Lavare i capelli senza shampoo: la storia di Sara Theebom
Si chiama No poo movement: è il nome dell’iniziativa contro l’uso prodotti con additivi chimici per i capelli, la cui finalità è quella di preservare la salute della cute. Ma questo nulla ha a che fare con la storia di Sarah Theeborn, che ha deciso di provare a lavare i propri capelli senza shampoo semplicemente per curiosità.
Il suo percorso non è stato però facile e i risultati hanno richiesto molto tempo e pazienza. Nonostante ciò, alla fine questi sono riusciti a superare le sue aspettative, rendendo soddisfatta la stessa Sarah, che si è confidata con la web editor di Seventeen Elizabeth Denton. Scopriamo insieme la sua storia.
Nel 1800 le persone lavavano i loro capelli senza alcun tipo di prodotto e una sola volta al mese. Di lì ad oggi la situazione è decisamente cambiata: shampoo, balsami, mousse e creme varie fanno ormai parte del set di prodotti indispensabili per il bagno di ogni donna.
Che cosa succederebbe però se tutto ad un tratto smettessimo di trattare i nostri capelli con le più variegate fragranze di shampoo?
A questa domanda hanno cercato di dare risposta alcune ragazze che hanno detto basta a questi prodotti chimici sostituendoli semplicemente con l’acqua e dando vita ad un vero e proprio movimento chiamato No poo. Ma loro non sono le uniche. Anche singole persone, spinte da una spiccata voglia di mettersi in gioco, come Sarah Theebom hanno tentato questo esperimento, riuscendo ad ottenere degli esiti straordinari.
Nei primi mesi senza shampoo i capelli di Sarah non risultavano affatto puliti. Erano grassi, oleosi, poco gradevoli da guardare e per niente limpidi. Ma Sarah prima ancora di cominciare era ben conscia di ciò che l’aspettava: ecco perché ha deciso di iniziare il trattamento quando si trovava in una spiaggia in Thailandia, dove la gente del posto non avrebbe fatto caso al suo aspetto.
Una volta terminate le vacanze però, dopo 3 settimane, l’impresa si era fatta davvero difficoltosa, poiché i capelli erano più oleosi di quanto Sarah avrebbe potuto mai immaginare. Così la protagonista della storia ha cominciato ad utilizzare una fascia per i capelli per nascondere un po’ l’effetto e riuscire a non farsi prendere dal panico.
Dopo altre tre settimane finalmente, il cambiamento è arrivato. Il capello disabituandosi poco a poco allo shampoo, diventava sempre meno grasso. A quel punto Sarah, motivata dal miglioramento, ha continuato il suo progetto, sul quale il suo ragazzo era invece un po’ scettico. Altre 3 settimane dunque e i capelli erano completamente liberi dall’olio. Nessuno ci avrebbe scommesso, neppure la stessa Sarah all’inizio, eppure i risultati furono pazzeschi. La ragazza ha persino affermato di vedere i suoi capelli più puliti e luminosi oggi che quando utilizzava lo shampoo.
L’unico problema è che risulta ancora strano per lei spiegare alla gente come si prende cura della sua cute. Alcuni la guardano indispettiti, altri, sia grazie al movimento No poo che sta prendendo sempre più piede, sia per l’aspetto luminoso e pulito del suo cuoio capelluto, sono riusciti ad andare oltre il pregiudizio e le danno spesso pareri positivi.
Ormai sono passati 6 anni da quando Sarah non usa più lo shampoo e pare che non abbia alcuna intenzione di fare marcia indietro sulla sua scelta. Una grande soddisfazione per i dermatologi che consigliano di ridurre i lavaggi settimanali e un piccolo risparmio per il portafogli di Sarah. I parrucchieri, d’altra parte, sono poco convinti.
La soluzione di Sarah è davvero possibile?