Si arrampicava sulla schiena degli elefanti, affrontava vis à vis le grandi fiere selvagge, giocava con struzzi e serpenti: negli anni ’90 Tippi Degré aveva fatto della savana africana il suo parco-giochi personale e delle belve selvatiche le sue migliori amiche, vivendo un’infanzia paragonabile solo a quella di Mowgli, il protagonista de Il Libro della Giugla.

Il mio primo ricordo dell’Africa è il profumo della pelle degli animali, con cui stavo a contatto diretto” ha dichiarato Tippi, di recente. Aveva 10 anni quando, nel 2000, i suoi genitori fotografi, Alain Degré e Sylvie Robert, ritornarono in Francia, loro Paese d’origine. Per la piccola, rimpatriare fu terribile. Iscritta in una scuola pubblica di Parigi, Tippi non riuscì a rimanervi per più di due anni: i genitori la ritirarono, assicurandole comunque un’educazione tramite professori privati.

Tra i 12 e i 13 anni, Tippi presentò in televisione il programma “Les Voyages extraordinaires de Tippi” (I viaggi straordinari di Tippi), una serie di sei documentari sull’ambiente e sugli animali dedicati dall’Africa del Sud, all’Australia e al Canada.

Nel 2013, dopo essersi diplomata presso una scuola di cinema, la giovane ha confessato di sperare di poter ritornare dai suoi vecchi amori: “Mi piacerebbe moltissimo potermi riallacciare alla natura e alla piccola bimba che sono stata per riprendere contatto col mio essere profondo“.

Anche la difesa della vita selvaggia è una delle sue priorità. Dal 2014, infatti, dirige El Petit FICMA, la sezione giovanile del festival FICMA, tra i primi festival dedicati ai film ambientalisti.

Attualmente, Tippi ha venticinque anni e si considera una “civilizzata per obbligo”: “Avevo stretto un legame davvero particolare con gli animali, i quali erano per me alla stregua degli esseri umani. Da dieci anni, invece, sono stata strappata alle mie radici. In città, tutto mi sembra artificiale, c’è qualche cosa di profondamente falso, proprio l’opposto di quando vivevo la mia vita immersa nella natura, che sola ci riporta all’essenziale e all’intelligenza dell’universo. Spero con tutto il cuore di ritrovare quella stessa purezza originaria“.