Una sera a cena, la conversazione con la tua lei va avanti tranquilla, normale, come tutti i giorni. Poi eccole lì, venir fuori impetuose, quelle due paroline. “Vacanze separate“. E da lì urla, occhi iniettati di sangue, costole rotte, coma. Così se la immaginano gli uomini, questo tipo di conversazione con noi. Ma nella realtà noi signore reagiamo in due modi: ci alziamo e ce ne andiamo o accettiamo la sfida. Perché dai, lo sapete che siamo competitive. Dunque, “perfetto, io a Ibiza con le mie amiche tu a Malta con i tuoi amici“. Affare fatto.

Ma quale affare. La tortura avrà presto inizio e mostrerà la parte più vulnerabile della coppia, così come del vostro rapporto. Perché andiamo, “vado a Malta per il mare” è come dire “vado in pasticceria per dimagrire”. Non ci crederebbe neanche Madre Teresa. Ma noi tanto andiamo a Ibiza, che ci importa.

Così la settimana ha inizio e le voci sulle vacanze separate ci sembrano una stupidaggine. Noi siamo più forti, siamo diversi. Chiamate, messaggini, cuori, reni e chi più ne ha più ne metta. Vi mancate sul serio e vi pentite del momento in cui avete deciso di dire sì all’amica che ha tanto insistito. Vorreste saccheggiare Malta, in una strage che ricorda il ratto delle Sabine, solo per essere sicure che no, non cadrà in tentazione neanche con gli occhi. Ma è alla prima chiamata mancata, alla prima risposta più fredda, al primo minuscolo cambiamento che scatterà la tragedia. E a quel punto le vacanze separate si rivelano letali o ricreative per la coppia. È a quel punto che scatta la fiducia è la consapevolezza di sé o l’insicurezza dei sentimenti dell’altro per voi.

Lo dicevano anche i nonni che la lontananza avvicina. Ma deve essere vera. Quindi niente ossessioni, niente messaggini, cuori e reni h 24. Godetevi il vostro tempo, concentratevi su voi stessi, divertitevi con gli amici. Ché il rispetto è questione di coscienza e non sarà il vostro controllo a influenzarlo. Concedetevi del tempo per voi, se ne avete bisogno, oppure restate esattamente dov’è il vostro cuore: con la vostra metà.