Tempeh, tofu e seitan sono ormai superati: oggi chi non mangia carne può, infatti, avvalersi di un’alternativa molto più gustosa, il Mopur. Si tratta di un alimento derivato da un’elaborata lavorazione del grano: grazie a processi di fermentazione, il glutine presente in esso si riduce del 40%, rendendolo non solo più piacevole al palato, ma favorendone soprattuto la digeribilità. Le fibre del Mopur, così trattato, assumono la stessa consistenza di quelle della carne: è questa la ragione per cui è anche definito “carne vegetale”.
I criteri biodinamici adottati nel corso della sua lavorazione consentono al prodotto di mantenere intatte tutte le proprietà nutritive del grano, ma in una forma decisamente più versatile al livello culinario: difatti, il Mopur può essere utilizzato non solo per la realizzazione di piatti innovativi, ma anche in quella di pietanze tradizionali, poiché sostituirlo alla carne animale non comporta alcuna perdita in termini di sapore. Inoltre, a differenza dei suoi analoghi, il Mopur è un alimento leggero e allo stesso tempo nutriente, presentando un contenuto di grassi vegetali davvero molto basso e conservando una percentuale di proteine che può arrivare fino al 34%.
Per acquistarlo basta recarsi in negozi biologici, dove è reperibile in vari tipi di confezioni: dall’affettato stagionato, al filetto, alla salsiccia. Una scelta che incontra sicuramente il favore dei sempre più numerosi consumatori vegetariani e vegani, ma che incuriosisce senz’altro anche i carnivori: sostituire la carne animale con alternative altrettanto saporite e leggere sta diventando d’uso ormai anche tra i non-vegetariani, un atteggiamento che sottrae gradualmente anch’essi alla logica crudele perpetrata negli allevamenti intensivi, permettendogli di rientrare in contatto con le reali esigenze alimentari del proprio corpo.