Una delle ricerche che più impegna donne, ma ormai anche uomini italiani, è quella sulle diete e se ancora non avete trovato quella che fa per voi, il metodo Tokyo-Paris potrebbe essere la soluzione. Alimentazione sana e attività fisiche salutari: sono questi i segreti della dieta giapponese, così come spiega anche la dottoressa Sophie Ortega nel saggio Ma méthode minceur Tokyo-Paris.
La conclusione deriva da uno studio sugli ultracentenari dell’isola di Okinawa che avrebbero perseguito questo stile di vita, fatto di cibi poco calorici e tanta attività fisica, oggi tanto in voga anche tra le parigine.
L’efficacia del metodo giapponese sarebbe stato accertato inoltre da un’ulteriore sondaggio secondo il quale la percentuale di obesità delle donne in Giappone si attesta al solo 2%, il più basso al mondo.
Passiamo ora ad illustrare passo dopo passo usanze culinarie e stili di vita, che hanno fatto di questo metodo un vero e proprio modello da seguire.
Abitudini alimentari
L’alimentazione è molto varia, da riso a verdure, a pesce, senza tralasciare frutta e salse speziate ma al top della lista sta, senza dubbio, il riso, che non può mancare a colazione, pranzo e cena. A seguire il pesce, dal tonno al salmone allo sgombro e alle sardine, che contengono omega 3, benefici per il nostro corpo.
In una dieta che si rispetti, mangiare verdure più che un vizio è una virtù e allora se davvero volete sperimentare la cucina giapponese acquistate peperoni, pomodori, melanzane, zucchine, cipolle, fagiolini, lattuga, carote, spinaci e così via.
Fondamentale è anche la frutta, ma solo come spuntino alla sera.
I giapponesi però non amano molto latte e pane e nemmeno la carne, che accompagna solo determinate pietanze. La loro bevanda preferita, invece, è il té verde, che, come ben saprete, previene il gonfiore.
I pasti vanno accompagnati dal consumo di 2 litri di acqua naturale e sono da eliminare, durante l’espletamento della stessa, alimenti come zucchero, sale, prodotti dolciari e bevande alcoliche, mentre essenziali sono le erbe aromatiche, la soia e il konja, un formaggio che abbassa il colesterolo e previene il diabete.
Metodi per preparare e servire i cibi
Molto importante, oltre al cibo che viene servito, è come lo si presenta e lo si cucina. Il primo consiglio è quello di non cuocere a lungo i piatti per non privarli delle proprietà nutritive: ideale è l’utilizzo della padella wok.
In secondo luogo, è preferibile utilizzare ciotole piccole per avere la sensazione di mangiare quantità maggiori: a volte, si sa, l’occhio è più grande dello stomaco, allora meglio evitare di cadere in tentazione.
“Hara hachi bu”, tradotto dal giapponese “avere la pancia piena all’80%” è la chiave perché la dieta abbia effetto. Sono dunque vietate le grandi abbuffate, che non lasciano spazio al languorino post pranzo o cena: ricordate che avere la pancia piena al 100% non equivale ad affrontare la giornata con più energie. A volte anzi causa solo problemi.
Stile di vita
Infine una dieta non è salutare senza sport, come sostengono i nutrizionisti. I giapponesi prediligono lunghe camminate, la bici, il taï-chi, le arti marziali, la danza tradizionale e come attività rilassante il giardinaggio, uniti ad esercizi di respirazione e di ascolto del proprio corpo, trattamenti fai-da-te come lo scrub alla spugna di konjac e la maschera alla farina di riso.
Stando a quando affermato dalla stessa Sophie Ortega, la dieta non prevede particolari sacrifici in quanto dura solo 13 giorni e impedisce l’effetto yo yo almeno per un anno se seguita correttamente, oppure 2-3 anni se si mantengono uno stile di vita regolare e delle abitudini alimentari sane: insomma basteranno pochi giorni per perdere dai 7 agli 8 kg e per un anno il vostro fisico sarà bello, sano e in forma.
State bene attenti però, un consiglio medico è sempre indispensabile, soprattutto in caso di regimi alimentari che contengono un basso contenuto calorico come la dieta Tokyo-Paris.