sabato, 20 Dicembre 2025

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Il distacco totale è l’unica medicina contro il mal d’amore

Quanti ricordano la fine della sensuale Nola, interpretata da Scarlett Johansson, nell’alleniano Match Point? Una pallottola in testa, per rinfrescarvi la memoria. La punizione per aver creduto che la passione potesse vincere sulla totale assenza di coraggio. Per aver creduto nell’amore, da sola.

Tutti abbiamo sofferto o soffriamo ancora per un amore finito o per uno mai iniziato. Tutti ci chiudiamo a guscio respingendo il mondo, convinti che quel sublime sentimento la implichi quella sofferenza. E probabilmente, estremizzando, la preferiremmo una pallottola in testa, ogni tanto, solo per mettere a tacere la voce dell’illusione che ha un’eco straziante.

Ma secondo la scienza, l’unico rimedio che non preveda una fine drammatica, è il distacco totale. Per l’amore, come per la droga, per disintossicarsi serve chiudersi dietro una porta. Andare via da luoghi, cose, persone nocivi. Perché l’amore e l’affetto sono una parte inscindibile del tempo che doniamo. Ed è questo a rendere prezioso quel tempo. È questo il motivo per cui solo a pochi va concesso: quei pochi che lo desiderano più di qualunque altra cosa al mondo.

La pena d’amore è come una dipendenza, come la mancanza di una droga. Abbiamo scoperto delle attività in una regione centrale del cervello che è collegata con tutte le dipendenze, non importa se la droga si chiama eroina, nicotina, gioco d’azzardo. Il centro della dipendenza è collegato con il sistema dopaminico” – spiega in un’intervista a Repubblica Helen Fisher, autrice di “Perché amiamo“.

Le pene d’amore dunque – “vanno considerate come una dipendenza dalla quale si vuole uscire. Ciò significa che occorre girare al largo dalla droga. nessun contatto, né scrivere lettere, non guardare vecchie foto, non telefonare“- continua l’antropologa.

Una chiusura drastica, che rende vuoti. Una chiusura che tuttavia resta necessaria, perché quel vuoto possa riempirsi ancora. Il cuore, alla fine, vince sempre sulla mente. E quando quest’ultima lo ostacola, per vendetta lui inizia a logorarci dall’interno. Non abbiamo poteri nei confronti di quello che sentiamo dal momento che gli basta solo un secondo per trasformarsi in quello che vogliamo.

Così il sentimento ci brucia le sinapsi come eroina o crack. Lo chiamiamo amore, ma questa parola evoca sensazioni troppo dolci, rispetto a quelle che fa provare. E non è un merito o una colpa. Fa parte del gioco, e vince il gioco della vita chi lo accetta prima. Chi accetta che oltre al bello, c’è anche il brutto. Chi comprende che per mutare quel brutto in bello, c’è un’altra parola che è “cambiamento“. Il distacco è il cambiamento. Svuotarsi del tutto per farsi riempire da chi vuole davvero essere lì dov’è, dentro di noi.

Non potete amare lui? Amate voi stesse. Ripartite dalla consapevolezza che il primo più grande amore, il più potente credo della vostra vita, siete voi. Ché non serve qualcun’altro per trovarci o completarci.

Meglio soli che illusi. Meglio forti che infelici. Che tanto l’amore poi ti capita per caso, quando meno te l’aspetti. Lo trovi un giorno al bar, su un treno, in un complimento sincero. La vita, con la sua esigua e imprevedibile durata, non è fatta per accontentarsi. È fatta per conquistare quello che si sogna fin da bambine. Lasciamo tra le cose da buttare chi non ci ha scelto e rilassiamoci, con un buon vino, tanta musica, le amiche, le nostre passioni. Arriverà qualcuno a riempire quel calice per noi.

O alla fine, ironizzando, potremmo prendere in considerazione un’altra soluzione: perché invece di provare amore non proviamo qualche droga?

‘Credo ancora nell’amore’: lo spot romantico che ha commosso il mondo (VIDEO)

Una coppia sta firmando le carte per il divorzio, manca solo firma di lei che in lacrime dice al marito che firmerà solo ad una condizione: che lui l’abbracci almeno una volta al giorno per il resto del mese. Lui, un po’ titubante, accetta.

Così la coppia ripercorre le quattro tappe fondamentali che hanno portato all’inizio della loro storia: il luogo in cui lui inchinandosi gli chiese di sposarlo, il luogo del primo ti amo, del primo bacio e infine il luogo dove si incontrarono per la prima volta. Ad ogni loro incontro lei gli chiedeva di abbracciarlo, e la freddezza tra i due sembrava svanire ad ogni appuntamento. Al quarto incontro lei gli restituisce le carte del divorzio firmate, lui allora capisce di amarla ancora e di non voler stare senza di lei. Corre a cercarla e le urla “posso abbracciarti anche domani?”.

Sembra un cortometraggio, ma si tratta di uno spot davvero romantico realizzato dalla linea di shampoo “Rejoice” di Procter & Gamble, volto a sensibilizzare le coppie in crisi e sul punto di divorzio. Infatti lo scorso anno in Cina il numero dei divorzi ha toccato i 3 milioni, cifra mai vista fino ad ora. Altri 100.000 invece dopo aver divorziato hanno capito di amarsi ancora e sono tornati insieme, proprio come la coppia dello spot.

“Non lasciare andare via l’amore” incita alla fine lo spot che, nonostante serva a pubblicizzare un shampoo, non fa mai riferimento al prodotto da vendere. Il video ha raggiunto 40.000 visualizzazioni ed è stato definito commovente. Per la campagna è nato anche un hashtag #IBelieveinLoveAgain, credo ancora nell’amore, che ha avuto un ottimo successo in rete.

Servirà questo per sensibilizzare le coppie a credere ancora nell’amore e a non lasciarsi?

Cosa significa camminare per le strade di New York per una ragazza (VIDEO)

La mente è quella di Hollabank, un’organizzazione contro le molestie che le donne subiscono per strada, il braccio, o per meglio dire le gambe, sono quelle di una volontaria, Shoshana B. Roberts. Il posto? Niente poco di meno che New York.

L’intento del video era appunto dimostrare quanto sia difficile per una donna o una ragazza, anche solo camminare per strada, per dirigersi a scuola, a lavoro o ovunque voglia.

La volontaria in dieci ore di cammino, filmate occultamente da un terzo, ha ricevuto centinaia di proposte, fischi e ammiccamenti di qualsiasi genere, ma sopratutto da uomini diversi tra loro, di ogni estrazione sociale e di ogni età.

Atteggiamenti che rientrano nelle molestie e che diventano sempre più espliciti. Atteggiamenti a cui la società deve essere sensibilizzata.

Se un jeans e una maglietta sono stati in grado di provocare queste reazioni, immaginare questi individui, che hanno poco di umano e molto di bovino, davanti a una gonna rasenta l’orrido.

E che sia New York o Napoli o Roma, che sia il posto in cui viviamo, poco importa: una donna ha il diritto di camminare libera e spensierata per le strade.

E non esiste ignoranza, maleducazione o arroganza che tenga. E non esiste neanche una spiegazione che giustifichi il cattivissimo gusto di questi esemplari.

Street advertising: le pubblicità più belle del mondo (FOTO)

Sono le pubblicità più strane, belle ed originali del mondo: sono decorazioni di strade, muri e palazzi che lasceranno tutti gli spettatori senza parole. Gli artisti che hanno ideato queste vere e proprie opere d’arte sono riusciti a creare degli effetti ottici pazzeschi, combinando materiali, colori e giochi di luce e sembro per rendere il tutto ancora più surreale.

Si chiama Street advertising ed è la nuova moda che sta spopolando in tutto il mondo: si tratta di pubblicità per strada, con degli effetti speciali degni di oscar.

Ecco le pubblicità più belle e divertenti del mondo: sparse in tutti i continenti del globo, senza distinzioni, una carrellata di pubblicità pazzesche, da lasciare a bocca aperta.