domenica, 19 Maggio 2024

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Luciano Ligabue torna come regista con Made in Italy

Luciano Ligabue

Luciano Ligabue torna come regista con Made in Italy, dopo ben 20 anni!

Il famoso cantante aveva lasciato la regia con Radiofreccia, e poi era tornato per un breve interludio con Da Zero a Dieci.

E poi? Forse mancava l’ispirazione, forse la motivazione, ma ora è tornata.

Luciano Ligabue torna come regista con Made in Italy

Made in Italy è l’album omonimo di Ligabue uscito un anno e mezzo fa che lui ha definito “Una scelta anacronistica e presuntuosa quella di voler fare un concept negli anni Duemila, di voler costringere qualcuno ad ascoltare un disco dall’inizio alla fine. Ma avevo una storia da raccontare. E cosi’ e’ caduta la scusa che mi davo ormai da 15 anni, di non avere il materiale giusto per tornare a fare il regista. Un lavoro faticosissimo, soprattutto per me, abituato alle emozioni che fluiscono. Nei film invece le emozioni in qualche modo vanno progettate prima”.

Insomma è venuto da sé, è stato quasi naturale che Luciano ne traesse una storia da raccontare.

Luciano Ligabue e Made in Italy, al cuor non si comanda

Il film, in sala dal 25 gennaio con protagonisti Stefano Accorsi (Riko) e Kasia Smutniak (sua moglie Sara), ci parla della realtà precaria, il lavoro in una fabbrica colpita dalla crisi economica, il futuro sempre piu’ incerto, un matrimonio che traballa tra abitudine e tradimenti. E i cambiamenti ovviamente, quelli che fanno paura ma che bisogna affrontare.

Lo stesso Ligabue dice “I cambiamenti fanno paura, ma sono movimenti naturali della vita. E il modo in cui noi reagiamo agli eventi, muta il nostro modo di guardare alle cose e produce la realta’. Il film vuole rappresentare proprio quel percorso li’. Gia’ 10 anni fa con il brano Buonanotte all’Italia avevo cominciato a raccontare questo mio sentimento verso un Paese che e’ in una fase di incertezza, tra amore e frustrazione. Ora l’ho voluto raccontare attraverso gli occhi di chi ha meno privilegi di me, di tutte quelle persone perbene che non hanno mai voce in capitolo: io provo a dargliela”.

Made in Italy è dunque un’analisi sociale per raccontare degli uomini e delle donne bloccati in questo limbo che è la nostra società,

Il sapore della felicità di Nora Roberts #iorestoacasa

#iorestoacasa e mi dedico alla lettura di un buon libro come: Il sapore della felicità di Nora Roberts

“Sperimentava dosi e ingredienti, ma alla fine doveva accettare che certe componenti semplicemente non si amalgamavano. Insistere per mescolare ciò che era incompatibile finiva per creare un pasticcio sgradevole. Quando questo accadeva, l’unica cosa da fare era riconoscere l’errore e andare avanti”.

Vi è mai capitato di leggere o di sentire di qualcuno che vorrebbe solo un po’ di serenità, di tranquillità e poi si agita per un nonnulla?E vi chiedete ma che gli manca?

Certo tutti potremmo stare meglio, sempre, ok, ma in pochi sanno veramente cogliere quei piccoli attimi di gioia, di felicità, di serenità che sono sparsi o nascosti tutti i giorni nella vita quotidiana. Sì perché si mira sempre in alto, come qualcuno che tenti di cogliere delle mele grosse e mature dai rami alti di un albero e non veda che ci sono delle mele più piccole ma ugualmente mature nei rami bassi.

La felicità sta nelle piccole cose: una buona azione giornaliera, una tazza di cioccolato con gli amici, un’ora di lettura, un po’ di coccole con l’animaletto di casa, preparare un buon piatto per qualcuno o per se stessi, un film che ci piace…sono piccoli momenti di benessere e tranquillità che tuttavia molti di noi non apprezzano perché continuano a tener gli occhi puntati sulle mele più grosse.

Il sapore della felicità di Nora Roberts #iorestoacasa

Pensateci…cos’è per voi la felicità?Una nuova casa, una nuova tv, un buon lavoro, tanti soldi…o anche il sorriso dei vostri cari, il profumo di un dolce, una passeggiata con il vostro cucciolo, qualcosa che vi costruite da soli, una preghiera per qualcuno che ha bisogno?

Per la protagonista del nostro libro di oggi, Laurel McBane, è cucinare delle torte per le sue amiche che l’hanno sostenuta quando per poco non vedeva sfumare la sua aspirazione di diventare cuoca.

Laurel ha i suoi sogni, aspetta l’amore, niente di lussoso o complicato, qualcosa di caldo, di semplice, aspetta un uomo intelligente ma dolce…e diciamo che all’incirca si è fatta un’idea del suo uomo ideale, si chiama Delaney. Ma lui non sembra molto interessato. Certo lui è protettivo ed amorevole ma solo un amico. Laurel ed i suoi amici aprono un’agenzia matrimoniale e questo la porterà ad avvicinarsi molto a Delaney e lui comincerà a vederla con occhi diversi…

Furiosi al volante? Ecco il motivo

Accade una misteriosa magia a tutti coloro i quali varcano la soglia metallica della propria auto, con l’intento di spostarsi al volante da un punto del globo a un altro. Palesandola, che tu sia Madre Teresa o uno degli Alti Septor, una volta accomodato sul sedile anteriore della tua berlina, scatoletta, Ferrari o quello che ti ritrovi, una volta adagiato sul trono degli automobilisti, ti trasformerai in Hulk davanti ai nemici. E non quando c’è la cosetta della Vedova Nera a controllarlo. Così il mistero è diventato sempre più fitto, le dita centrali delle mani sempre più erette e i francesismi sempre più forbiti. Fino a quando il dott. Tom Vanderbilt ha spiegato al mondo la motivazione psicologica che ci rende particolarmente irascibili al volante.

Secondo l’esperto la causa sarebbe la “deindividualizzazione“, l’isolamento a cui le lamiere del mezzo ci costringerebbero. Anonimato, abbassamento delle inibizioni e senso di protezione farebbero poi tutto il resto. La soluzione? Secondo lo psicologo, l’ideale sarebbe viaggiare in compagnia, in modo da distrarsi e chiacchierare, senza focalizzare tensioni e odio contro gli altri automobilisti.

Io continuerò ad allenare il gesto dell’ombrello a ogni incrocio.

Instagram diventa una guida da viaggio

Il progresso è la parola d’ordine, l’immagine la protagonista: da quando Instagram è stato lanciato nel 2010 molte funzioni sono cambiate e si sono aggiornate, ora c’è una new entry: si chiama ‘esplora’ e permette di ricercare con facilità luoghi, tags e persone di tendenza, un po’ come già avviene su twitter. Ma vediamo meglio di cosa si tratta.

Come tutti sanno, Instagram è un’app gratuita che consente agli utenti iscritti di scattare e condividere immagini di vita quotidiana con chi li segue. Poco prima di caricare la foto si inserisce un tag che può andare dal nome di una città a qualsiasi termine anche inventato. Sulla scia di ciò, dunque, i tecnici di instagram hanno deciso di introdurre delle ‘Explore pages’, come vengono chiamate nel blog ufficiale, che danno la possibilità di trovare con pochi click luoghi, persone e parole di tendenza, una sorta di guida da viaggio fotografica e digitale.

Tale funzione è così destinata a diventare un ‘must have to’ per chi su Instagram spesso e volentieri è alla ricerca degli ultimi trends. Ormai su Instagram infatti si possono contare più di 70 milioni di foto e oltre 300 milioni di persone iscritte. Una cifra che incoraggia i produttori a mantenere alta l’attenzione.

Lo avevano già fatto in precedenza con l’aggiunta degli strumenti colore e sfumature per dare alle foto un tocco diverso. Ora tocca alla sezione ricerca e chissà poi quale sarà la novità.

Intanto per il momento l’aggiornamento alla versione 7.0.1 di Instagram è disponibile solo negli Stati Uniti. Per l’Europa servirà ancora un po’ di tempo. In attesa di novità, continuate a scattare e fotografare i luoghi delle vostre vacanze, presto potrebbero essere proprio quelli i nuovi trends.