Ogni giorno ne sento una diversa e dal punto di vista delle notizie bizzarre la giornata di oggi ha dell’incredibile: pare che le coppie più felici siano quelle abituate a parlare della cacca. Avete capito bene ragazze, ho detto proprio cacca. Una delle prime parole pronunciate dai lattanti, uno di quei termini che più degli altri è capace di evocare pienezza. Ripetetelo nella vostra mente (ovviamente): cacca. Non vi sembra un vocabolo capace di ricordare l’abbondanza? Non so, sarà l’effetto della doppia c ma trovo che la parola così pronunciata sia davvero di grande impatto.
Inutile perdermi in simpatiche descrizioni del fenomeno intestinale di cui stiamo parlando, perché tutti gli esseri viventi lo vivono almeno una volta al giorno (nei casi fortunati) e quindi non servono particolari descrizioni. La mia domanda è: perché parlarne? Certo, quando si fa riferimento alle coppie che discutono del fenomeno certamente non si intende coloro che si soffermano a parlare di quantità e cromia, bensì quelli che non trattano l’argomento come un tabù.
Un esempio di una tipica conversazione serena: ‘Quanto ci resti in bagno? Eh, amore, un bel po’: devo fare la cacca!’. Oppure: ‘Andiamo al messicano stasera? No amore: ho la diarrea!’.
Non so se siete d’accordo con me ma certi dialoghi possono essere affrontati solo quando si vive un’amore stabile; riuscite a immaginare un uomo appena conosciuto (o con cui si ha una relazione da poco tempo) che parla di cacca come se foste sua sorella? C’era un episodio di Sex and the city in cui Miranda lascia un uomo perché ha osato fare la cacca in sua presenza. Secondo voi è così strano? Io penso che bisogni poter spiegare il perché della sosta prolungata in bagno ma non soffermarsi a parlare della routine del proprio intestino. Ci tenete ancora ad essere sexy agli occhi del vostro uomo? Evitate l’argomento: loro sanno bene che facciamo la cacca, ma non è il caso di ricordarglielo.