La PETA sta facendo scalpore per la nuova pubblicità che ha realizzato, pubblicità in cui si afferma che i vegani tra le lenzuola sono i migliori. Il video è stato ritenuto troppo osé per essere mandato in onda durante il Super Bowl, ma questo non ha impedito a milioni di persone di andare a guardarlo su YouTube. La premessa dello spot è molto semplice: mettendo a confronto le due situazioni ‘di letto’, l’una di un carnivoro e l’altra di un vegano, il vegano risulta ‘durare’ di più (ma davvero un sacco di più). Una trovata dell’ufficio stampa della PETA, questa, per mettere in luce quanto la dieta vegana prevenga il rischio di sviluppare problemi di colesterolo, obesità, diabete, prostata, cancro e disfunzione erettile. Ma in tutto ciò, i dati scientifici dove sono?
È evidente, a questo punto, che mangiar sano, dormire, fare attività fisica e saper gestire lo stress sono accorgimenti che influenzano i nostri livelli di energia, la nostra forma fisica e il nostro desiderio sessuale, stando alle parole della ricercatrice e terapista di coppia Kat Van Kirk: “La vostra vita sessuale ne risentirà se conducete uno stile di vita poco sano“. Ma ‘sano’ non significa necessariamente vegano. È vero che il consumo di carne rossa è stato collegato all’aumento di infiammazioni dell’organismo che possono andare a colpire la circolazione e, talvolta, la funzionalità erettile maschile, ma “le persone che mangiano quantità ridotte di carne non sembrano avere di questi problemi”. In altre parole: a meno che non mangiate hamburger a colazione, pranzo e cena, non c’è molto da allarmarsi.
La PETA menziona, tra le altre cose, anche uno studio secondo cui esisterebbe un nesso tra una dieta ricca di flavonoidi (sostanze nutritive presenti nelle fragole, nei mirtilli e nelle mele) e il minore rischio di sviluppare disfunzioni erettili. Eppure, per quanto la ricerca sia più che attendibile e degna di merito, mangiare grandi quantitativi di frutta ed essere vegani non sono esattamente la stessa cosa: “Si può essere tranquillamente dei carnivori in salute, facendo regolare esercizio e seguendo una dieta ricca di flavonoidi, così come si può non esserlo“, sostiene la sessuologa ricercatrice Jessica O’Reilly.
Per quanto riguarda gli altri alimenti previsti dalla dieta vegana, la Van Kirk afferma che non esiste nessuno studio scientifico che colleghi i prodotti di derivazione animale, come uova e caseari, a performance sessuali deludenti. Peraltro, si utilizza l’espressione ‘performance sessuale’, ma si tratta di qualcosa che potrebbe significare tutto e niente: dalla durevolezza al raggiungere l’orgasmo o al sentire il piacere. Inoltre, secondo le esperte, durare di più non è tutto a letto: “Non c’è nessun premio per chi dura di più a letto – dice la O’ Reilly – il numero di ‘spinte constanti’ che si riescono a ‘offrire’ alla propria partner non può rappresentare un reale metro di giudizio per stabilire quanto lei sia effettivamente soddisfatta“. La ‘durevolezza’ maschile, così come l’eccitazione femminile, secondo la Van Kirk, sono spesso influenzate da ciò che ci passa per la testa, da quanto ci sentiamo intimiditi o complessati, per esempio, circa il nostro corpo.
Perciò, secondo le esperte, lo slogan “Last longer. Go Vegan” (“Dura di più. Diventa vegano”) non sarebbe troppo accurato. Eppure, resta il fatto che il messaggio di base è molto chiaro: lo stile di vita che conduciamo va a influenzare inevitabilmente la nostra vita sessuale. Ma questo i vegani lo sapevano già e nessuno di loro ha di che preoccuparsi.