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Per olio di cocco si intende quell’olio vegetale ricavato dai semi della pianta Cocos nucifera. L’estrazione deve essere il più naturale possibile in modo da conservare inalterate tutte le sue proprietà.

Durante la preparazione di questo olio gli involucri esterni della noce vengono rimossi e la polpa fatta essiccare per favorire l’eliminazione dell’acqua ed aumentare la quantità di olio.

Proprietà nutrizionali

Dal punto di vista nutrizionale l’olio di cocco contiene circa 862 calorie ogni 100gr di prodotto.

Costituito principalmente da grassi saturi quasi esclusivamente a catena media (circa il 92%), grassi monoinsaturi (circa il 6%), e grassi polinsaturi (circa il 2%).
È un olio privo di colesterolo, ricco di acidi saturi, antiossidanti, vitamina K ed E, ferro ed altri micronutrienti.

Sebbene il consumo di alimenti che contengono acidi grassi saturi sia noto come causa di malattie cardiovascolari e degenerative, bisogna evidenziare che nel caso dell’olio di cocco parliamo di acidi grassi principalmente a catena media. Questi infatti non solo non risultano essere dannosi per la salute, ma avrebbero un effetto protettivo nei confronti di queste malattie (come riportato in diversi articoli scientifici pubblicati dall’American Journal of Clinical Nutrition).

Questi acidi grassi saturi infatti rappresentano sia un’ottima fonte energetica per l’organismo, che è in grado di utilizzarli facilmente a livello epatico, sia consentono di innalzare i livelli di colesterolo buono (HDL) nel sangue.

L’olio di cocco presenta inoltre un interessante effetto termogenico, ovvero è in grado di innalzare il metabolismo contribuendo alla degradazione delle riserve lipidiche presenti, così come sembra che rinforzi il sistema immunitario.

L’assunzione di moderate dosi di questo olio sembrano inoltre prevenire alcune patologie ormonali, grazie alla capacità degli acidi grassi saturi di inibire l’attività di uno specifico enzima (la 5-alfa-reduttasi), che trasforma il testosterone in diidrotestosterone (DHT).
Il DHT sembra che giochi un ruolo nello sviluppo di alcune forme di iperplasia così come sembra che partecipi allo sviluppo dell’acne.

Allo stesso modo sembra esercitare un effetto benefico anche a livello dell’apparato digerente. Infatti non solo migliora la digestione, ma sembra svolgere anche un ruolo protettivo nei confronti di patologie correlate ad una eccessiva acidificazione dello stomaco.

Grazie alla presenza degli antiossidanti, l’olio di cocco può contribuire a combattere l’azione dei radicali liberi, riducendo quindi i processi di invecchiamento cellulare.

I diversi tipi di olio di cocco

In commercio sono presenti tante tipologie di olio di cocco, e non tutti sono uguali. La prima cosa quindi è prestare attenzione all’etichetta.

Le tipologie di olio di cocco che possiamo trovare sono principalmente le seguenti:
Olio di cocco puro, un olio naturale che non ha subito processi di pastorizzazione, fumigazione, idrogenazione.
Olio di cocco non raffinato, che insieme all’olio di cocco puro, è una forma naturale in cui questo non viene alterato e sottoposto a processi industriali specifici così come non contiene additivi. Presenta un aroma delicato e viene spesso indicato in etichetta come “olio di cocco Vergine”.
Olio di cocco raffinato, che viene ricavato attraverso vari processi di raffinazione tra cui lo sbiancamento e la deodorazione. Questi processi fanno perdere al prodotto il suo gusto ed aroma originale, dovuti ovviamente a proprietà specifiche, anch’esse quindi perse.
Olio di cocco biologico, dove la dicitura non fa riferimento alla metodologia produttiva utilizzata, bensì al metodo di coltivazione della materia prima, ovvero prodotto dalla noce di cocco derivata da coltivazioni biologiche.

Per poter sfruttare a pieno delle sue proprietà nutrizionali, è quindi fondamentale scegliere un olio di cocco di buona qualità, non idrogenato, non raffinato, e che non sia amalgamato e tagliato con altri oli vegetali.

Dove comprare e come conservare l’olio di cocco

L’olio di cocco non è reperire in tutti i negozi, è necessario rivolgersi a punti vendita specializzati e, preferibilmente, che ricavano il prodotto da agricolture biologhe certificate.
Per conservarlo bisogna ricordare che sotto i 20 gradi l’olio di cocco tende a indurire, prendendo la consistenza di un burro. In inverno quindi potrà essere conservato fuori dal frigo, purché in un luogo abbastanza fresco.
In estate è meglio conservarlo in frigorifero, per evitare che irrancidisca.

Una buona alimentazione è amica della salute.