martedì, 26 Novembre 2024

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Dimagrire in una settimana: ecco come fare

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Per dimagrire l’addome in una settimana, non serve intraprendere un regime dietetico ferreo, ma prima di tutto occorre una buona dose di pazienza e sacrificio. Detto ciò, vediamo insieme alcuni accorgimenti da adottare per dimagrire l’addome in una settimana.

Se si desidera ottenere un corpo ginnico in fretta, bisogna innanzitutto ridimensionare le proprie abitudini. Va chiarito che, il principale responsabile del grasso è la lentezza del proprio metabolismo, a tal punto da impiegare un tempo eccessivo per bruciare le calorie in eccesso. A sua volta, la causa di un metabolismo lento è data da un’alimentazione irregolare e disordinata.

Se si desidera dimagrire l’addome velocemente, il primo passo è bere tanta acqua, secondo alcuni studi, circa 8 bicchieri giornalieri. Se il vostro organismo infatti, non accoglie liquidi a sufficienza, tende ad agglomerare gli stessi nei tessuti, facendo apparire il vostro corpo più tondo e grasso. Oltre a ciò, è fondamentale abolire del tutto le bevande alcoliche ed anche quelle gassate che sono dense di calorie, ma il loro nutrimento è insufficiente.

Come già preannunciato, per dimagrire la pancia non serve adottare diete ferree, ma è chiaro che anche l’aspetto dell’alimentazione va rivisto e modificato. Per esempio, è un errore pensare che saltando i pasti riuscirete a dimagrire in fretta. In realtà accade esattamente il contrario di ciò che ci si aspetta. Saltare un pasto comporta il rallentamento del metabolismo e dunque vi farà mettere su peso.

Il consiglio dunque, è di mangiare più volte al giorno e consumare alimenti nutrienti, ricchi di fibre e vitamine. Sono da abolire i grassi, le fritture e tutti i vari “cibi spazzatura”. Inoltre, è consigliabile mangiare lentamente, senza ingozzarvi. Per dimagrire l’addome in una settimana, è importante infine evitare durante i pasti di adottare comportamenti nervosi o ansiosi.

Dormire bene: ecco gli errori da non commettere

Dormire bene significa riposare per almeno nove ore a notte: solo così è possibile affrontare al meglio una nuova giornata. Tuttavia esistono alcuni errori che molti di noi commettiamo e che andrebbero assolutamente aboliti se si desidera godere in pieno del sonno notturno. Ma di cosa stiamo parlando nello specifico? Scopriamolo insieme e vediamo quali sono gli errori comuni da evitare per dormire bene.

Innanzitutto sono da bandire il caffè e qualsiasi altra bevanda a base di caffeina. Perché? Perché la caffeina è un’eccitante naturale e di conseguenza impedisce il rilassamento di corpo e mente. Il consiglio è di limitarne il consumo o se possibile, di escluderlo totalmente. In particolare, evitate di assumere il caffè durante le ore pomeridiane e ovviamente, in prossimità della sera.

Un altro errore da non commettere se si desidera dormire bene, riguarda gli spuntini fatti dopo cena.
Questa cattiva abitudine pregiudica seriamente il vostro sonno, come anche la vostra dieta. Assumere cibo poco prima di coricarsi, sollecita il metabolismo e forza l’intestino e lo stomaco a tenere ”attivo” il vostro organismo.

Qualcuno potrebbe perfino pensare che bere bevande alcoliche di sera aiuti a rilassarsi e dunque a dormire meglio. Assolutamente sbagliato, ecco un altro errore che non dovete commettere per dormire bene. L’alcol, è vero che aiuta ad addormentarvi, ma riduce la fase REM considerevolmente, privandovi di un corretto e piacevole riposo.

Un errore da non tralasciare per dormire bene, è anche quello di andare a letto in orari diversi. Il corpo è dotato di una sorta di “orologio interno” che amministra il sonno e il riposo, pertanto è bene non danneggiarlo e seguire una routine.

Infine, stare troppe ore d’avanti al computer o alla tv è un’altra cattiva abitudine che compromette seriamente il riposo notturno. Infatti, la luce generata da questi dispositivi, intacca la produzione di melatonina, sostanza essenziale per un corretto riposo.

Capelli: il Tiger eye è il colore top del 2017

Credits photo: www.elle.it

Manca poco all’arrivo del nuovo anno e già si parla di nuove tendenze nel campo del beauty. In particolare, la novità riguarda un nuovo colore per i capelli: si tratta del Tiger eye, un mix tra il castano ed il biondo caldo, con riflessi caramello, realizzato con la tecnica del balayage.

Grazie a questa tecnica, i capelli otterranno un effetto sfumato deciso ma naturale. Il metodo di decolorazione prevede, infatti, di schiarire i capelli sulla lunghezza e sulle punte: si applica una prima decolorazione e poi una colorazione, che lo differenzia dallo shatush e che gli fornisce la giusta naturalezza.

Schiarendo i capelli e giocando con i punti luce, si possono anche armonizzare lineamenti e tratti del viso. Per chi ha la faccia tonda è meglio schiarire la parte alta, mantenendo il colore più scuro sulle lunghezze e sulle punte, per assottigliare il volto. Chi ha, invece, un viso lungo e rettangolare, farà meglio a schiarire i lati, per addolcire le proporzioni.

L’hairstyle perfetto per il Tiger eye – il nome viene dall’omonima pietra preziosa che ne riproduce il colore – è il mosso ondulato, sia per chi porta i capelli lunghi sia per chi preferisce tagli medi: adatti sono i tagli come il long bob, il wob e lo swag e il pixie cut con un bel ciuffo o bob molto corto.

Il colore ambrato e dorato, invece, è l’ideale per coloro che hanno una carnagione olivastra o i capelli castani e con i riflessi color del rame.

La ceretta alla brasiliana è rischiosa

La ceretta “alla brasiliana”, che prevede la completa depilazione delle parti intime, è una pratica molto diffusa che ha preso il via ed ha avuto molto successo alla fine degli anni ’90.
Complice il telefilm Sex and the City, che la osannava come abitudine indispensabile per le donne moderne ed emancipate, la ceretta integrale delle parti intime è un rito obbligato per il 62% delle donne.

La preferiscono donne giovani, istruite, single e più attive sessualmente. Al contrario di quanto si immagini, la ceretta “alla brasiliana” viene scelta dalle donne che vogliono sentirsi più pulite, perché associano l’assenza di peli all’idea di ordine e pulizia.

Secondo il parere di esperti ginecologi, invece, l’assenza di peli nell’area genitale provocherebbe la proliferazione di funghi e batteri. I peli, infatti, sono fondamentali perché bloccano la proliferazione di lieviti e funghi, mantenendo adeguate le condizioni di umidità delle zone intime.

Una ricerca pubblicata da Urology, ha dimostrato come: nell’arco di tempo che va dal 2002 al 2010, le problematiche dovute alla depilazione intima sono aumentate e circa il 3% delle visite in pronto soccorso per traumi genitourinari sono state la conseguenza del desiderio di togliere completamente i peli dalla zona. Follicoliti, ascessi, lacerazioni e reazioni allergiche dovute alle sostanze irritanti contenute in creme depilatorie e cerette, sono sempre più frequenti nelle donne che ricorrono alla depilazione integrale.

L’ideale sarebbe depilarsi quel poco che basta e sottrarsi a questa moda che, secondo Tami S. Rowen -ginecologa dell’università di San Francisco-, deriva da un’immagine del corpo femminile irreale: un’ideale tipo bambola Barbie che i media propongono troppo spesso.