Se c’è qualcosa in cui riuscite al meglio, non smettete di farla: le nostre più grandi abilità contribuiscono infatti in maniera significativa alla nostra felicità, alla nostra soddisfazione e al nostro benessere – nonché a quello di chi ci sta intorno. Stando a una recente ricerca realizzata dalla compagnia americana Gallup, coltivare il migliore dei propri talenti è qualcosa che porta reale giovamento: nel corso delle oltre 120.000 interviste condotte sul finire del 2012, gran parte delle persone è risultata incline ad avvertire meno dolore fisico qualora avesse avuto modo di far uso delle proprie abilità nel corso di tutta la giornata. Sebbene sia ancora da definire se ciò sia dovuto anche alla loro positività o alla loro distrazione, si tratta di un dato di grande aiuto nell’ambito delle tecniche di controllo e di gestione del dolore, che oltre al pieno uso delle nostre abilità includono dei semplici rimedi naturali capaci di farci subito star bene:

Ridere

Non è una medicina, ma ci si avvicina di molto: la risata possiede a tutti gli effetti delle proprietà salutari. Ridere non solo contribuisce a ridurre lo stress, a bruciare una manciata di calorie e ad allungare la vita, ma aiuta anche a liberarsi dal dolore fisico grazie alla secrezione di endorfine che si verifica al momento della risata, delle sostanze chimiche che si comportano appunto come antidolorifici.

Combattere lo stress

La risposta fisica allo stress (battito accelerato, fiato corto, tensione muscolare) è molto simile a quella che l’organismo fornisce contro il dolore. Per evitare di sviluppare una crescente vulnerabilità al dolore occorre, allora, rilassarsi nei modi più disparati: che sia leggendo un libro, andando a fare una corsa, schiacciando un pisolino o facendo meditazione, l’importante è concedersi il giusto relax.

Dormire

Cos’è che una buona dormita non può risolvere? Oltre a giovare alla memoria, all’umore e alla linea, il sonno – meglio se prolungato – è un grande alleato di noi tutti nella riduzione della sensibilità al dolore. Durante un breve studio risalente al 2011, 18 persone in perfetta salute sono state suddivise in due gruppi, di cui l’uno ha potuto dormire due ore in più a notte. I soggetti che avevano dormito più a lungo sono poi stati in grado di appoggiare la mano su un fornello, dimostrando una tolleranza al dolore del 25% più alta rispetto agli altri partecipanti.

Innamorarsi

Allo stesso modo, pure trovare l’amore non soltanto allunga la vita e abbassa i livelli di stress, ma riduce anche il dolore. Un breve studio del 2011 ha visto infatti 17 donne impegnate in una relazione a lungo termine sottoporsi a una piccola prova di dolore, durante la quale ad alcune è stato permesso di guardare una foto del proprio compagno, mentre ad altre no. Quelle che hanno avuto modo di guardare l’immagine del proprio fidanzato hanno effettivamente sofferto di meno, perché la vista in quel caso ha attivato delle aree del cervello connesse alla sensazione di sicurezza.

Imprecare

Nel corso di uno studio condotto nel 2009, a 67 studenti è stato chiesto di immergere le proprie mani in acqua gelata per quanto più tempo possibile: quelli che hanno imprecato sono riusciti a resistere 40 secondi in più rispetto a quelli che hanno evitato di farlo. Ma dell’imprecazione è meglio non fare un’abitudine: l’uso frequente può infatti comprometterne ogni effetto benefico.

Mangiare con attenzione

Le infiammazioni croniche, spesso associate a seri problemi di salute, sono attribuibili anche alle nostre scelte alimentari: una dieta mediterranea, ricca di omega-3, frutta, verdura, farinacei integrali e carni magre può certamente essere d’aiuto nel ridurle. Attenzione, però, a non cascare nella trappola del troppo zucchero, dei grassi saturi, dei carboidrati complessi e dell’alcol!

Darsi una mossa

Contrariamente a quanto si possa credere, muoversi non è affatto sconsigliabile quando non ci si sente bene: l’esercizio fisico, difatti, è – se praticato in maniera prudente e sana – un grande generatore di endorfine, che vengono rilasciate in tutto il corpo rendendolo meno sensibile al dolore.

Ascoltare musica

Da non sottovalutare è anche il potere della distrazione: da uno studio condotto nel 2006 dalla Case Western University di Cleveland è risultato che i pazienti che soffrivano di dolori cronici ascoltando musica hanno registrato una diminuzione del dolore fisico dal 12 al 21%.

Darsi da fare

La stimolazione sessuale e l’orgasmo comportano, a loro volta, il rilascio di endorfine e di altri agenti antidolorifici naturali, con benefici che possono arrivare a durare persino due giorni. E questo tipo di attività è particolarmente indicato per chi soffre di emicrania: nel corso di una ricerca condotta nel 2013, il 60% di coloro che ne soffriva ha infatti affermato di non avvertirne più i sintomi una volta sotto le lenzuola.