domenica, 28 Aprile 2024

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Artisti soul: addio ad Aretha Franklin

Artisti soul

Artisti soul: se ne va Aretha Franklin, l’ultima regina dalla voce incredibile.

Ci lascia la Queen of Soul, deceduta oggi a 76 a Detroit.

Il ricordo più bello che ho della sua voce, è di una mattina in cui avevo finalmente un lettore cd ed ho comprato una raccolta di soul. I say a little prayer for you era in cima alla lista. L’ho ascoltata tutti i giorni andando al liceo, tornando dall’università o mentre cucinavo a casa. Credo che sia stata proprio lei, insieme a Billie Holiday a farmi innamorare di questo genere.

Artisti soul: Aretha Franklin ci mancherai

La sua portavoce Gwendolyn Quinn ha annunciato ufficialmente che Aretha è volata via, ha intrapreso un nuovo viaggio.

Il comunicato recita “È con profonda tristezza che annunciamo la morte di Aretha Louise Franklin, la regina del soul. In uno dei momenti più bui delle nostre vite, non riusciamo a trovare parole appropriate per esprimere il dolore del nostro cuore. Abbiamo perso la matriarca e la roccia della nostra famiglia. L’amore che aveva per i suoi figli, nipoti e cugini non aveva confini”. La famiglia è rimasta molto toccata dalla vicinanza di tutti coloro che ammiravano Aretha.

Si è spenta oggi, dopo una lunga malattia causata da un tumore.

Grande voce, grande carattere.

Aretha, nata a Memphis il 25 marzo 1942, ragazza madre, cantante di gospel nelle messe officiate dal madre aveva un lungo e brillante destino davanti a sé ed è diventata una stella splendente nel firmamento della musica.

La ricordiamo sempre per i suoi famosi brani Respect e Think ma non era famosa solo per questo.

Si è esibita l’ultima volta lo scorso novembre a New York al gala della fondazione di Elton John per la lotta all’Aids.

Ma tutti ricordiamo anche che ha cantato per l’insediamento di Barack Obama alla Casa Bianca nel 2009 (e si è rifiutata, invece, di farlo quando è stata la volta di Donald Trump).

E poi nel 2015 ha di nuovo cantato al Kennedy Center Honors.

Artisti soul: il cordoglio per Aretha

Trumph scrive “La regina del Soul, Aretha Franklin, è morta. Era una donna straordinaria, con un magnifico dono di Dio, la sua voce. Ci mancherà!”,

Barack e Michelle Obama scrivono “Ci ha dato un’idea del divino ogni volta che cantava”.

Mi mancherà la sua voce forte, il suo timbro caldo ed avvolgente mentre cantava che la pioggia mattutina la ispirava, mentre cantava del rispetto e dell’amore.

Vogliamo ricordala così:

Inquinamento ambientale: è ora di spegnere le vetrine sempre accese

Dobbiamo necessariamente parlare di inquinamento ambientale e di come viene influenzato da alcune scelte fatte da negozi ed edifici pubblici.

Vi sarà capitato di passeggiare in centro, dopo l’orario di chiusura dei negozi ma vedere le vetrine illuminate.

A me personalmente è successo di vedere supermercati completamente illuminati, dopo l’orario di chiusura ma anche edifici pubblici.

Queste vetrine sempre accese contribuiscono notevolmente all’inquinamento dell’ambiente, sarebbe ora di spegnerle.

Inquinamento ambientale: è ora di spegnere le vetrine sempre accese

Già a Milano, proprio per via dell’inquinamento ambientale, il presidente della rete associativa vie Confcommercio Milano aveva decretato che: «Si può non tenere accese le luci fino all’una di notte, ma vetrine e insegne fino alle 23, soprattutto per garantire l’illuminazione delle strade, e le altre luci spegnerle quando si chiude il negozio».

In realtà andrebbero spente tutte le luci perché fra crisi energetica e cambiamento climatico, non ci sembra naturale che restino accese se l’attività non è in funzione.

Si è aperto un dibattito sul fatto che le vetrine illuminate contribuiscono ad illuminare le strade, rendendole più sicure. Il fatto è che città come Milano hanno già una buona illuminazione pubblica.

Inquinamento ambientale: la ribellione in Francia

In Francia si sono attivati gli attivisti francesi di nome On The Spot Parkour contro l’inquinamento ambientale.

Questi atleti parkour si filmavano mentre giravano la sera, per le strade della città, ed a mani nude si arrampicavano per spegnere le insegne dei negozi, in Francia infatti gli interruttori si trovano all’esterno.

In Italia sarebbe davvero difficile, ma Le Iene hanno fatto un servizio in proposito chiedendo ai negozianti perché tenessero le luci accese anche se siamo in piena crisi energetica e cambiamento climatico. La risposta è stata: pubblicità. Se l’insegna è accesa da l’idea che li si stia lavorando (anche se non c’è nessuno dentro) ed inoltre se il vicino la tiene accesa bisogna per forza accendere anche le altre. Insomma sacrificare l’ambiente per la pubblicità, per vendere.

Ci aspettiamo una normativa, anche a livello comunale, che imponga che le vetrine vengano spente alla chiusura dell’attività.

E fu sera e fu mattina di Ken Follett

E fu sera e fu mattina di Ken Follett finalmente è mio!

No, non sono un’appassionata di Follet, lo ammetto, i suoi libri li ho sempre trovati noiosi tranne I pilastri della terra che mi è piaciuto.

Quando ho saputo di un prequel non vedevo l’ora di metterci sopra le mani.

E’ all’altezza delle aspettative?

Curiosi?

Il prequel de “I pilastri della terra”: E fu sera e fu mattina

17 giugno 997: la città di Combe all’alba viene sconvolta da un attacco vichingo.

Edgar sta pianificando di fuggire con la donna che ama ma è costretto a confrontarsi con gli invasori.

Del villaggio non rimane nulla, Edgar e la sua famiglia subiscono un grave lutto, perdono tutto e sono costretti ad andarsene.

Edgar e la sua famiglia giungono al villaggio di Dreng’s Ferry e si accorgono che ricominciare da campo e improvvisarsi agricoltori sarà durissimo.

In terra normanna, la contessa Ragna, indipendente e fiera, si innamora perdutamente del nobile inglese Wilwulf e decide di sposarlo. Suo padre aveva per lei in mente un altro uomo ed è assolutamente contrario. Ragna approda in Inghilterra e scopre perché suo padre ne parlava tanto male.

Aldred, un monaco colto e idealista, ha un sogno ma deve scontrarsi con gli interessi di Wynstan, un vescovo abile e spietato pronto a tutto pur di aumentare le sue ricchezze e il suo potere.

E fu sera e fu mattina di Ken Follett

Lo scrittore ci offre un nuovo scorcio di vita medievale che vede al centro le turbolenze della chiesa, i conflitti, le lotte di potere e tutti i tentativi con cui i clerici cercano di arricchirsi.

Dall’altra parte c’è il popolo, Edgar e la sua famiglia in particolare che devono reinventarsi e ricominciare una vita da capo.

La povertà è fortemente presente, i diritti umani sono sovente calpestati.

Il libro è abbastanza scorrevole, solo a tratti prolisso.

Consigliato.

Letture in quarantena: Il viaggio della strega bambina #iorestoacasa

#iorestoacasa e leggo: motto molto attuale.

Parlando di letture in quarantena oggi voglio suggerirvi: Il viaggio della strega bambina di Celia Rees.

Certo bisogna fare una distinzione, con streghe non s’intendono anziane signore che cavalcano scope, lanciano malefici etc… Sono solo favole per bambini a cui però purtroppo qualcuno ha creduto un po’troppo. No, al giorno d’oggi le streghe sono donne normalissime che vivono in simbiosi con la natura e che adorano la Dea Madre, insomma gli adpeti della wicca per intenderci.

Certo non sono tutte buone e amanti della natura visto che alcune si occupano di magia nera ma di sicuro non hanno mai volato sulle scope o fatto nessun altra cosa soprannaturale di cui furono accusate in passato. In effetti per lo più le vittime dell’inquisizione erano donne comunissime, forse scomode a qualcuno, che conoscevano gli antichi rimedi e che avevano la colpa di essere forse persone un po’ speciali.

La caccia alle streghe è stato un evento terribile e tuttavia interessante, un perfetto sistema di controllo sociale in cui tutti spiavano tutti e tutti cercavano di apparire il più normali possibili per non essere denunciati. Tutti bene o male sappiamo come sono andate le cose: si accusava la donna, la si processava, la si sottoponeva a prove e torture finchè la poverina confessasse ed in ogni caso confessione o no era ritenuta colpevole e finiva sul rogo. Mette i brividi.

#iorestoacasa: Il viaggio della strega bambina

Dunque questo libro è un diario che l’autrice, alla fine nella post fazione, ci dice essere caduto dalla cucitura di una coperta dopo trecento anni.

Chi l’ha scritto all’inizio era solo una ragazzina di quattordici anni, Mary, che viveva con la nonna, un gatto ed un coniglio. Sua nonna le viene improvvisamente strappata via, è una strega, l’accusano e deve essere processata.

All’improvviso tutte le persone che avevano conosciuto ed aiutato si rivoltano contro di loro e Mary non ci mette molto a capire che rischia di far la stessa fine. Decide di scappare prima attraverso la campagna e poi s’imbarca per l’America, dove conosce una signora Martha che sembra assomigliarle molto e con cui prosegue il suo cammino, convinta che in un nuovo posto le cose saranno diverse.

Questo posto nuovo altro non è che Salem. Qui le due vengono accolte da una famiglia molta buona e generosa e Mary sembra davvero aver lasciato il passato alle spalle, fa amicizia con un indiano nel bosco non avvenendosi che è cosa proibita perché i puritani li ritengono demoni ed innesca su se stessa quella stessa macchina infernale che si prese la nonna.

Occhi maliziosi la spiano, altre bambine come lei osservano tutto ciò che fa e sono pronte a ricattarla per i loro perfidi scopi.

Ma Mary non ci sta…

#iorestoacasa: Il viaggio della strega bambina

E’ un libro molto scorrevole e reso ancor più interessante dal fatto che sia stato realmente ritrovato cucito dentro una trapunta, è un fatto molto importante perché fa di questo romanzo una valida testimonianza visto che di quei processi ben poca cosa è rimasta.

Non vorremmo mai che fra qualche tempo si cominciasse a dire che il processo alle streghe è tutta una roba inventata per mettere in cattiva luce la Chiesa (cosa in cui peraltro riesce bene da sola senza aiuto da terzi). Sapete com’è, visto che c’è gente che va in giro a proclamare che l’olocausto è tutta una balla, non si sa mai…

Chi è Celia Rees?

E’ una scrittrice inglese, vive nel Warwickshire ed è autrice di numerosi romanzi. I diritti del Viaggio della strega bambina, libro evento della Fiera del libro per ragazzi 2000, sono stati venduti in Francia, Germania, Spagna, Olanda, Danimarca, Svezia, Repubblica Ceca, Grecia, America, Brasile, Israele e Tailandia.