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Vedere i vostri amici, stare con la vostra famiglia, vi potrebbe far star bene, farvi sentire più felici. Ma non sono loro il segreto per l’eterna giovinezza.

Un nuovo studio, condotto dalla McGill University in Canada, ha esaminato il legame che c’è tra il contatto sociale, o la mancanza di esso, e la morte: per la precisione, è stata studiata la forza dei legami familiari proprio in confronto alla longevità e alla salute di lunga data.
I ricercato della McGill University ha raffrontato i dati provenienti da più di 100.000 persone diverse, provenienti da tutto il mondo, evidenziando come l’amore di una famiglia molto unità non ha alcun tipo di effetto sulla vostra vita. Possono fare qualcosa gli amici, invece, perché il loro legame è più vantaggioso: migliora le possibilità di una vita più lunga di circa il 7%.

Il Dr Eran Shor, che ha condotto lo studio, ha detto all’Independent: “Our findings show a minimal effect of social contact frequency on mortality and call into question interventions and clinical advice that simply seek to increase one’s social contact frequency”.
I ricercatori della McGill hanno quindi smentito gli studi fin’ora fatti, perché loro hanno trovato solo un effetto modesto nel collegamento tra maggior contatto sociale e longevità, soprattutto quando si considerano le altre variabili, tra cui l’età e lo stato socioeconomiche.

I buoni rapporti con gli altri, amici o famiglia che sia, non possono infatti avere un così elevato conforto emotivo, o di assistenza strumentale, per spingere un individuo ad adottare uno stile di vita più sano, con conseguente maggiore longevità.
Questo però non deve spingervi a ritirarvi a vita privata per sperimentare la pozione dell’immortalità. Meglio una vita breve ma felice, che una triste, sola e lunga esistenza.

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