Una delle poche incognite della vita, ovvero quanti anni vivremo, sta per essere sciolta. Merito dei selfie, gli autoscatti social che riempiono le nostre giornate.
Grazie all’avanzamento delle tecnologie, scrive il “Washington Post”, sarà sempre più immediato attraverso un’attenta analisi del viso fare una stima degli anni di vita.
Il progetto che coniuga selfie e stima degli anni di vita si chiama Face my age e punta ad analizzare un database mondiale di 20.000 selfie.
“Sappiamo che alcune persone tendono a invecchiare più rapidamente di altre“, ha detto Jay Olshansky, biodemografo dell’University of Illinois (Chicago), che sta lavorando al progetto “E sappiamo anche che i figli delle persone che invecchiano più lentamente tendono a vivere più a lungo di altre“.
Guance, labbra, occhi, rughe: tutto nel progetto di Olshansky verrà passato in rassegna attraverso la scansione dei selfie. L’età dimostrata verrà poi calcolata con un complesso sistema di algoritmi che interagirà col database e immensi archivi statistici.
Banditi sorrisi, espressioni strane o ancora make up: per rientrare in Face my age bisogna non camuffare in alcun modo il proprio volto. “Immaginate di prendere il vostro iPhone, farvi un selfie, inviarlo sul nostro sito, e scoprire che i vostri occhi sono quelli di un cinquantenne e le labbra quelle di un settantenne“, ha detto Olshansky al Washington Post.
Lo studio dei volti non è qualcosa di nuovo: è stato utilizzato spesso infatti in ambito criminale o ancora per ipotizzare la crescita di bambini scomparsi. Ora però ad essere particolarmente interessate all’argomento sono le compagnie assicurative, che ovviamente iniziano a prefigurare un nuovo sistema per il calcolo dei premi.
E se la tecnologia arriva a dirci quanti anni vivremo, un lato positivo c’è: poter cambiare delle abitudini insane di vita, prima che sia troppo tardi.