Il 20 giugno si celebra la Giornata Mondiale del Rifugiato, un appuntamento annuale ormai consolidato dal 2001 e voluto dall’Assemblea delle Nazioni Unite. Il tema di questa giornata memorabile è il rispetto, per le persone coinvolte e per i valori sui quali sono basati gli accordi internazionali in materia di protezione. Perché tutti possano avere il diritto alla vita, perché tutti meritano incoraggiamento e sostegno.
L’obiettivo è quello di sensibilizzare l’opinione pubblica sulla condizione spesso sconosciuta o minimizzata di sfollati e rifugiati, sul loro dramma che resta maledettamente reale, giorno dopo giorno. Nel corso di questa giornata si vuole inoltre richiamare l’attenzione su quelle che sono le storie di sofferenza e umiliazione di rifugiati, sfollati o richiedenti asilo – che secondo l’Unhcr sono più di 50 milioni – costretti a fuggire dalle proprie famiglie a causa della guerra e della violenza in atto nei propri paesi.
L’Unhcr, l’agenzia Onu per i rifugiati, in collaborazione con il Festival internazionale di Fotografia Cortona On The Move racconterà le storie dei rifugiati grazie al progetto The European Dream – Road To Bruxelles. Un progetto fotografico, un’esibizione itinerante sul tema dei migranti allestita su un tir partito da Bari il 17 giugno per approdare a Bruxelles il 4 luglio, per portare al Parlamento Europeo le storie di coloro che cercano accoglienza nel nostro continente. Il progetto è nato da un’idea di Alessandro Penso, vincitore del World Press Photo 2014 e ha l’obiettivo di sensibilizzare il pubblico, sconfiggere il pregiudizio verso gli sfollati e far conoscere le leggi europee che regolano il fenomeno della migrazione. Il tir approderà in giornata anche a Roma, proprio in occasione della Giornata del Rifugiato e in mostra ai Fori Imperiali presenterà il suo viaggio ai media e alle istituzioni italiane.
Ed è proprio sul tema del pregiudizio che l’Unhcr si è espresso, facendo allo stesso tempo un appello al governo italiano chiedendo di passare dalla fase di emergenza a quella della programmazione e della pianificazione, migliorando il sistema di asilo adottato dal Paese. Per l’Agenzia Onu, infatti, è necessario che l’Italia passi ad un sistema strutturato dell’Asilo basato su “attività di analisi e previsione degli arrivi, di pianificazione annuale dei posti e delle risorse economiche necessarie” e propone un piano annuale che coinvolga governo, enti territoriali, società civile e rifugiati con ruoli e responsabilità diverse. L’agenzia ha ricordato inoltre che i rifugiati possono essere una risorsa per tutta l’Italia così come la cittadinanza è la miglior forma di integrazione.
Credit Foto: Alessandro Penso