Di momenti sbagliati ce ne sono a bizzeffe. Il momento sbagliato per un caffè, quello di una bugia a fin di bene. Il momento sbagliato quando attraversi la strada distrattamente, quando inciampi in un ostacolo, quando organizzi le tue vacanze estive ma piove sempre e fa stranamente freddo. E gli amori giusti nati nel momento sbagliato. Quando incontri l’amore della tua vita ma è troppo tardi, troppo presto, non vai bene tu, è colpa mia.
A raccontarli, sul giornale online dedicato ai Millennials “Elite daily”, è stata l’attrice, scrittrice e filmmaker Lauren Skirvin. Perché l’amore, cari miei, vince su tutto. E non ce lo raccontano i grandi classici o i film d’autore, non ce lo spiegano le carte o l’oroscopo. Ce lo dice il nostro cuore. Che perdona, questo sì, ma non dimentica mai.
“Non passa un giorno in cui questa persona non rientri nei tuoi pensieri e il tuo cuore non si senta pesante. Di solito è perché la relazione non si è davvero conclusa. Ma tu non puoi dirtelo e non puoi crederci perché, se lo facessi, impazziresti”. Cos’è andato storto? Perché? Riflessioni e pensieri che si rincorrono velocemente, senza risposte, senza soluzioni. E rimane, eterno come il tempo che non si arrende mai, il dubbio: “E se…?” Ma si sa, purtroppo. La vita non va avanti con i “se” e con i “ma”.
“Non puoi nemmeno dire “Ti auguro il meglio” e andare avanti. Non puoi chiudere il capitolo. Non ancora e forse mai”. E ti danni l’anima, quando lo vedi tra le braccia di un’altra, nelle foto di un’altra, con il sorriso di un’altra stampato sul suo. E poi ti rendi conto che la vita va avanti. Quando lei indossa l’abito bianco e lui in perfetto smoking grigio fumo. E sul loro anulare il segno di quello che hai lasciato, una promessa che aveva dedicato a te.
“È un luogo fatto così: tu sai bene chi è l’amore della tua vita, ma voi non state più insieme. Magari siete usciti per un po’, forse avete avuto una vera relazione, oppure non siete mai stati ufficialmente insieme. Ma il filo che vi lega è così robusto, così vero, così magnetico che la vita vi catapulta sempre, continuamente indietro. Il fatto è che la vostra storia non ha mai raggiunto il suo potenziale. Così ci rimanete impigliati, non finisce mai”.
E continuare a pensare al perché. Senza sosta, senza pace.
E cercare giustificazioni nel tempo. Perché il tempo guarisce tutto, anche noi.