Si chiama “No diet day” ed è la festa nata 23 anni fa contro le diete e l’ossessione per il peso e la forma fisica. Un giorno, che ricorre puntuale ogni anno, per abolire ogni schema e restrizione, per mangiare a volontà senza dar troppo conto alla linea e alla silhouette.
L’idea geniale è stata di Mary Evans Young, nel 1992: fondatrice dell‘associazione “Diet Breakers” e ex anoressica ha dato vita ad uno degli eventi più famosi in campo alimentare. “Ho deciso di passare all’azione – racconta in uno dei suoi libri – dopo aver visto un programma televisivo in cui delle donne si sottoponevamo a interventi chirurgici per ridurre il peso, e dopo aver saputo che una ragazza di 15 anni si era suicidata perché la prendevano in giro perché grassa”, ha dichiarato.
La prima edizione della giornata contro la dieta è stata organizzata come un pic nic ad Hyde Park, poi spostato a casa della Evans per la pioggia, ma già dall’anno successivo la giornata è stata celebrata anche in Usa, Canada e Australia, tanto che alcune associazioni statunitensi le chiesero di spostare la data dal 5 al 6 maggio per evitare sovrapposizioni con i festeggiamenti per il “Cinco de Mayo”. L’obiettivo fondamentale di questo evento è quello di promuovere l’accettazione del proprio peso, la sensibilizzazione sulle discriminazioni di chi è in sovrappeso, la consapevolezza della grande probabilità che le diete falliscano e i rischi, anche a livello di salute, che i regimi nutrizionali possono portare.
“La giornata – spiega ad esempio il National Center for Eating Disorders canadese sul proprio sito – è una grande opportunità per incoraggiare gli individui ad avere stili di vita salutari senza l’ossessione per le taglie o il peso”.
Chi parteciperà?