venerdì, 22 Settembre 2023

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Piemonte: ecco cosa dovresti visitare

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L’Italia è sicuramente il Paese più affascinante del mondo, ed ogni suo territorio offre una moltitudine di luoghi che vale la pena visitare; il Piemonte, patria di confine tra popoli e civiltà differenti non fa eccezione, e regala ai turisti fascini di tutti i generi, dagli antichi borghi d’arte ai vivaci luoghi alpini. In questo articolo vogliamo spiegare cosa visitare in Piemonte, e quali sono dunque le località Piemontesi più belle di sempre.

Torino è una delle metropoli più belle d’Italia, nonché destinazione scelta ogni anno da ospiti provenienti da tutto il mondo; oltre ad apprezzare le tante ornate piazze e monumenti storici della città, si può fare di Torino un’ottima base di partenza per poi far visita all’intero Piemonte. Torino infatti, è ben collegata a tutti gli altri maggiori centri della regione.

Una delle località Piemontesi adiacenti a Torino, che vale la pena di visitare, è sicuramente Moncalieri, con il suo autorevole Castello, all’interno del quale sono state abbozzate molte pagine storiche del Risorgimento italiano. Ma non è tutto. La città offre anche un gradevole centro storico, e diverse cappelle medievali, nonché un altolocato osservatorio meteorologico datato Ottocento.

Invece, nella provincia di Alessandria, un centro da visitare ad ogni costo è Acqui Terme. L’ agglomerato, che risale ai tempi dell’impero Romano, è densa di siti archeologici e dimora dunque di molti importanti musei. Il centro storico è un altro luogo da visitare necessariamente: qui’ è possibile ammirare la fontana collocata nella piazza della Bollente, dalla quale fuoriesce acqua alla temperatura di oltre 70°.

Un altro luogo infine, da non tralasciare durante una vacanza in Piemonte è Ivrea. La suddetta vanta un centro storico di bellezze rare dove è possibile visitare chiese e piazze caratteristiche, nonché il Castello a tre torri, simbolo del borgo e luogo in cui durante l’anno, vengono svolte mostre e manifestazioni.

Tomasz Furmanek e la magia dei fiordi norvegesi (FOTO)

Partendo dal Lofoten per giungere a Sotra, sempre in Norvegia a bordo del suo kayak, Tomasz Furmanek ha condiviso le foto delle sue gite iniziate all’incirca 3 anni fa su Instagram e ha ad oggi uno degli account più seguiti con 58900 followers impressionati dalla bellezza delle sue immagini. Ma scopriamo com’è iniziata questa sua meravigliosa avventura.

Sono passati tre anni dal primo viaggio e Tomasz Furmanek non ha perso nemmeno un briciolo della grinta e della passione che lo ha spinto a fare delle sue gite sul kayak un momento per fotografare quelle zone splendide ma poco conosciute.

Tomasz Furmanek, 41enne, originario della Polonia ma residente in Norvegia da quando ha 6 anni, sul dailymail ha affermato: “I have been travelling actively with my kayak for the last 3 years. Last year I reduced my employment to 80 per cent to get more time for traveling.” (Ho viaggiato con il mio kayak nel corso di questi 3 anni. Lo scorso anno ho ridotto il mio lavoro all’80% per riuscire ad avere del tempo in più per viaggiare).

Quello che all’inizio, infatti, era solo un hobby, è diventato in breve tempo come un lavoro full time. Tomasz Furmanek utilizza ogni momento libero a sua disposizione per prendere il suo kayak e immortalare la bellezza naturale delle montagne e delle acque e condividerle immediatamente su Instagram.

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Come abbiamo detto all’inizio, Tomasz è partito da Sotra per raggiungere successivamente le isole Lofoten, dimostrando tenacia e passione.

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Queste fotografie rappresentano ancora il mix perfetto tra il suo coraggio, poiché certe zone non sono attraversabili sul kayak dai principianti, ma anche anche tanta tecnica: nel corso di ogni viaggio Tomasz cambia fotocamera a seconda delle esigenze, passando da una go pro a una sony compatta ad un modello Panasonic subacqueo e dando la possibilità anche a chi osserva di sentirsi come un passeggero a bordo del suo kayak.

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Per Tomasz questo è solo l’inizio. Il suo obbiettivo è ora quello di abbandonare i porti sicuri della Norvegia e portare il suo kayak verso nuovi orizzonti. Chissà quale sarà la nuova terra che visiterà. Lo scopriremo su Instagram ma nel frattempo vi lasciamo altre delle sue spettacolari riprese.

[Credits photos: dailymail.co.uk]

10 cose da fare a Londra in un weekend (FOTO)

Allora, immaginatevi di svegliarvi una mattina, prima di aver bevuto il caffè – e lo giuro, parlare prima di bere caffè è peggio delle fatiche di Ercole – con i capelli ancora spettinati, con gli occhietti stanchi, pensate a tutto questo. Vi alzate e dite “Mamma, papà, amici, tra tre settimane parto per Londra”. Niente panico, non per molto, solo per quattro giorni. L’off topic del mese. Scappate da chi? No, lo sapete bene, non si parte per scappare, si parte per vivere meglio. E quindi sì, se vi volete regalare questa gioia tascabile, eccole qui, le 10 cose da fare a Londra in quattro giorni se una mattina decidete di partire.

1. National Gallery

Ok, siete a Londra. Bella, lo so. Correre con la mente per le strade, per i musei. Però, pure con le gambe. Siete a Trafalgar Square, guardatevi intorno, sentite i leoni ruggire, alzate la testa. È la National Gallery. La Galleria aprì ufficialmente i battenti il 10 maggio del 1824. In sei mesi, nonostante le critiche della stampa per le ridotte dimensioni, attirò 24mila visitatori, giunti per ammirare solo 38 quadri. Oggi, a distanza di quasi due secoli, la National Gallery si estende su una superficie di 46.396 metri quadri e ospita circa 5 milioni di visitatori all’anno. L’entrata è libera: che aspettate? Emozionatevi pure qua. Girate sotto braccio a Van Gogh, Botticelli, Rubens, Velazquez. Prendetevi il tempo che vi serve, fate respiri profondi e uscite.

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2- Piccadilly Circus

Eccoci a Piccadilly Circus, forse, la piazza più famosa del mondo. I cartelloni pubblicitari a neon che vi abbagliano proprio quando dal buio della metropolitana risalite alle luci della città, vi fanno capire che sì, siete a Londra. Felici voi e felice pure la posizione in cui si trova: da Piccadilly (da ‘picadil’, colletti rigidi molto di moda nel XVII secolo), infatti, potete facilmente raggiungere Chinatown e Leicester Square. Una delle piazze più “dolci” al mondo, Leicester Square ospita uno dei più grandi negozi di M&M’s: entrate e mangiate.

10 cose da fare a londra in un weekend (o poco più)

3- Covent Garden (e musical sia)

Se vivessi a Londra vorrei la casa a Covent Garden. Considerato uno dei quartieri più belli di Londra, deve il suo nome ad una popolare storpiatura di “Convent Garden”: era questa infatti la zona dove si estendeva un mercato di un convento agli inizi del XII secolo. Andate lì e, nella piazza principale, girate per il mercato coperto più lucente che ci sia. Un po’ come la Broadway dei film, Covent Garden è il quartiere dei teatri. Fermatevi, informatevi su uno spettacolo, comprate il biglietto e vedete un musical che vi farà impazzire. Se volete ridere e cantare a squarciagola, vi consiglio Mamma Mia! classico intramontabile. Se volete piangere e prosciugarvi l’anima, allora Il Re Leone fa per voi.

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4. British Museum

Come tornare indietro nel tempo. No, non siamo nell’antica Grecia, o forse sì. All’interno di uno dei musei più importanti del mondo, troverete racchiusa la storia dell’umanità divisa per sezioni denominate in base alle diverse aeree del pianeta. Se non siete mai andati in Grecia, beh, qui ci siete quasi. Il British Museum possiede, infatti, come tesoro più prezioso, i fregi del Partenone dell’acropoli di Atene. Ma non solo. Il museo più inglese che ci sia vanta 70.000 reperti storici, 13 milioni di disegni antichi, 5 milioni di turisti all’anno. Ma poi, intorno alla storia del museo ruotano delle storie mistiche, sensazionali, da lasciare a bocca aperta – forse un troppo. Alcuni dicono che il museo, con i suoi millenni di storia, sia addirittura dotato di un’anima propria che permette al visitatore di vedere anche quello che non è visibili agli occhi. Noi, a dire la verità, non sappiamo se queste leggende siano fondate, ma una cosa è certa: esci dal British Museum diverso da come sei entrato!

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5. Harrods

Immaginatevi miliardarie, tanto meglio se lo siete, e salite le scale di Harrods come se foste le regine del mondo. Immaginatevi provare i diamanti più “sbrilluccicosi” e i migliori foulards di Hermes, girovagando nelle sale ispirate all’antico Egitto. Harrods è il grande magazzino più di lusso mai inventato prima (e forse anche dopo). Con i suoi 7 piani e i 300 reparti, è diventato simbolo iconico di Londra. Fondato da Charles Henry Harrod, fu rilevato nel 1985 da Mohammed Al-Fayed, padre di Dody Al-Fayed, ultimo compagno dell’amatissima Lady D. All’ingresso, infatti, si erge una statua in memoria dei due amanti scomparsi tragicamente nel 1997. “Everything for everybody everywhere!” E voi che aspettate ad entrare?!

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6. London Eye

La ruota panoramica che ha conquistato il mondo, ha proprio il potere delle frecce di Cupido. Perché ditemelo se c’è qualcosa che faccia più innamorare, piangere, restare senza fiato, che una vista su Londra a 360 gradi. Voi e Londra a 135 metri sopra il cielo, (solo) per trenta minuti. I lavori per la sua costruzione iniziarono nel 1998 e dopo due anni era già diventato il simbolo della Londra moderna. Saliteci, anche se soffrite di vertigini, meglio se di notte (ma anche di giorno) e vedrete la capitale distendersi in tutta la sua grandiosità di fronte ai vostri occhietti increduli. Relax, take it easy. È bello, giuro.

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7. Hamleys

Questa tappa qui è obbligatoria: tornare bambini nel negozio di giocattoli più grande del mondo. È Hamleys (188-196 Regent St, London W1B 5BT, Regno Unito). Aperto nel 1881, prende il nome dal suo proprietario William Hamley. Divenne ben presento il paradiso in terra di ogni bambino (ma anche di ogni adulto) di ogni parte del mondo, sette piani tutti pieni, davvero, di giocattoli. È situato in una delle strade più famose della capitale, Regent St. Non esistono scuse, andateci e basta.

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8. Notthing Hill e Portobello Road

Parlare di uno dei quartieri più eleganti e romantici al mondo senza parlare di Julia Roberts e Hugh Grant, è come parlare della Muraglia Cinese senza parlare della Cina. Ed è uno dei posti più belli della capitale inglese; non per altro, il set e la storia d’amore più belli di sempre non sono nati a Notthing Hill per caso. Aperta campagna prima e quartiere periferico e degradato poco dopo, Notthing Hill è poi diventato, contro ogni aspettativa, uno dei quartieri più ambiti di Londra. Famoso in tutto il mondo per le sue strade alberate e per le case colorate. La sua più celebre strada è Portobello Road che più che strada io la chiamerei “museo”. Qui si svolge il celebre mercato di Portobello con decine e decine di negozi vintage e di stand e di librerie. La vostra passeggiata sarà allietata dai numerosi artisti di strada. Siate Anna Scott o William Thacker una volta nella vita.

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9. Tea Time

Se amate Londra, ma anche se non lo fate, avrete sicuramente sentito parlare del Tè delle 5pm. E’ l’ora x, si ferma tutto,il vento non soffia, il mondo smette di girare per un po’. Loro devono prendere il the, è un rito. E i riti e le tradizioni vanno rispettati. Vi va un tè? Direi a Claridge’s (Brook St, London W1K 4HR, Regno Unito), accompagnato dai super famosi scones – che vi dirò, sono tanto buoni quando grandi. Se siete amanti della moda, però, il tè prendetelo nella Caramel Room del Berkeley (Wilton Place | Knightsbridge, London SW1X 7RL, Regno Unito) dove le torte e i pasticcini si ispirano alle ultime collezioni.


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10. Fish&Chips

Anche se non siete amanti della birra e del fish&chips, mi dispiace, ma i pub a Londra fanno rima con tradizione. Ecco a voi una mini-lista dei 3 pub che secondo me vale la pena visitare:
The Mayflower è il pub più british che ci sia. Lontano dai luoghi più turistici, ti riporta ai tempi passati dei Padri Pellgrini. Il nome del pub deriva, infatti, dalla nave con cui fu raggiunta l’America. Lo trovate a 117 Rotherhithe Street. La vista del Tamigi vi lascerà senza fiato.
The Swan è un pub molto inglese, vasta selezione di birre e piatti classici serviti benissimo!e poi, vi dico solo: musica live. Lo trovate a 66 Bayswater Road | Lancaster Gate, London W2 3PH
Ye olde London è il mio preferito. Fu costruito nel 1794 in una delle aree più storiche di Londra. Il suo stile antico e datato si abbina benissimo al contesto. Lo trovate a 145 Fleet Street, fermata della metro Chancery Lane 10.

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E se la grande bellezza è partire, la grande bruttezza è tornare. Il viaggio a Londra finisce qui. Ma noi, abbiamo deciso di essere sempre felici e di viaggiare, viaggiare, viaggiare.

Le cose da sapere sul passaporto

credits: theindependent.co.uk

Il passaporto racconta un po’ chi siamo. C’è scritto il nome, cognome, l’altezza, dove è quando siamo nati; c’è la nostra firma. Se siamo minorenni, ma proprio tanto minorenni, c’è una pagina in cui si attesta che possiamo viaggiare solo accompagnati da mamma o papà. Puoi vivere in ogni parte del Mondo, a Est, Ovest, a Sud dell’Equatore, vicino il Polo Nord, non importa, il passaporto ha sempre delle pagine libere, nel mezzo, che collezionano i timbri dei Paesi in cui siamo stati. Ecco perché racconta chi siamo, parla delle nostre vite, dei nostri aerei presi, dei viaggi fatti. Per viaggiare in Europa basta spesso solo la carta di identità, ma il fascino di quella pelle bordeaux non lo ha nessuno.

Anche in Inghilterra per viaggiare nei Paesi dell’Unione Europea il passaporto non è necessario, sebbene ultimamente sia a discrezione del viaggiatore informarsi su cosa sia meglio portare con sé al momento del Check in. La validità del passaporto è necessaria solo a coprire la durata del viaggio: insomma, se siete all’estero per due settimane ad agosto e da aprile a giugno avete il passaporto scaduto non succede niente.

Ci sono stati però moltissimi casi di turisti che non sono stati accettati da alcune compagnie aree a causa di alcuni cambiamenti circa la validità del passaporto. Jonathan Rickard non è stato fatto salire su un aereo Easy-Jet a giugno diretto a Larnaca perché il suo passaporto sarebbe scaduto due mesi più tardi e non era valido per viaggiare. La compagnia aveva di fatto commesso un errore e il costo del biglietto era stato risarcito.

Lo scorso dicembre la compagnia di volo di bandiera del Regno Unito, la British-Airways, non aveva fatto salire a bordo una famiglia che da Glasgow era diretta a Salisburgo sostenendo che le nuove leggi austriache avessero recentemente modificato le norme circa la validità del passaporto, che doveva avere durata minima di tre mesi. In effetti si trattó anche qui di un errore. Un’addetto all’ambasciata austriaca replicó che la validità del passaporto di un viaggiatore diretto in Austria era necessaria solo per la durata del viaggio.

In ogni caso queste regole che prevedono una durata minima di validità del passaporto sono applicate in molti paesi fuori dall’Unione Europea. Alcune nazioni hanno stabilito che per entrare al confine il passaporto deve avere una validità di almeno sei mesi, tra questi la Turchia e l’Egitto. Per cui, se avete intenzione di partire, sarà meglio informarvi prima o quell’aereo decollerà senza di voi. Se il vostro passaporto è valido ancora per 9 mesi è possibile rinnovarlo per una durata di dieci anni.

Per i cittadini inglesi è possibile avere due passaporti, solo però per chi viaggia spesso per lavoro: quando, per esempio, serve il passaporto per ricevere un visto e nel frattempo si è impegnato in un altro viaggio. Richiederlo non è semplice ed è necessaria una documentazione molto accurata, tra cui, se i motivi degli spostamenti sono lavorativi, una lettera a firma del vostro capo. È utile anche per motivi di stabilità internazionale: se su un passaporto si ha un timbro dello stato di Israele, avere due passaporti non ci impedirà di entrare in Libano o in Iran, cosa che accadrebbe se di passaporto ne aveste uno solo. Dall’11 marzo 2011 gli Stati Uniti hanno vietato di richiedere un ESTA a tutti quelli che hanno visitato recentemente la Siria, la Libia, il Sudan, la Somalia, lo Yemen, l’Iran e l’Iraq.