Bellezza, le invenzioni più strane sparite dal mercato
La verità è che ci sono donne e donne: quelle semplici e sicure di se stesse e quelle che hanno continuamente bisogno di qualcuno che ricordi loro quanto sono belle, e che, ovviamente, acquistano qualsiasi cosa sia pubblicizzato in tv. Io appartengo alla seconda categoria.
Quest’anno ho fatto un patto con me stessa, ovvero far sparire i mie difetti entro la fine del 2015; ma poi mi sono chiesta: ‘perchè?’
La risposta è una sola: vogliamo la perfezione. Quelli delle televendite lo sanno bene, infatti è proprio grazie a polli ruspanti come noi che alcune aziende riescono a guadagnare qualcosina prima di scomparire dalla faccia della terra. Ci sono infatti decine e decine di prodotti di bellezza e di congegni per la cura del corpo che oggi sono spariti completamente dalla circolazione.
A ridosso degli anni ’50 Max Factor omaggiò un set hollywoodiano di uno speciale aggeggio per rimediare ai postumi di una sbronza; si trattava di una maschera con cubetti di ghiaccio incorporati chiamata simpaticamente ‘Hangover Heaven‘.
Ci fu poi chi inventò lo speciale dentifricio al whisky, probabilmente per gli amanti dei superalcolici di prima mattina. C’era poi la macchina crea fossette, l’asciugacapelli professionale che simulava il lavoro del parrucchiere, lo scotch per capelli, un tubo in cui inserire la testa per sublimare l’incarnato, un casco per far crescere i capelli e una guaina snellente per far sudare la pelle (idea che è sopravvissuta fino ad oggi).
Credete che all’epoca non esistessero vibratori? Vi sbagliate. Uno addirittura aveva un dito alla estremità, mentre un altro serviva per rimodellare la figura e tonificare la pelle.
Per quanto si possa dire, la bellezza è il chiodo fisso di ogni epoca storica. Sarebbe bello potere abbandonare l’idea di apparire meglio di quanto si è, in modo da lasciare respirare il cervello e il portafogli.