Scheletro di un bambino vampiro ritrovato in Polonia: nel mese di Halloween questa scoperta sembra assolutamente calzante.
Ma sarà verità o un fake? Sembrerebbe attendibile. Il ritrovamento è stato fatto nei dintorni del villaggio di Pien, in Polonia, mentre gli archeologi scavavano in una necropoli.
Ma perché hanno pensato subito ai vampiri? Perchè le circostanze in cui è stato sepolto sono molto oscure.
Chi è il bambino vampiro della Polonia?
Si stima che lo scheletro sia di un bambino morto fra i 5 ed i 7 anni del XVII secolo. Il modo in cui è stato seppellito desta non pochi sospetti: chi l’ha sepolto credeva che fosse una creatura maligna che sarebbe tornata in vita?
Il bambino è stata tumulato con il volto rivolto al suolo e in un piede ha un lucchetto. Perchè proprio un lucchetto?
L’archeologo Dariusz Polinski, dell’Università Nicolaus Copernicus ha spiegato: “Il lucchetto simboleggia la chiusura di una fase della vita e ha lo scopo di proteggere dal ritorno del defunto, che probabilmente era temuto. Tali pratiche hanno origine in credenze popolari e talvolta sono descritte come anti-vampiriche”.
Nei pressi sarebbe stato rinvenuto anche il corpo della presunta madre, che sebbene paia la tomba di una persona di rango, è stata sepolta come se temessero che sarebbe tornata in vita, anche lei infatti aveva un lucchetto in un piede. Non solo: aveva una falce posizionata poco sopra il collo, probabilmente per tagliarle il collo qualora avesse cercato di alzarsi. Il che ci fa pensare che fosse molto temuta.
Come venivano seppelliti i vampiri?
C’è stata una epoca remota in cui si credeva, in varie parti del mondo, che i morti potessero tornare in vita come vampiri. Queste persone ritenute pericolose venivano sepolte con molte precauzioni: si ponevano delle pietre pesanti su di loro, oppure paletti e cocci in modo che si infilzassero da soli se avessero tentato di uscire dalla tomba. I paletti generalmente si piantavano nel cuore, da qui la credenza che è così che si uccidono i vampiri. In alcuni Paesi i presunti vampiri venivano legato e incatenati, ed anche la loro sepoltura in molti casi era ricoperta da una grata di ferro con lucchetti. In alcune sepolture sono stati rivenuti scheletri con la testa mozzata, con pietre e mattoni in bocca o con gli arti inchiodati al suolo.
Questi morti così pericolosi chiaramente non potevano essere seppelliti in un cimitero cristiano o di altre religioni, e proprio questo indizio ci rivela che questo bambino non faceva parte dei vampiri.
Sepolture ebraiche: perchè i lucchetti?
Il bambino, e la presunta madre, sono stati trovati con dei lucchetti nei piedi, una tradizione ebraica per evitare che i morti raccontassero di questo mondo nell’aldilà o parlassero male dei vivi, una tradizione che sembra proprio specifica delle comunità ebraiche in Polonia.
In questa storia però c’è un “ma”: il bambino e la donna non erano sepolti in un cimitero ebraico.
Nei periodi della caccia ai vampiri, i suicidi, le persone che morivano in modo sospetto o che erano soggetti sospetti da vivi si seppellivano in fosse comuni o in luoghi isolati poiché non potevano essere ammessi in terra consacrata.
Ma perché la donna era sepolta con una falce intorno al collo? Si ipotizza che la donna possa essersi suicidata, magari in preda ad un malessere mentale, e che i suoi gesti in vita (il fatto che avesse dei canini lunghi ed appuntiti non aiutava) e la sua dipartita sia stata invece interpretata come un segno di vampirismo. È altresì vero però che secondo alcune teorie, la falce veniva posta nelle tumulazioni delle donne in gravidanza per proteggerle. Ma non sembra essere questo il caso, visto il modo in cui la falce è disposta.
E voi cosa ne pensate?