Il suo nome è Ollie e la sua fisionomia è quella di un cane da caccia di razza tedesca di due anni dal pelo color nocciola. La sua fisionomia appunto. Perchè Ollie non è un cane “normale”: si comporta in tutto e per tutto come se fosse un essere umano.
A testimoniare e confermare questa particolarità sono i suoi stessi proprietari, Mel Stokes e Eliot Alexander che vivono insieme al loro bambino a quattro zampe in una modesta casa a Forest Hall nel Newcastle. Secondo i loro racconti il cucciolo Ollie assume spesso degli atteggiamenti da vero e proprio essere umano, a partire dalla prima colazione che non gli viene servita in una normale ciotola per cani bensì in una tazza a lui appositamente riservata.
Non solo: Ollie ama moltissimo il mare e farsi lunghe nuotate, con tanto di grandi rotolate nella sabbia. E una volta rientrato a casa la prima cosa che fa non è cominciare a gironzolare tutto sporco a destra e a manca per le stanze, ma correre più veloce della luce in bagno per farsi una riposante e rinfrescante doccia.
Amato e sicuramente un po’ viziato dai suoi padroni, Ollie è il vero e proprio “cocco di mamma”, tanto che se si intrufola nel letto di Mel e Eliot nel cuore della notte – cosa che spesso accade – non riceve sgridate ma tante coccole e una calorosa ospitalità.
Ollie è trattato come se fosse un vero e proprio bambino, a cui bisogna dedicare molta cura e attenzioni. Ed essendo questa la sua condizione questo bel cane da caccia ha sviluppato una passione che tutti i ragazzini ‘umani’ hanno: quella per il gelato. Tanto che ogni volta che sente la musica del gelataio si precipita fuori da casa, non tiene conto della coda di bambini che come lui aspettano il tanto desiderato cono e ottiene prima di tutti la sua leccornia preferita.
E chissà forse in futuro, andando avanti di questo passo, potremmo veder diventare Ollie il primo cane che ottiene un lavoro da uomo. Un’ipotesi per ora magari assurda ma che con questi presupposti potrebbe anche diventare realtà.