MARMELLATE D’INVERNO
In inverno, quando fuori piove o addirittura nevica, sarebbe bello poter stare davanti al camino con una tazza di tisana o the caldo in mano. Ancora più bello è poter avere nell’ altra mano una fetta di pane o fetta biscottata o di torta farcita con dell’ottima marmellata fatta in casa. Le marmellate, con la loro cremosità e con il loro gusto sano, perché dato dalla frutta, sono un dolce che sa infondere benessere al palato ma anche allo spirito. Come tutte le cose che vengono prodotte in maniera genuina.
Le marmellate non sono quindi possibili soltanto in estate, quando la natura fa abbondare gli orti di frutta e verdura, ma esse possono essere anche fatte con la frutta che regala la stagione fredda. Di seguito sono riportate alcune confetture che si possono realizzare proprio durante l’inverno:
- Marmellata di clementine: si tratta di un frutto che offre molto succo utile per la confettura e, al contrario dei mandarini, è privo di semi. Occorre bollire le clementine intere per 5 minuti, poi si effettua un ricambio dell’acqua e si ripete l’operazione per tre volte in tutto. In questo modo si perde l’amaro del frutto. Avvenuto questo passaggio, le clementine vanno frullate con lo zucchero, prima di procedere alla cottura della marmellata;
- Marmellata di cachi: il caco è molto polposo e molto dolce quando ha raggiunta la giusta maturazione. Per la marmellata di cachi, si aggiunge una quantità di mela pari al 50% dei cachi, oltre allo zucchero e al succo di limone. Il composto così ottenuto deve bollire per poi essere frullato. La marmellata di cachi si presta all’aggiunta di zenzero o di un liquore, al termine della cottura;
- Marmellata di melagrana: anche in questo caso, come per i cachi, la marmellata prevede l’aggiunta di spicchi di mela al succo tratto dai semi della melagrana. La mela va aggiunta con al bucci, la quale contiene la pectina, in modo da fornire la giusta consistenza alla confettura, altrimenti potrebbe risultare troppo liquida;
Con delle marmellate appena fatte, la casa profuma di buono e il palato non potrà che gioirne.