Sanremo è improvvisarsi critici musicali e stare insieme con gli occhi fissi e le risate abbondanti. Sanremo è sessantasei anni di tradizione italiana di canzoni bellissime, belle e meno belle, è Pippo Baudo e i punti di share, è Nada e che freddo fa. Ed è anche la parte dell’anno, diciamo la verità, che recita la parte di un Italia unita – ma in realtà disunita.
Questo Sanremo so perché lo ricorderemo tra dieci, venti o trent’anni. Siamo alla terza serata, e anche oggi Sanremo 2016 si è dimsotrato il festiva dell’amore, quello vero, puro, senza barriere, senza offese, di mamma e papà che possono essere anche due mamme o due papà.
Perché amore rima solo con amore, unione e condivisione. La stagione dell’amore, cantava uno bravo, viene e va, i suoi colori, invece, restano gli stessi. E questi colori brillano talmente tanto che li conosciamo a memoria. Si sono fatti largo sul palco dell’Ariston per la terza sera di seguito.
Rivelazione di questo Sanremo è sicuramente la coppia giovanissima formata da Giovanni Caccamo e Deborah Iurato, che stasera si sono esibiti nella cover di “Amore senza fine” dell’indimenticabile Pino Daniele. Caccamo sostiene l’amore in ogni sua forma e dice “viva l’amore universale” legandosi a dito il nastro colore dell’amore. E noi lo stiamo ancora applaudendo.
Dolcenera stasera ha cantato una delle canzoni più belle di una delle cantanti più brave: “Amore disperato” di Nada. E l’amore sì, può essere disperato, basta che sia (stato) amore, e lo è stato anche vicino al suo microfono. Nastri colorati svolazzanti per lei.
“Don Raffaè” di Fabrizio De Andrè ha camminato per un po’ sul palco dell’Ariston cantata da Clementino. Il rapper ha supportato l’amore con una bandiera colorata sul cappello.
E anche se non avevano nessun nastro colorato legato al dito, al microfono, alle chitarre, con i Pooh, l’amore che ci hanno insegnato nelle loro canzoni canta trionfa lo stesso, senza età, senza problemi di generazione e generazioni.
Arisa si esibisce nella cover di “Cuore” di Rita Pavone. E se una canzone di Arisa diceva “Malamorenò”, per la catante l’amore, invece, è un grande sì: Arisa sostiene l’amore e le unioni civili con un braccialetto stretto al polso, tutto colorato.
Un nastrino colorato anche per Rocco Hunt che ha portato sul palco di Sanremo “tu vuò fa l’Americano” di Renato Carosone; raccontando l’amore in tutte le lingue del mondo.
Francesca Michielin, segue Arisa, braccialetto stretto anche per lei.
Per la prima volta davanti ad un pubblico, Valerio Scanu suona il pianoforte esibendosi nella della coppia Battisti-Mogol “io vivrò senza te”. L’amore ha la forma della sua pochette.
La canzone “America” di Gianna Nannani è stata cantata da Annalisa; per lei l’amore ha la forma di un tatuaggio arcobaleno sulla mano.
Tutti ma proprio tutti cantano Sanremo. E tutti ma proprio tutti (o quasi) amano l’amore incondizionato.