Si prospettano tempi difficili per i fumatori danesi incalliti, nei confronti dei quali c’è sempre meno tolleranza da parte di aziende, uffici e spazi aperti. Su esempio delle imprese tedesche che hanno severamente vietato la pausa fumo, anche in Danimarca sempre più aziende stanno infatti pensando di far pagare ai tabagisti le pause sul lavoro perse per dedicarsi al loro vizio. La classica pausa sigaretta, con cui molti lavoratori tentano quasi di giustificare le assenze prolungate dalle proprie postazioni, dovrà quindi essere rimborsata alla propria azienda.
Secondo la stampa danese da qualche mese l’azienda per le telecomunicazioni TDC ha deciso di far pagare ai lavoratori il tempo perso a fumare. “Non c’è dubbio che le persone siano più consapevoli del tempo che i fumatori passano a fumare e che siano sempre meno tolleranti delle pause che tali persone si concedono sul lavoro” ha detto Rikke Borum, responsabile dell’indagine compiuta per l’organizzazione Dansk Erhverv. Inoltre, secondo lo stesso sondaggio effettuato sulla popolazione, oltre la metà dei danesi ritiene che l’orario di lavoro non debba assolutamente comprendere anche la ‘pausa-sigaretta’.
Anche Henrik Byager, esperto di costume si è mostrato d’accordo con la maggior parte degli intervistati, affermando che recentemente è emersa una mentalità decisamente poco caritatevole nei confronti di chi non riesce a smettere. Non vi è più la tolleranza che esisteva prima all’interno degli ambienti lavorativi e molti si sono dimostrati d’accordo con le nuove direttive dell’azienda TDC. “Presto – ha aggiunto Byager – spariranno anche gli amichevoli tunnel per fumatori posti all’entrata delle aziende e uffici, non c’è più tolleranza nei loro confronti.”
Una chiara presa di posizione, che si sta attuando concretamente in tutto il paese. Lo dimostra la decisione delle ferrovie danesi di eliminare il fumo sulle vecchie piattaforme tra una carrozza e l’altra. Le Ferrovie nazionali DSB hanno fatto sapere che a partire da domani non sarà più consentito accendere una sola sigaretta, lì dove prima c’erano gruppi di fumatori.
E il pubblico come ha reagito? Mentre tra i clienti dei treni il 70% dei non fumatori avrebbe voluto il bando completo del fumo nelle zone speciali riservate agli amanti della sigaretta, i fumatori non si sono mostrati poi così ostili alla richiesta.