre, un matrimonio solido con il rapper Jay-Z, sugellato dall’arrivo nel 2011 della splendida Blue Ivy Carter, una carriera musicale piena di sorprese e teatralità, oltre che un impegno nel sociale, nell’imprenditoria e nel cinema: queste le luccicanti medaglie della regina dell’R&B contemporaneo.

“Non appena realizzo un sogno, passo subito al successivo” (B.K.)

Già negli ultimi anni ’90, con il boom dei gruppi femminili, la cantante mulatta non si tirò indietro, prestando bellezza e talento alle Destiny’s Child.

Abitini succinti e simili per le componenti e colori brillanti, nati proprio dalla matita della madre della Knowles, figura che avrà grande influenza nella style story della star, costituiscono la prima tappa dell’evoluzione glamour di Beyoncé. Una tappa inizialmente apprezzata in poche occasioni, come ai Grammy Awards del 2001, evento a cui le Destiny’s Child partecipano, coperte da tre abiti a sirena verde smeraldo, che lasciano ben poco spazio all’immaginazione.

L’ingrediente speciale nel look di Beyoncé lo aggiunge Jay-Z, rapper già affermato e famoso, con cui la cantante intraprende una relazione segreta nel 2000, confermata solo dopo due anni, che attribuisce grande credibilità alla talentuosa artista, sempre più vicina alla conquista del titolo di superstar internazionale. Un tocco hip hop, con cappelli, shorts e canotte, riassunto nel singolo Crazy in Love, in cui duetta proprio con la sua dolce metà, una volta separatasi dalle sue compagne d’esordio.

Una fama sempre più tangibile, premi sempre più numerosi, ma scelte di moda sempre altalenanti per la prorompente cantante, che tuttavia stupisce in un total gold, disegnato dalla madre, ai Grammy del 2004. Una dea egizia, luminosa e sicura: questa è la nuova Beyoncé, in fase di restart in molti ambiti della sua vita.

Una Beyoncé più consapevole e sicura, che si mostra in tutto il suo splendore agli Oscar del 2005, in un Versace di velluto nero, che sembrava esserle stato dipinto addosso. Scopre così le grandi case di moda e le case di moda scoprono lei: da qui in poi la cantante esibirà sul red carpet quello che tutti si aspettano da lei, le grandi firme.

La collaborazione con la madre, tuttavia, non termina, tanto che nello stesso anno Beyoncé crea con lei una linea di moda, fatta di abiti colorati, un melting pot di tessuti e stili adatti ad entrambe le generazioni.

Nel 2006, dopo una prima esperienza cinematografica in Goldmember, la Knowles torna al cinema nei panni di una principessa in The Pink Panters: elegante e sexy, ora ricoperta da piume e paillettes, ora da cappelli e grandi occhiali da sole, la star lascia la sua impronta anche sul grande schermo.

Indimenticabile il suo look ai Golden Globes del 2007, in un abito a sirena di Elie Saab, superato solo da quello sfoggiato nel 2011 agli Mtv Video Music Awards, che nascondeva una dolce sorpresa: il pancione della cantante, che nello stesso anno darà alla luce l’erede dell’hip hop, Blue Ivy Carter.

Abbandonate le mise da rapper, la cantante sfoggia oggi, sul palcoscenico e sui red carpet, abiti sofisticati, ricercati e unici, fatti di pizzo e lustrini, perfetti per valorizzare la sua già prorompente bellezza, come il Givenchy indossato per il Galà del Met 2013 o come il look scelto per gli Oscar 2014.

Una fusione di eleganza, colori e fantasia, errori e perfezione, riservatezza e spettacolo. Perché, come l’ha descritta Jody Rosen dell’Entertainment Weekly:

“Beyoncé Knowles è una tempesta travestita da cantante”.