Dopo Joe Bastianich, è la volta di un altro esperto dell’haute cuisine: a ‘Crozza delle Meraviglie’ il noto comico Maurizio Crozza mette in scena la parodia dello show di cucina ‘Vegetale’ di Gambero Rosso Channel. A dargli l’ispirazione per questa sua nuova imitazione, lo chef vegano Simone Salvini, il cui tratto caratteristico è proprio il tentativo costante di fornire un’interpretazione alle sensazioni delle verdure quando vengono tagliate e cucinate.
Va, tuttavia, precisato che chef Salvini è tra i più grandi del suo settore, assieme al suo ex capo Pietro Leemann: di origini fiorentine, laureato in filosofia, all’oggi Simone è lo chef del Lord Bio di Macerata e docente dell’Organic Academy, dopo aver a lungo sperimentato cucina ayurvedica in India, ed essere stato collaboratore di Leemann al Joia di Milano. Proprio questo ristorante Simone l’ha lasciato con una stella Michelin, cosa fino a quel momento ancora inedita in Italia per un ristorante vegetariano.
La parodia di Crozza nasce, perciò, da un episodio di ‘Vegetale’, trasmissione di Gambero Rosso Channel condotta, appunto, da Salvini con Nick Difino, il pr, foo-dj e hacker gastronomico pugliese che lo accompagna: l’imitazione è tutto sommato gradevole, perché in effetti coglie bene le “fissazioni” del veganismo, soprattutto quelle dei più estremisti che puntualmente fanno ricorso ad argomentazioni parossistiche. Una fra tutte, nell’episodio qui riportato, la sofferenza della zucca quando viene tagliata.
Al telefono con i giornalisti del Corriere, Simone Salvini si sarebbe pronunciato così sulla sofferenza dei vegetali: “Nel mondo vegano più ortodosso c’è anche chi pensa che sia giusto mangiare solo i frutti già caduti dagli alberi e c’è chi non mangia le carote per non estirparle da terra. Io non la penso così, sono meno radicale di quel che si pensi, ma ognuno deve fare le sue scelte. E comunque è stato dimostrato che anche i vegetali hanno un sistema nervoso, anche se meno sensibile del nostro”.
Ad ogni modo, la sua reazione non è stata affatto collerica, anzi: come questo suo tweet dimostra, Chef Salvini sa anche non prendersi troppo sul serio.
Lunga vita, allora, alle verdure ma anche all’autoironia.