Con un menù completamente veg, una struttura a energia solare e una produzione di rifiuti di poco superiore allo zero: è la mensa della scuola privata Muse School, la cui fondazione si deve alla moglie del regista cinematografico James Cameron, Suzy Amis (un tempo modella e attrice), che nel 2006 scelse Calabasas a Los Angeles come sua sede operativa, ad essere stata dichiarata “il ristorante più eco-sostenibile del mondo”. L’annuncio è stato pubblicato sulla pagina Facebook della Green Restaurant Association (Gra), ente statunitense no profit impegnato nella certificazione dei ristoranti a norma eco-friendly secondo una serie di criteri che spaziano dalla produzione di rifiuti all’energia, dal cibo al consumo di acqua. La mensa della Muse, i cui studenti vanno dai 3 ai 18 anni, ha così ricevuto il “Certificato di ristorante verde a 4 stelle”: a quanto riporta la Gra, infatti, la scuola nel 2016 è riuscita a raggiungere ben 561,19 GreenPoints, ovvero 185 in più rispetto all’anno scorso. Un risultato eccellente, dovuto in larga parte all’adozione di misure specifiche volte a creare un minor impatto ambientale: l’energia solare e la cucina vegana. “Un sogno che si è avverato” per le due fondatrici della Muse, Suzy Amis Cameron e sua sorella Rebecca.

Nell’edificio scolastico, tutto – dalle luci all’aria condizionata, dalla cucina al frigorifero e al freezer – è alimentato tramite energia solare e il menù della mensa è del tutto privo di prodotti animali e caseari.

Ma non è tutto: tra le ulteriori green policy della Muse vi sono anche la produzione a chilometro zero degli alimenti grazie alla coltivazione di orti scolastici, un programma di riciclo delle sostanze di scarto, l’illuminazione a led e un consumo dell’acqua di 1,89271 litri al minuto grazie a degli appositi filtri.

L’energia solare è subentrata nel 2015: come spiega il regista James Cameron sul sito della Muse, l’adozione del solare si è avuta con l’installazione di cinque Sun Flowers, dei pannelli solari a forma di girasole (alti 10 metri e larghi 5) capaci di coprire tra il 75% e il 90% del fabbisogno giornaliero energetico della struttura. In definitiva, un progetto completo che potrebbe già da ora essere preso a modello esemplare in tutto il mondo.