Siamo tutti abituati a pensare che la normale temperatura corporea sia quella che si aggira attorno ai 37º. Sempre attenti alle sue variazioni, reagiamo sintomaticamente agli sbalzi con le sensazioni di caldo o freddo, davvero insopportabili in alcuni momenti.

E se scoprissimo che queste variazioni indicano uno stato di buona salute e, in certi casi, tendano anche a migliorarla?

Il DailyMail, ha stilato un elenco di effetti positivi, del caldo o del freddo, sul nostro organismo sfatando alcuni miti che accompagnano da sempre le storie della temperatura corporea.

Innanzitutto è necessario precisare che la temperatura corporea standard nota a tutti, è quella fissata nel XIX secolo dal dottor Carl Wunderlich a 37º. Una rivisitazione del suo studio, effettuato su migliaia di pazienti, ha precisato che la temperatura corporea ideale è fissa a 36,8º.

Di lì, anche delle leggere variazioni, possono incidere influentemente su svariate situazioni. Così un lieve innalzamento della temperatura, la cosiddetta febbre, aumenterà le nostre difese immunitarie, debellando i virus presenti all’interno dell’organismo. O una temperatura più elevata, nella donna, indicherà il periodo di maggiore fertilità, a causa della presenza del progesterone. O, ancora, che una temperatura corporea più bassa, nell’uomo, ne incrementi la capacità di concepimento: i testicoli dovranno misurare almeno due gradi in meno rispetto al resto del corpo, per garantire la perfetta mobilità degli spermatozoi.

Anche con il variare dell’età, la temperatura varia in maniera inversamente proporzionale. Più frequenti saranno i casi di ipotermia negli anziani, così come quelli di sudorazione con temperature esterne elevate.

E il periodo delle vampate di calore per eccellenza, la menopausa, non può non essere citato. La temperatura della donna si innalza anche di nove gradi durante una vampata, indicativamente nel tardo pomeriggio (18.25, secondo gli studi). Ma questa pesante variazione, indica anche una buona salute a livello cardiovascolare, con una riduzione delle malattie cardiache davvero notevole.

Interessante è ancora vedere, come informa uno studio pubblicato dalla rivista Cell, quanto la sensazione di freddo possa contribuire al dimagrimento. Il corpo per riscaldarsi dovrà consumare calore, tendendo a trasformare il grasso bianco, in eccesso, in una forma, definita grasso beige, molto vicina al grasso bruno e quindi indispensabile e a disposizione della termogenesi.

Insomma pro e contro, caldo e freddo, uomo e donna, giovane o anziano: l’antitesi della vita, si specchia nel nostro organismo.