GETTY IMAGES / TARIK KIZILKAYA

A quanti noi sarà capitato di pubblicare foto del nostro cibo su Instagram (o vedere altri fare la stessa cosa, soprattutto blogger) prima di mangiare? Una bella tavolata, soprattutto durante le cene di famiglia, gli aperitivi tutti infighettati, il sushi migliore della città con le sue portate super artistiche, insalatone, spezzatino dello chef o colazioni na nababbi sdraiati comodamente sul letto. E poi, per cosa? Per il semplice e masochistico gioco di “like”, non tanto al cibo in sé, quanto alla “cornice”: il contesto, i colori, i drink di accompagnamento e la prospettiva dell’inquadratura.

Ma, se fino a qualche giorno fa avremmo pensato “Sì, questa è malattia da social network”, adesso abbiamo un elemento in più da tenere in considerazione: la scienza. Proprio così: in uno studio appena pubblicato nel Journal of Consumer Marketing, i ricercatori hanno scoperto che quando i commensali fotografano il loro pasto prima di mangiarlo, questo rende il cibo migliore. Perché questo? Numerosi studi hanno dimostrato che l’atto di ritardare un’azione, anche per un breve istante, in questo caso ritardare il momento della degustazione del piatto per la pubblicazione dello scatto, porta ad una percezione più positiva di quel pasto.

Cosa fare, allora? Cedere al potere di Instagram o spegnere i cellulari e godersi del buon cibo in compagnia?