sabato, 18 Maggio 2024

Cibo

Home Food Cibo Pagina 31
Notizie e informazioni sugli alimenti e sulla nutrizione

L’assunzione di zuccheri: come reagisce il corpo?

Credits: www.petakilan.com

Lo zucchero è un elemento importante nella nostra dieta quotidiana. Insieme all’amido, rientra nella categoria dei carboidrati ed è costituito da carbonio, idrogeno e atomi di ossigeno. Nel nostro corpo agisce come combustibile, i carboidrati sono infatti la nostra principale fonte di energia e cibo per le nostre cellule.

I nostri antenati cercavano cibi dolci per aumentare la loro possibilità di sopravvivenza quando il cibo era scarso, dato il loro alto contenuto di energia. La passione per lo zucchero, sia per gli esseri umani che per gli animali, deriva dal suo sapore dolce. In natura questo è un indicatore necessario per capire quali alimenti sono sicuri da mangiare o meno: non a caso frutta e piante velenose tendono ad avere un sapore acido o amaro.
Nel mondo moderno la presenza di alimenti con zuccheri aggiunti e di bevande gassate hanno fatto in modo che la dolcezza sia categorizzata nella mente umana esclusivamente come sensazione di piacere, con il tragico risultato che lo zucchero è presente in molti degli alimenti che consumiamo. Se ciò rappresenta una buona notizia per le nostre papille gustative, è piuttosto “malsana” per la nostra salute.

In questo modo molti di noi superano le giuste quantità da assumere quotidianamente. L’adulto medio consuma circa 63 grammi di zucchero (circa 16 cucchiaini) ogni giorno, quantità che rappresenta più di due volte la dose giornaliera raccomandata. Il tener traccia della quantità di zucchero assunta non è semplice, lo zucchero si trova in alimenti non sospetti e spesso sotto nomenclature diverse.

Lo zucchero nel corpo

Lo zucchero è digerito da alcuni enzimi che lo scompongono in glucosio nell’intestino tenue. Il glucosio viene poi rilasciato nel flusso sanguigno che lo trasporta nei muscoli e negli organi per poi essere convertito in energia spendibile. Il pancreas, attraverso le cellule beta, ha il compito di monitorare costantemente la quantità di glucosio nel sangue e di rilasciare insulina quando necessaria. Quando si assumono più zuccheri di quanto il corpo ha bisogno, vengono “conservati” per poter essere utilizzati in un altro momento, mantenendo costanti i livelli di zucchero nel sangue. Se il corpo smettesse di produrre la giusta insulina, o se le cellule diventassero resistenti ad essa, si è in presenza del diabete, malattia che fa raggiungere un livello pericoloso di zucchero nel sangue.

Ecco cosa succede al tuo corpo quando esageri con i dolci

L’esagerazione, di qualsiasi natura essa sia, comporta generalmente degli scompensi. Se lo zucchero da una parte è indispensabile per il buon funzionamento del nostro organismo, dall’altro diventa problematico per la nostra salute, soprattutto per i golosi.
Mangiando più zuccheri di quelli richiesti dal nostro fabbisogno energetico si incorre in problemi quali: carie, diabete e obesità.

Gli effetti delle zucchero nel cervello

La richiesta di zucchero ha inizio nel cervello che rilascia dopamina e seratonina, ormoni che stimolano lo stato d’animo e che agiscono nell’area del cervello associata alla ricompensa (il nucleo accumbens). Questo processo segue le stesse fasi che conducono alla tossicodipendenza, si spiegano così quelle voglie di zucchero che devono essere necessariamente soddisfatte. Consumare zucchero con regolarità può inibire i trasportatori della dopamina, ciò si traduce nell’aver bisogno di maggiori quantitativi di zucchero per raggiungere il grado di ricompensa. Occorre fare attenzione: il fruttosio, non soddisfacendo gli ormoni della fame, a differenza del glucosio rende incapace il corpo di stabilire di averne assunto già abbastanza.

Riconoscere lo zucchero anche quando è nascosto

Lo zucchero può presentarsi sotto diverse vesti ed è utile sapere che generalmente i nomi che terminano in “osio” sono formati da zucchero. Tra questi troviamo i cosiddetti “zuccheri buoni” come ad esempio il glucosio e il fruttosio, naturalmente presenti in frutta, verdura e miele, ma anche lattosio e galattosio presente nel latte e nei derivati e infine il maltrosio presente nell’orzo.
Esiste anche il tipo di zucchero considerato “insano”, aggiunto ai cibi per migliorarne il sapore. Solitamente vengono utilizzati in sostituzione dello zucchero il sucralosio, la saccarina e l’aspartame. L’HFC è artificialmente prodotta dal mais e utilizzato in molti alimenti trasformati e bevande gassate.

L’unico modo per capire quanto zucchero è presente nel vostro cibo? Quello di controllare il valore dei carboidrati nell’etichetta.

La cucina fruttariana

 

A Milano si è svolto il primo Festival fruttariano d’Italia, presso il centro culturale Shaolin di Via Teglio 11. Lo chef vegan fruttariano Fernando Bruno è stato l’organizzatore dell’evento che ha avuto come scopo quello di far conoscere il mondo fruttariano e permettere a tutti gli intervenuti di degustare i piatti della cucina fruttariana. La particolarità di quest’ultima consiste nel prevedere unicamente pietanze derivate dalla cottura e dall’assemblaggio della frutta. Lo showcooking ha permesso di creare in cucina le lasagne a base di zucchine ma anche la pizza a base di banane tropicali con mozzarella di derivazione fruttariana. Ma che cosa si intende quando si parla di cucina fruttariana? Cerchiamo di capire di cosa si tratta.

Alla base dell’idea fruttariana, sta l’affermazione che i nostri antenati primitivi, prima di diventare onnivori, erano semplicemente fruttariani. L’uomo non era ancora bipede ma viveva sugli alberi delle foreste, per questo mangiava esclusivamente i frutti delle piante. La frutta infatti è l’unico cibo nei confronti del quale la specie umana è biologicamente adatta, soprattutto per quanto riguarda la frutta dolce e succosa.

Occorre a questo punto fare chiarezza sui termini, “fruttivorismo” e “fruttarismo”, essi non sono la stessa cosa.

Con il termine “fruttivorismo” si intende la categoria di tutti coloro che mangiano frutta. Se si pensa che nel mondo alcune persone non conoscono ad esempio l’olio o il pane ma indubbiamente tutti mangiano frutta, allora si può dedurre che tutte le persone sono fruttivore. Ma coloro che hanno reso la frutta l’unico cibo si definiscono invece fruttariane e il fruttarismo è il modello alimentare che hanno messo in atto nella loro vita.

E’ opportuno però mangiare solo frutta oppure esistono controindicazioni? Bisogna sempre prestare attenzione quando le scelte si spostano su un alimento soltanto. La dieta equilibrata, per chiunque, dovrebbe sempre mantenersi varia. Se ristretta ad un solo alimento nutritivo, potrebbero insorgere delle complicazioni. Secondo alcuni studi, mangiare solo frutta può causare anemia o indebolire il sistema immunitario e rendere carenti di omega3 ed di alcune specifiche vitamine. Mangiare in maniera sana dunque e mangiare tutto, forse è la migliore ricetta per stare bene, ancor più di una cucina fruttariana.

Ecco la carne vegetale, un nuovo cibo sulle nostre tavole

Sulle nostre tavole è in arrivo la nuova carne vegetale, un nuovo prodotto alimentare che metterà – si spera – d’accordo vegetariani e non. Questo nuovo alimento verrà prodotto con fibre vegetali e porterà una ventata di novità e freschezza sulle nostre tavole.

Già ad Expo Milano 2015 è stato presentato un pasto simile: il cosiddetto muscolo di grano. Si tratta delle “classiche” bistecche, roast-beef e affettati, ma a base di frumento. E l’invenzione è di un italiano, Enzo Marascio, calabrese, che ha sostituito la classica fetta di carne con i suoi prodotti vegetali. Si tratta, infatti, di un alimento vegan di farina di grano e farina di lenticchie, più nutriente di seitan, soia e tofu.

L’idea di una “carne vegetale”, come hanno raccontato il New York Times e Repubblica, è di Joseph D. Puglisi, professore di biologia strutturale all’Università di Stanford, che già da moltissimi anni studia degli eventuali sostituti della carne. Si tratta, infatti, di “carni” alternative, di origine vegetale. Un cibo sano, sostenibile ed economico rispetto ai “tagli” molto più costosi. Ma non solo, la carne “normale”, quella proveniente da animali cresciuti negli allevamenti, produce gas serra ed un consumo di risorse idriche molto elevato. Ecco perché la “nuova” carne permetterà la riduzione del consumo di acqua fino a dieci volte rispetto a quello attuale e verrà usato un terzo del terreno ad oggi in uso per il raccolto destinato all’alimentazione degli animali.

L’unica pecca, però, è che la carne vegetale non ha, naturalmente, il sapore tipico della carne. Risulta essere ancora troppo artificiale. Ma il progresso porterà nuove soluzioni, e sicuramente nuove alternative.

Gli alimenti migliori per un’abbronzatura perfetta

weeknewslife.com

L’estate è alle porte, così come le vacanze. E come ogni anno in questo periodo hanno inizio le lunghe pennichelle sdraiati sotto il sole per mandare via dalla pelle quel triste colorito pallido che caratterizza la stagione invernale. Attenzione però: se non si protegge la cute in maniera adeguata e non si segue una dieta equilibrata, si rischiano solo grosse scottature e vistosi eritemi.

La regola numero 1 per garantirsi un’abbronzatura perfetta è quella di mangiare 5 porzioni al giorno di frutta e verdura, in particolare di colore rosso/arancione poichè sono quelle che contengono più betacarotene.

buttalapasta.it
buttalapasta.it

Bocche spalancate quindi su carote, albicocche e melone, ottimi alleati per favorire la sintesi della melanina, il pigmento che colora la pelle e le consente di abbronzarsi.

vivodibenessere.it
vivodibenessere.it

Fra gli alimenti rossi invece nella dieta per l’abbronzatura perfetta non possono mancare peperoni, cocomero, pomodori, ciliege e fragole, ricchi non solo di betacarotene ma anche di preziosi antiossidanti. E per mangiare le fragole in maniera un po’ più originale rispetto al solito è da provare la versione gazpacho: basta sostituire metà dei pomodori con fragole ben mature e unire poi il tutto a aglio, cetrioli, pane raffermo bagnato in poca acqua e aceto di mele, basilico e ghiaccio.

despar.it
despar.it

Per un’abbronzatura più veloce ed uniforme non devono mancare in tavola nemmeno valeriana, spinaci e altra verdura a foglia verde, condite con olio extra vergine d’olivo, ottimo alleato per favorire l’assorbimento delle vitamine.

ilfattoalimentare.it
ilfattoalimentare.it

Largo spazio anche al pesce che, grazie ai suoi omega 3, previene l’invecchiamento della pelle. Il pesce azzurro poi – come sgombro, tonno, acciughe e aringhe – è ricco di vitamina PP che aiuta la pelle a ripararsi dalle scottature.

fitnessmagazine.it
fitnessmagazine.it

Sempre per abbondare di acidi grassi antivecchiamento e antinfiammatori, nella dieta non può mancare la frutta secca: nocciole, mandorle, noci, semi di girasole sono da mangiare da sole o in aggiunta a ricche macedonie di frutta e insalate.

giornaledibrescia.it
giornaledibrescia.it

Infine, aggiungendo al menù uova, formaggio fresco e avocado ci si assicura selenio e vitamina E. E dopo questi consigli alimentari per un’abbronzatura perfetta, tutti al mare!