“No Risvoltino Day”, è questa la campagna che impazza sui social. Un evento creato ad hoc per dire “no” a questa nuova moda di portare i pantaloni – che siano jeans, di tessuto, seta o velluto – con il risvoltino, modello “acqua in casa”, o, se preferite, “casa allagata”.
Infatti, se da una parte la tendenza 2014/2015 di portare i pantaloni più alti sulle caviglia facendo i risvoltini al bordo inferiore – a volte ci sono dei casi davvero improponibili di gente che, in pieno inverno, ha il coraggio di portare i pantaloni così tanto alti sulle caviglie che vien freddo solo a guardarli – sta facendo scintille – più del 50% dei ragazzi ha portato i risvoltini almeno una volta nella vita – dall’altra fortissimo è l’odio, la lotta contro questa moda “improponibile” – come dichiarano alcuni.
La “Lega nazionale contro il risvoltino” ha indetto una giornata nazionale per togliere i risvoltini alla gente che per strada: amici, parenti e sconosciuti. Dire – e fare – un secco “no” alla moda più inutile e criticata nell’anno.
Si legge sull’evento ufficiale: “Il primo aprile al posto che il classico pesce finto attaccato sulla schiena dei malcapitati cari amici, rendiamoci utili e fermiamo questa epidemia del risvoltino. Aiuta anche tu un portatore di questo problema nella giornata Nazionale dedicata all’abolizione di questo scempio.
Dalle 8.00 del primo aprile dona pochi istanti alla nostra causa ed elimina quello scempio da chi ancora non si rende conto di che figura di M***a sta facendo.
Se anche tu come noi hai ancora un cuore ed un minimo di umanità partecipa al nostro evento, non c’è un luogo in particolare dove esercitare questa azione… Un tuo inchino con sistemazione pantaloni può salvare un essere umano.
Lega Nazionale Contro Il Risvoltino”.
Bella trovata, divertente e virale, ma che ha un evidente fondo di innegabile verità.
Chi parteciperà?