La quarta giornata della Milano Fashion Week è stata un elogio alla femminilità e alla grazia. Per la prossima primavera-estate, ogni stilista ha portato in passerella la storia di una donna, dall’archeologa di Giorgio Armani a quella un po’ hippy e colorata di Roberto Cavalli ed Emilio Pucci.

Anche sabato il calendario è stato fitto di sfilate. La giornata è iniziata con lo show di Bottega Veneta ed è proseguita con Giorgio Armani, Mila Schön
, Roberto Cavalli, Genny, Antonio Marras, Jil Sander, Cividini, Gabriele Colangelo, Aquilano Rimondi
, Emilio Pucci
, Elisabetta Franchi
 e per finire Musso.

Bottega Veneta

Una collezione basata sull’essenziale e sulla semplicità senza tempo. Le modelle di Tomas Maier, direttore creativo di Bottega Veneta, si muovono come ballerine piene di grazia e di eleganza. Ed è proprio alla danza che si è ispirato lo stilista portando in passerella capi morbidi dalla silhouette aggraziata, pensati per assecondare il movimento, e gonne a ruota che ricordano i tutù senza dimenticare i pantaloni che lasciano le caviglie scoperte e gli shorts a vita alta. Le paillettes, l’unico eccesso, hanno illuminato i capi. I colori sono tenui: si passa dal coloro bruma al blu e azzurro, con qualche tocco di rosa chiaro e giallo banana.

Giorgio Armani

Sorprendente. Basta questa sola parola per descrivere la nuova collezione primaverile di Re Giorgio. Sempre fedele alle tonalità neutre che da anni ormai contraddistinguono il suo stile, Giorgio Armani ha scelto color sabbia e madreperla, con un tocco di nero, bianco e grigio. Abiti sinuosi stile impero che fanno sembrare le modelle delle dee greche, pantaloni sarouel, tailleur, shorts a vita alta ma anche frange e paillettes molto anni 30.

Roberto Cavalli

La collezione primavera-estate di Roberto Cavalli è ispirata agli anni 70 con un’esplosione di colori e fantasie.
Lo stilista fiorentino ha portato in passerella abiti che vanno da quelli lunghi, coloratissimi e plissettati a quelli più corti, aderenti e sexy con l’effetto del vedo-non-vedo. Oltre al plissé, la pelle è stata un’altra delle protagoniste di questa nuova incredibile linea. Non sono mancate poi le fantasie animalier che da anni contraddistinguono la maioson. Gli accessori sono stati tutti maxi: maxi occhiali da sole arrotondati, maxi pochette di pelle o pelliccia e maxi bracciali.

Jil Sander

Quella di Jil Sander è una donna androgina ispirata alla fotografa degli anni 30 Annemarie Schwarzenbach, che alternava il suo stile tra quello maschile e quello femminile. Rodolfo Paglialunga, il nuovo direttore creativo della maioson, ha scelto dei capi normali per donne pratiche. Camicie alzate sui gomiti e blusate in vita, maglioni leggeri dallo scollo a V, gonne a portafoglio e pantaloni dal taglio maschile tenuti in vita con una cintura.

Emilio Pucci

Una collezione colorata e femminile quella realizzata da Peter Dundas per la maions Pucci. Un elogio agli anni 70, tra fantasie, maxi dress colorati perfetti sia per il giorno che per la sera, frange, pantaloni a vita alta che scendono a zampa. Una linea kaleidoscopica ed eccezionale che ha visto in passerella una star guest: la venere nera Naomi Campbell.