venerdì, 29 Novembre 2024

Beauty

Home Beauty Pagina 81
Il mondo del beauty tra tendenze, novità e consigli su come prendersi cura di se stessi

I tagli di capelli che più apprezziamo negli uomini (FOTO)

Credit:

Premessa: non conta solo l’aspetto estetico per conquistare una donna; perchè puoi anche essere l’uomo più sexy al mondo, ma se poi ci guardi con una faccia da pesce lesso quando parliamo allora per noi è no.
Detto questo, è pur vero che anche l’occhio vuole la sua parte, così come è vero che le donne sono attratte dagli uomini che cercano di curare il loro aspetto, la loro bellezza, il loro look – ma non in modo ossessivo.

Uomini, non è un singolo fattore che vi permetterà di conquistare una donna, ma bisogna curare ogni singolo elemento per avere un “insieme” affascinante.
Un piccolo esempio, quanti di voi si curano i capelli e fanno attenzione ai tagli più di moda?

Prima di decidere come tagliarti i capelli ti consiglio di informarti dal parrucchiere/barbiere della tua città da cui sei solito andare; il parere di un’esperto di settore fa sempre bene.
La cosa funziona così: i capelli vanno tagliati in base alla forma del proprio viso, quindi cerca in giro per il web o nelle riviste un taglio di capelli che ti piace e chiedi consiglio al parrucchiere di come potrebbe starti quel determinato taglio.

Ad alcune donne piacciono i capelli lunghi, ma la stra grande maggioranza di loro preferisce uomini con un taglio corto e curato. Generalmente sono più corti dietro e più abbondanti sul capo, cosicché siano molto belli da modellare a proprio piacimento.

Ecco qualche esempio scelto per voi:

Come potere notare, questo genere di tagli, sono gran parte portati con un filo di barba che dona non poco. La barba corta, o leggermente lunga (ma non da hipster) è decisamente tornata di moda, e alle donne piace. Piace molto. La barba va a braccetto con la voce presente nel dizionario “mascolinità”.

Ecco qualche esempio famoso:

E se invece siete senza capelli per (precoci) cadute, no al riporto che ormai è una cosa inguardabile, ma sì alla naturalezza gestita sul corto, alla Buce Willis.
Non male, no?

I colori del cielo condizionano la nostra salute

salute-colori-cielo

Uno studio da poco pubblicato sulla rivista Plos Biology a cura dei ricercatori dell’Università di Manchester porterebbe a confermare l’ipotesi suggestiva secondo cui la nostra salute, ed in particolare il bioritmo del nostro organismo, sia influenzata anche dai colori dell’ambiente esterno soprattutto degli elementi naturali come cielo e nuvole. Quindi un bel tramonto può servire a molto di più che a postare una foto su Instagram. Il colore della luca al tramonto infatti ha un ruolo fondamentale sui nostri ritmi circadiani, ovvero i cicli di 24 ore che regolano le normali attività del nostro organismo (sonno, veglia, fame ecc.) e quindi in generale sul nostro stato di salute.

Lo studio dell’Università di Manchester affronta proprio quest’aspetto, il colore della luce fornisce al nostro corpo uno strumento molto affidabile per determinare l’ora del giorno e le funzioni vitali ad essa connesse. Del resto da tempo è noto di come la luce influenzi notevolmente i ritmi circadiani degli animali, ma quale delle sue tante proprietà contribuisce maggiormente, l’intensità o il colore? Lo studio partiva dal presupposto che i colori del cielo all’alba e al crepuscolo contribuiscono a condizionare il nostro stato di salute psico-fisica regolando i nostri ritmi di vita. Ma come? Quello che i ricercatori hanno osservato è che al tramonto la luce cala di intensità e i colori si spostano verso le tonalità del blu. Hanno quindi studiato l’attività di topi sottoposti a luce di intensità e colori differenti misurando l’attività elettrica dei neuroni del nucleo soprachiasmatico, cioè il gruppo di cellule situato nell’ipotalamo che regola l’orologio biologico dell’organismo.

I neuroni osservati hanno risposto positivamente al cambiamento cromatico rispetto al cambiamento di luminosità. Gli scienziati hanno poi costruito un finto cielo con LED colorati per simulare i cambiamenti di colore. Quello che è emerso è che il colore gioca un ruolo fondamentale nella regolazione dei ritmi biologici. Se trasferiamo questi dati sull’uomo, i risultati emersi potrebbero risultare fondamentali nella cura di alcuni disturbi di salute legati al mal funzionamento dell’orologio biologico, come i disturbi depressivi stagionali o il jet lag.

‘No deo’, niente più deodoranti per tutti?

Passiamo buona parte della vita a lavarci e a profumarci, specie nelle zone più soggette alla sudorazione.
Personalmente sono sempre attentissima ai piedi e alle ascelle, non lesinando sulla quantità di deodorante da applicare. Ma il mondo, si sa, viene violentato ogni giorno da questa frenetica smania di consumo che, ovviamente, interessa anche i cosmetici.
Da tempo sentiamo parlare di persone che ripudiano l’utilizzo di shampoo, detergendo la propria chioma con semplice acqua. Uno di questi è Brad Pitt, il quale, essendo un ambientalista convinto, cerca di ridurre all’osso l’utilizzo di prodotti chimici.

E se molti lavano i capelli solo con la semplice acqua del rubinetto, c’è chi invece ripudia l’utilizzo del deodorante, preferendo odorare di genovese piuttosto che affossare il pianeta Terra. Il che mi sembra anche una considerazione giusta e priva di egoismo.
Uno studio recente condotto dalla Utrecht University ha analizzato un campione di 12 uomini e 36 donne di tipo caucasico, facendo un piccolo esperimento pubblicato poi su Psychological Science.
Gli uomini, puliti ma senza avere usato sapone, profumi o deodoranti, hanno indossato dei tamponi alle ascelle mentre guardavano dei videoclip in grado di provocare paura, felicità o nessuna reazione emotiva.
In un secondo momento le donne hanno annusato i tamponi maschili mentre i ricercatori registravano le loro reazioni del volto.

I campioni di odore maschile, associati ai video felici, non hanno provocato alcun disgusto alle signore, bensì espressioni di felicità.
Diversamente, le sudate associate a momenti di tensione e paura, provocavano espressioni incerte e piene di disappunto.
Gli studiosi hanno affermato che l’odore prodotto è capace di sincronizzare i comportamenti fra chi suda e chi annusa, e che la traspirazione può essere positiva ed avere quindi anche effetti contagiosi.
Basterà un semplice esperimento a dissuadere chi ‘ammazza’ il sudore con lavaggi continui e deodoranti dannosi?

Anni ’90, le pettinature e i make-up più imbarazzanti (FOTO)

Che belli gli anni ’90. Gli anni dei primi dispositivi di telefonia mobile, gli anni del tamagotchi, delle merendine Soldino, delle figurine Panini e delle Dr Martens.
Gli anni delle collane strizzacollo, delle mollettine a forma di farfalla e del bomberino (no, non il piccolo Bobo Vieri). Ed ecco che la situazione si fa più imbarazzante: gli anni ’90 sono anche gli anni in cui giovani fanciulle e non, sfoggiavano proprio lì, sulla vetta più alta del proprio corpo, acconciature estreme. E non mi riferisco alla loro pericolosità. Negli anni ’90 si passava, infatti, da tagli cortissimi a impalcature cotonate che a stento passavano sotto le gallerie.

Pensate a Beverly Hills e ai capelli di Donna. Pensate a Dawson e alla sua chioma. Pensate a Madonna, a Gwen Stefani, a Sabrina Vita da Strega, a Pretty Woman. Tutte hanno un fattore in comune: capelli orrendi. Dal riccio alla frangia, dal frisè al frisè e ancora al frisè: il medioevo dell’hair styling è avvenuto proprio in questo momento. Per non parlare del make-up, che oscillava dagli occhi a panda total black a colori accesissimi che neanche il carnevale di Rio. E le labbra? Rosso corallo o di colori accesissimi.

Di una cosa sono sicura: nel 2015 il mio cuscino mi fa acconciature decisamente meno imbarazzanti. Ricordiamo questi anni bui, attraverso la gallery.