Quanti sono i pasti consigliati nell’arco della giornata?
Inserire degli spuntini rappresenta una buona abitudine alimentare?
In realtà non esiste un’unica risposta a queste domande in quanto una dieta corretta e bilanciata andrà formulata in base alle specifiche esigenze di ogni individuo.
D’altro canto però imparare a frazionare i pasti, inserendo anche degli spuntini, rappresenta sicuramente un’ottima abitudine alimentare e che, in alcuni casi, può rappresentare un ottimo metodo per mantenere sotto controllo il senso di fame tra un pasto ed un altro.
La funzione degli spuntini infatti, è proprio quella di andare a regolare l’assunzione del cibo, mantenere sotto controllo il senso di fame e quindi riuscire a tenere a freno possibili “tentazioni” alimentari.
Quindi soprattutto se state seguendo una dieta ipocalorica per perdere qualche chilo di troppo, inserire degli spuntini nel proprio piano alimentare è molto importante se si vuole mantenere sotto controllo il peso corporeo.
Bisogna ricordare infatti che quando si seguono lunghi periodi di digiuno nell’arco della giornata, il rischio è quello di assumere al pasto successivo un quantitativo di cibo elevato, spesso anche superiore rispetto all’effettiva necessità energetica e nutritiva della persona.
Ricordiamoci che sono necessari tra i 15 ed i 20 minuti prima che il cervello inizi a recepire i primi segnali di sazietà, arco temporale più che sufficiente per introdurre un’elevata quantità di cibo se si è in preda ad un vero e proprio attacco di fame.
Qualche semplice consiglio per uno spuntino sano
Prima di tutto un buon spuntino dovrebbe essere ben bilanciato dal punto di vista energetico e nutrizionale rispetto alla specifiche esigenze nutritive ed al fabbisogno calorico della persona, digeribile, nonché pianificato rispetto agli altri pasti per non affaticare i processi digestivi.
L’ideale sarebbe infatti inserire uno spuntino a metà mattinata ed uno a metà pomeriggio, ricordandoci di consumarlo dopo almeno 3 ore dal pasto precedente e almeno 2 ore prima dal successivo, periodo di tempo destinato ovviamente a variare in base alla tipologia di pasto consumato.
Scegliete e preferite sempre un alimento solido, che debba essere quindi masticato, invece di bevande e prodotti liquidi che possono lasciare la percezione di “non aver mangiato”.
Allo stesso modo optate per alimenti semplici e poco elaborati. Ai prodotti preconfezionati preferite preparazioni casalinghe, preparate magari con ingredienti dal buon valore nutritivo e che non presentino elevati quantitativi in grassi saturi e zuccheri aggiunti.
Ottima la scelta di frutta fresca o secca, in grado di fornire un buon apporto in carboidrati, acidi grassi, fibre, vitamine ed oligominerali. Per quanto riguarda la frutta fresca, meglio scegliere quella di stagione, facendo attenzione alla freschezza, variandola ogni giorno al fine di garantire la corretta introduzione attraverso la dieta di tutti i micronutrienti necessari al nostro organismo.
Bene anche gli yogurt magri, che grazie al loro apporto in proteine forniscono un buon senso di sazietà prolungata, o in alternativa dei salumi magri come fesa di tacchino, bresaola, o un prosciutto crudo magro.
Anche la verdura cruda come carote, pomodori ciliegina, cetrioli, rapanelli, finocchi ed insalata belga, possono rappresentare un buon spezza fame ipocalorico, nonché fonti preziose di vitamine, minerali, antiossidanti, fibra e acqua.
Attenzione invece agli alimenti ricchi in zuccheri, principalmente quelli semplici come glucosio, fruttosio e saccarosio che, essendo assorbiti velocemente, determineranno un brusco calo dei livelli di glucosio nel sangue (glicemia) con un conseguente aumento del senso di fame.
Il risultato sarà quindi quello di consumare anche altri alimenti, finendo con l’assumere più calorie di quante necessarie ed effettivamente consumate.
Una buona alimentazione è amica della salute.