Non so mai chi sono. A parte quando m’innamoro.
Questo lo dico dalla confusione di chi un amore non ce l’ha. Anzi: l’ha perso. Ne ha persi più di uno. Due. Tre. Quattro. Tutti. Tutte le volte. Questo lo dico nonostante tutte le volte, in fondo, io smetta di crederci. Lo dico a me che, oggi, mi guardo allo specchio e a tratti mi piaccio a tratti meno. Perché quando sorridi con gli occhi non è mai come quando sorridi e basta. Allora mi scruto un po’ in più. Davanti allo specchio mi ci soffermo sempre più del necessario, sì lo so. Mi ci devo abituare. Mi devo amalgamare a quella me così rigida, dalla faccia tosta e il cuore di pietra. Mica ero così, datemene il tempo e concedetemi qualche smorfia scostumata. Perché quella me, alle volte, la mando pure a quel paese: certo.
È colpa dell’amore.
Ma non di quello che ho perso, perché a me non andava bene. E ho avuto il coraggio di ammetterlo a me stessa. È la paura che mi fotte. La paura che, allora, non me ne vada bene mai una. Che stando da sola io sia diventata quella perfetta per stare con nessuno. Perché non sopporto quando qualcuno tenta di invadere i miei spazi. Ma se resti a guardarmi da lontano e non hai il coraggio di farti avanti non mi va bene lo stesso. Nonostante questo resto convinta che i gesti che si scambiano gli innamorati mi piacciono. I baci che si danno, ad esempio, sono cosa bella. Ma quelli che si rubano lo sono ancora di più. Quelli che non ti aspetti, che non si chiedono. Perché un bacio è la risposta, non è la domanda. E non sempre le risposte sono quelle che ti aspettavi.
Non sempre le persone sono quelle che ti aspettavi.
Io, ad esempio, ho aspettato persone che non sono mai tornate. O che una volta tornate non erano più quello che stavo cercando. E, forse, non lo ero nemmeno più io per loro. Ma se me lo avessero detto prima non ci avrei mai potuto credere. Come non avrei mai potuto credere che tu non eri quello perfetto per me. Cavolo. Ci avrei scommesso. Ma per te l’amore è tutto, per me l’amore è (anche) altro. Siamo diversi. Oppure lo siamo diventati. E quindi le persone cambiano. L’amore pure?
Tutto quello che so sull’amore è che mi ha cambiata fino all’osso.
Mi ha stravolta, consumata e rigenerata come solo lui può. Tutto quello che so sull’amore è che cambia innumerevoli volte e trova sempre la forza di presentarsi più forte di prima. Senza dubbio diverso, con un nuovo aspetto e indossando nuove espressioni: ma lui. Quello che riconosci appena ci posi sopra lo sguardo e non ne puoi fare a meno. E allora dopo averlo tanto cercato ti senti pure stupido: era lì. A un passo da te o dall’altra parte del mondo. Ti stava aspettando. E capirà. Che se pure ha tardato, comunque non ci ha messo tutta la vita. Se pure ti ha cambiato, comunque non ti ha reso incapace di amare.
E ovunque tu sia: in bocca al lupo amore (mio).