martedì, 7 Maggio 2024

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Fiore di neve e il ventaglio segreto di Lisa See

Fiore di neve e il ventaglio segreto, un romanzo di Lisa See. Vi piacciono le storie della Cina antica? A me affascinano moltissimo quindi non potevo non parlarvi di questo libro.

Fiore di neve e il ventaglio segreto: i gigli d’oro

Conoscete la pratica della fasciatura dei piedi?

Si svolgeva nella la prima metà del XX secolo (durante dinastia Song e durante le dinastie Ming e Qing) ed era detta “Gigli d’oro” consisteva nel fasciare i piedi delle bambine piccole in fasce strettissime e poggiarvi una pesante pietra sopra di modo che venisse impedita la naturale crescita del piede. In questo modo il piede veniva deformato e rimaneva piccolissimo.

La donna cresceva ma i suoi piedi continuano ad essere come quando aveva che so 4 anni.

Perché? A quanto pare gli uomini andavano pazzi per l’andatura precaria e oscillante che assumevano le donne camminando, trovandola molto erotica (più perché richiama la sottomissione a cui erano sottoposte le donne).

Sì, è una cosa veramente strana, ma veniva considerato un gesto d’amore: se la madre o la nonna non avessero fasciato così i piedi della bambina questa sicuramente non avrebbe avuto un buon futuro. Per quanto la cosa possa sembrare assurda asteniamoci dal giudicare.

I piedi deformati venivano racchiusi in scarpette di seta, non venivano mai tolte le fasce per tutto il resto della vita ed era impensabile mostrare il piede nudo, per ovvi motivi.

Fiore di neve e il ventaglio segreto: la trama

Dunque vediamo un po’: la storia si svolge nella Cina del XIX secolo in cui troviamo Giglio Bianco una ragazza che non riesce a lasciarsi alle spalle una storia triste e soprattutto la sparizione della sua cara amica, Fiore di neve.

Tutto fra loro è iniziato in un epoca lontana in cui, in Cina, le donne non avevano affatto una vita serena e facile.

Accomunate da un destino simile e dall’isolamento totale che circondava le donne, le due si conoscono e divengono laotong “vecchie se stesse” e si crea un forte legame di amicizia, simile alla parentela, che le porta a praticare il Nu Shu un linguaggio segreto delle donne scritto su stoffa o sui ventagli.

Si scambiano messaggi ed inventano racconti per evadere dalla realtà. Poi un terribile equivoco che cambierà per sempre il loro rapporto, un dramma segreto che non è mai stato rivelato.

Sei intelligente? Non sei un buon leader

Woman leading three colleagues on rock, pointing

Se una persona ha un quoziente intellettivo particolarmente elevato potrebbe non essere un leader brillante, o meglio un buon leader. Ebbene sì, questo afferma una ricerca condotta in Svizzera e questo ritengono i dipendenti che hanno preso parte alla ricerca.

Gli psicologi hanno reclutato 380 dirigenti di medio livello di 30 paesi europei, età media 38 anni, di cui il 27% donne e i quali sono occupati in settori che vanno da quello amministrativo alle banche, la vendita al dettaglio e le telecomunicazioni. Tutti hanno compilato un questionario sulla personalità ed hanno eseguito un test di intelligenza, il Wonderlic Personnel Test. Il quoziente che ne è risultato, come media, è stato di 111, quindi superiore alla media della popolazione che invece è attestato intorno al 100.

Dopo questo primo step, la ricerca è continuata facendo valutare questi stessi leader da colleghi e dipendenti, tramite un questionario che metteva in luce, valutandoli, vari stili e metodologie di comando.

In generale, dalla ricerca è emerso che quando il QI era particolarmente elevato, dai 120 in poi, la leadership veniva invece considerata problematica o addirittura non buona dai subordinati. Inoltre, è anche emerso che le donne hanno giudizi di leadership decisamente migliori rispetto a quelli conferiti agli uomini e soprattutto i capi più anziani erano ritenuti migliori di quelli più giovani.

In realtà, gli studiosi di Losanna hanno solo potuto effettuare delle ipotesi per spiegare e fare deduzioni sulla base dei risultati ottenuti dai test. Forse, capi con un elevato QI hanno maggiore difficoltà a rendersi comprensibili , utilizzano una modalità di comunicazione che richiede passaggi logici troppo elevati rispetto a quelli di chi ha intorno, oppure il dislivello dipende proprio dalla differenza di QI con l’interlocutore. Spesso le tecniche di comando non risultavano inutili ma piuttosto erano inefficaci, probabilmente perché troppo impegnative ed improntate a standard di comprensione eccessivamente elevati.

 

 

 

 

Come creare una visual board #iorestoacasa

#iorestoacasa è ormai il nostro motto.

Ho pensato: perché non creare qualcosa di costruttivo? Mi sono guardata intorno e l’occhio mi è caduto sulla mia visual board. Ecco qualcosa di carino e costruttivo da fare!

#iorestoacasa: cos’è una visual board e a cosa serve

La visual board aiuta a migliorare la vita, a patto che voi crediate nella legge dell’attrazione.

Il suo scopo è ispirarvi e motivarvi.

Si tratta di un collage di immagini che devono mostrarvi i vostri progetti, le vostre intenzioni e ciò che volete realizzare.

Il meccanismo di funzionamento è semplice: visualizzare il processo che condurrà al miglioramento o al raggiungimento degli obiettivi, ogni giorno bisognerebbe dedicare qualche minuto alla visualizzazione delle immagini e riflettere brevemente sul loro significato.

#iorestoacasa: fare una visual board in 5 step

Come si fa una visual board?

STEP 1: obiettivi

In primis buttate giù, su carta, i vostri obiettivi: cosa volete fare? Un viaggio in Australia? Un’alimentazione più sana? Guadagnare? Tenendo conto di spirazioni e priorità scrivete un elenco.

STEP 2: le immagini

Ora si deve andare a caccia di immagini, io le trovo su pinterest di solito ma potete anche prenderle dalle riviste. Devono essere immagini che rispecchiano in pieno i vostri obiettivi, esempio: viaggio in Australia? Scegliete un bel panorama dell’Australia e magari mettete vicino una foto carina di valige. Una casa nuova? Trovate una foto della vostra casa ideale. Un corpo più tonico? Cercate una foto che vi ispiri e via dicendo.

STEP 3: assemblare la visual board

Stampate le foto e armati di colla e forbici ritagliatele ed incollatele su un pezzo di compensato, una tela o un pannello di cartone. Scrivete frasi che vi ispirino e decoratela come più vi piace.

Se non potete fare tutto questo, fate un collage virtuale delle foto e mettetele sul desktop.

STEP 4: collocare la visual board

Deve essere sistemata in un punto ben visibile per averla sotto gli occhi durante il giorno.

STEP 5: usarla

Come sopra detto ogni giorno dedichiamo 5 minuti la mattina e 5 la sera per osservala e meditarci sopra. Lo scopo è attrarre ciò che vogliamo che accada nella nostra vita.

E se le birre fossero social?

Credits photo: macitynet.it

Avete mai pensato se i social network producessero birre?
Gusti e sapori disparati e rigorosamente in linea con la loro identità: dalla più condivisa Facebrew alla biologica IBeer, Blog di Lifestyle ha selezionato per voi le birre social più belle e dissetanti, vediamole insieme.

Facebrew

photo credits: magazine dashburst
photo credits: magazine dashburst

Una normale bionda da condividere con gli amici, potrebbe avere un gusto agrodolce e un aspetto comune.
Gettonata e rinfrescante, una birra che piace proprio a tutti.

IBeer

photo credits: freeyork.org
photo credits: freeyork.org

Minimale, leggera e all’essenza di mela. La birra della Apple dovrebbe essere di produzione biologica e dall’aspetto semplice ma elegante.

Brewtube

photo credits: brewtube
photo credits: brewtube

La Brewtube ha il sapore delle serate trascorse a giocare ai videogiochi con gli amici di sempre.
Da condividere ed assaporare, ha l’aspetto delle birre che teniamo sempre nel frigo per ogni momento ed evenienza.

Google

photo credits: gq
photo credits: gq

La Google è la birra che risponde ad ogni tua domanda in maniera rapida e geniale.
Da bere nei momenti di noia o nei buchi di tempo, la beve solo chi si sente fortunato.

Stoutify

photo credits. gq
photo credits. gq

La birra più adatta alle feste è Stoutify. Da bere mentre si balla e si canta in buona compagnia, magari durante una festa estiva.
Leggera, ma non troppo, conferisce a chi la beve una lieve allegria. Il carburante giusto per ballare fino a notte fonda.

Just Drink It

photo credits: gq
photo credits: gq

A basso contenuto calorico, adatta ai più sportivi che non vogliono rinunciare al gusto di una birra.
Con un leggero tocco di taurina, dall’effetto energizzante. Va bevuta fresca, dopo un duro allenamento.

Non vi resta che stappare la vostra preferita e condividerla con chi volete.