“Da lunedì mi metto a dieta” ripetiamo incessantemente durante tutto il week end, tra una fetta di torta e l’altra. E il lunedì puntualmente aperitivo con le amiche, cena con i colleghi, compleanno della nipotina. Momenti conviviali che mettono a dura prova il peso forma, ma ai quali non si può dire di no, sia per evitare il rischio emarginazione sociale sia, innegabilmente, per la voglia di mangiare.
Un compromesso per fortuna c’è sempre, e a trovarlo sono stati gli studiosi della Southern Illinois University di Edwardsville. I ricercatori hanno infatti reclutato 82 studenti universitari e un’attrice che, a seconda dei 4 gruppi, modificasse il proprio peso corporeo con una protesi. Quattro le situazioni, due con la protesi, due senza, in cui l’attrice si serviva rispettivamente un pasto sano e uno poco salutare.
I risultati? Nei due pasti in cui l’attrice appariva in sovrappeso, i partecipanti hanno mangiato il 31,6% in più di pasta, indipendentemente dal suo. Crogiolatisi nell’inferiorità di massa corporea, i componenti del convivio hanno deciso di esagerare con il pasto, scegliendo una soluzione più dannosa.
Inoltre, secondo gli studiosi, decidere prima che tipo di pasto si vuole consumare, aiuterebbe a non farsi trasportare dalla curiosità o dalle voglie che incalzano man mano che si sfoglia il menù.
A parte tutto, scegliere le amicizie è complicato, né è possibile mangiare sempre accanto a modelle ucraine, ma decidere per sé e per la propria salute è semplice. Più volontà, meno scuse.