Lo zucchero svolge un ruolo fondamentale nel nostro organismo, ovvero quello di fornire energia a tutto il corpo per sostenere tutti i processi metabolici.
Il problema principale è però il suo consumo eccessivo, principalmente inconsapevole, che ha reso lo zucchero una delle prime cause del sovrappeso, dell’obesità, del diabete e dell’insorgenza di malattie cardiovascolari nella popolazione pediatrica ed adulta.
Le linee guida fornite dai LARN (Livelli di Assunzione di Riferimento di Nutrienti ed energia) definiscono per ogni individuo adulto un apporto giornaliero di zuccheri inferiore al 15% dell’apporto calorico totale, comprendente sia il livello di zuccheri presenti naturalmente negli alimenti sia quelli aggiunti, percentuale che viene abbondantemente superata considerando che mediamente vengono consumati circa 90-100 grammi di zucchero al giorno/individuo.
Solitamente se si pensa allo zucchero la prima immagine che viene rievocata alla mente è quello che noi aggiungiamo a bevande e alimenti per dolcificarle. In realtà questo rappresenta solo una piccola parte dello zucchero che assumiamo ogni giorno.
Gli zuccheri nascosti
La maggior parte degli alimenti che portiamo sulle nostre tavole nascondono, nella loro composizione, zucchero, spesso in quantità estremamente elevata.
Se consideriamo ad esempio le bibite dolci gasate, queste apporteranno dagli 8 ai 10 cucchiaini di zucchero (circa 50 grammi), così come le bevande a base di the o nei succhi di frutta, con un contenuto medio di zucchero pari a circa 10-15 grammi per 100 ml di prodotto.
Questi quantitativi rendono le scelte che spesso facciamo meno salutari di quello che crediamo, introducendo quindi eccessive quantità di zucchero.
Ma le bibite non sono le uniche a nascondere grandi quantità di zuccheri.
Se ad esempio consideriamo uno yogurt magro, magari fortemente pubblicizzato per il suo ridottissimo contenuto in grassi, potremmo rimanere delusi scoprendo che può contenere fino a 15-20 grammi di zucchero ogni 100 grammi di prodotto.
Allo stesso modo un’altra fonte di zuccheri nascosti è rappresentata dalla maggior parte dei cereali consumati per la prima colazione che, sebbene promettano effetti miracolosi sulla salute e l’utilizzo di ingredienti eccellenti sulle loro attraenti confezioni, possono arrivare a contenere fino a 40 grammi di zuccheri per 100 grammi di prodotto.
Ma questi sono solo alcuni. Gli alimenti “insospettabili” sono veramente tanti ed includono conserve di pomodoro, sughi pronti, legumi precotti, salumi, le impanature degli alimenti preconfezionati, salse a base di ketchup, senape, maionese (anche laddove riportata la dicitura light).
Così come tutti i prodotti da forno tipo grissini, cracker, bruschette, pane in cassetta, biscotti, fette biscottate, dove l’utilizzo di farine più o meno salutari tipo farro, kamut, grano saraceno, integrali non significa a tutti i costi che il prodotto sia effettivamente salutare se poi all’utilizzo di preziose farine viene associato un elevato quantitativo in zuccheri.
E se gli alimenti sopraelencati potevano destare ancora qualche sospetto, si resta veramente stupiti quando elevati quantitativi di zuccheri vengono rinvenuti anche nei minestroni, nei contorni a base di verdure surgelati o nelle zuppe.
Del resto non dobbiamo dimenticare che lo zucchero viene utilizzato sia come addensante sia come crioprotettore per preservare gli alimenti.
Il consiglio del nutrizionista
Ed allora come fare per evitare di introdurre troppi zuccheri attraverso la dieta quotidiana?
Spesso ci dimentichiamo che, noi consumatori, abbiamo a disposizione degli strumenti utilissimi, rappresentati dalle etichette nutrizionali e dalla lista degli ingredienti.
Imparare a leggerli ed utilizzarli è sicuramente un ottimo punto di partenza.
Confrontare gli alimenti in base alle componenti che presentano e, nello specifico, rispetto al loro contenuto in zuccheri, rappresenta un primo importante passo per riuscire ad identificare quei prodotti che rappresentano effettivamente una buona scelta per il nostro benessere, al di là delle belle immagini e frasi riportate sulle confezioni.
Quindi prestiamo attenzione, oltre che alla classica dicitura zuccheri, anche ad altre sostanze utilizzate per dolcificare come miele, saccarosio, fruttosio, sciroppo di glucosio o fruttosio, maltosio, destrine, sciroppo di amido, sciroppo di malto, maltodestrine, mannitolo, aspartame, sciroppo di riso, succo d’agave, manna, zucchero d’uva, succo di mele etc..
Importante è quindi imparare a comprendere non solo la quantità dei carboidrati che una corretta dieta deve apportare in base alle specifiche esigenze nutrizionali del soggetto, ma quindi anche la qualità, limitando l’assunzione di zuccheri eccessivi e prediligendo il consumo di alimenti dal basso indice glicemico.
Una buona alimentazione è amica della salute.