Occhiaie, pori dilatati, vuoti di memoria, goffaggine e irascibilità: sono solo alcune delle conseguenze negative a cui porta il troppo poco sonno. E lo sa bene Sarah Chalmers, moglie e mamma quarantaseienne, che da anni a questa parte dorme soltanto sei ore a notte, invece delle otto ore caldamente suggerite dagli specialisti. La Chalmers, riscontrati gli effetti devastanti che le due ore di sonno mancanti a notte hanno avuto sulla sua concentrazione, sulla sua pazienza, e persino sulla sua faccia, ha deciso di imbarcarsi come cavia in un esperimento specifico al London Sleep Centre.

È un po’ come continuare a guidare la macchina su una strada dissestata, un giorno dopo l’altro” dice il Dottor Irshaad Ebrahim, del London Sleep Centre in Harley Street. “La macchina si rovina sempre di più, così come il corpo si danneggia a mano a mano che lo si priva di sonno“. Lo studio ha avuto come focus principale quello di capire quali sono gli effetti che le moderne attitudini hanno su mente e corpo: sei ore di sonno a notte sono infatti la media per la stragrande maggioranza della gente con una vita lavorativa, sociale e familiare. Eppure, si tratta di una privazione molto pericolosa.

Per la sua prima notte, Sarah Chalmers ha dovuto dormire soltanto per quattro ore, dalle due alle sei, come a riprodurre una serata in cui si fosse fatto tardi e il giorno dopo dovesse andare al lavoro: sebbene non si sentisse tanto stanca quanto aveva pensato, col passar del tempo nel corso della giornata, non riusciva più a tenere il filo delle conversazioni, nonostante tutto sommato continuasse a “funzionare”. Per il Dottor Meadows “Si tratta di una reazione tipica che il corpo ha in queste condizioni estreme: l’organismo diventa come euforico e resta multi-tasking nella risoluzione dei problemi“.

La pelle della donna, però, non è stata altrettanto fortunata: dopo lo scanning, si è riscontrato un aumento nella produzione di cortisolo e, dunque, di sebo, che ha portato la pelle ad arrossarsi e i pori a ingrossarsi.
Nella seconda parte dello studio, Sarah ha continuato a dormire sei ore a notte per cinque giorni, dalle 11 di sera alle 5 del mattino: dopo soli due giorni, la donna era stanca, assonnata, distratta ed emotivamente instabile, perennemente affamata e in cerca di snack con cui tirarsi su. E la pelle ancora peggio: i pori sono risultati dilatati il doppio e gli arrossamenti sono aumentati del 50%. Se avesse continuato a dormire in questo modo, le hanno poi detto i dermatologi, avrebbe persino rischiato di rompere dei capillari.