Le prime statistiche turistiche che ritroviamo alla fine dell’estate 2022 confermano il grande successo dell’Italia, un risultato che sicuramente conforta gli operatori del settore, provati da un periodo non facile.

Il turismo, da sempre fiore all’occhiello del nostro paese, ha fatto registrare milioni di visitatori che si sono dati appuntamento nei luoghi più suggestivi della penisola – e vedremo che le persone non si sono limitate solo al “solito” mare, ma hanno davvero spaziato.

Il grande successo dell’estate

La posizione invidiabile dell’Italia, e la voglia di viaggiare e rilassarsi di tutta la popolazione italiana e straniera, hanno reso il nostro paese una delle mete preferite a livello mondiale. E questo successo è stato amplificato dai moderni mezzi di comunicazione via internet che hanno contribuito a rendere questo successo ancora più eclatante.

Quello che accade online moltiplica l’attenzione del pubblico. Esattamente come la qualità dei casino online e il loro lavoro di comunicazione attraverso la rete hanno fatto diventare anche i casino fisici una vera e propria tendenza (tant’è che in Italia si sta esaminando la possibilità di aprirne altri oltre ai quattro già in attività), i servizi dei vari blog e testate giornalistiche trasmessi sulla rete hanno spinto tanti turisti a considerare l’Italia come meta delle proprie vacanze.

Tanti italiani, ma anche gli stranieri hanno fatto la loro parte

La libertà di viaggiare facilmente nel Belpaese ha indubbiamente favorito l’ingresso di molti turisti stranieri, specialmente americani. Infatti, la recente crescita del valore del dollaro rispetto alla valuta europea ha improvvisamente reso l’Europa in generale, e l’Italia in particolare, una destinazione perfetta per i turisti USA.

I risultati del periodo hanno confermato le aspettative: 9 italiani su 10 hanno scelto di restare in Italia durante le vacanze. Oltre ai 28 milioni di italiani previsti, gli arrivi dall’estero  sono stati 92 milioni, con un gettito finale atteso da parte del governo di circa 26,4 miliardi, in aumento dell’11% rispetto all’anno precedente.

Cosa fanno i turisti in Italia

Se andiamo ad esaminare nello specifico i dati, ci accorgiamo che le attività preferite sono state, come facile da ipotizzare, quelle di relax e di svago, ma con diverse sorprese.

Al primo posto come meta turistica troviamo il Veneto, ma la regione è tallonata da Trentino Alto Adige, Emilia Romagna e Toscana. Le altre regioni italiane invece sono più staccate. Questo ci dice che i visitatori in Italia non hanno solo preso d’assalto le spiagge, ma anche le valli e le montagne della nostra bella nazione, nonché i laghi e tutte le località meno “scontate” per trascorrere le proprie vacanze.

Secondo ISTAT, hanno segnato invece un po’ il passo le visite nelle città d’arte e le visite legate all’intrattenimento, come a concerti, eventi e manifestazioni sportive: ma questo era ampiamente prevedibile, data la voglia delle persone di uscire e stare all’aria aperta, soprattutto a causa del caldo torrido che si è registrato a luglio. E si spera che l’onda lunga delle vacanze continui anche perché tanti amano partire in vacanza a settembre.

Cosa si prevede per il futuro

Il Ministro Garavaglia, commentando questi dati, aveva espresso un cauto ottimismo a proposito della stagione, che si è rivelato essere giustificato. Per favorire l’afflusso, Garavaglia ha lavorato per mettere in campo anche una revisione sostanziale delle procedure per il Tax Free Shopping, un elemento importante anche in Europa, che potrebbe risultare molto gradito agli stranieri che si recano in Italia (anche) per questo motivo, visitando le le città più belle.

Nonostante sia considerato un settore a bassa redditività e specializzazione, il turismo rappresenta una delle vocazioni più interessanti per gli italiani, grazie anche all’investimento limitato necessario per iniziare ad operarvi. Se il governo che uscirà dalle urne il prossimo 15 settembre confermerà questa linea di sostegno verso il comparto, prevediamo un inverno 2022/2023 in grande spolvero. E facciamo anche il tifo per delle temperature un po’ più fredde per imbiancare un po’ le nostre montagne.