martedì, 26 Novembre 2024

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Sbiancare i denti: 5 metodi naturali

credits photo: pensorosa.it

Avere denti bianchi e sani è un desiderio di tutti. C’è chi ricorre all’aiuto del dentista per trattamenti professionali e chimici, e chi invece preferisce affidarsi a dei metodi del tutto naturali, ma che possono comunque offrirci qualche gradazione di bianco in più, anche se più lentamente rispetto agli sbiancamenti professionali.

Innanzitutto, la prima cosa da fare per un sorriso perfetto è dedicarsi alla loro pulizia quotidianamente. Spazzolino a setole medie, dentifricio, collutorio e filo interdentale, sono il primo passo verso il nostro obiettivo.
Oltre a questo, ci sono dei fattori esterni che possono contribuire a rovinare i nostri denti che sono il fumo, le bibite gassate, il caffè, il tè. Questi ultimi possono favorire la formazione di macchie dentali, e dell’ingiallimento dello smalto.

In natura, però, esistono prodotti sani ed economici per lo sbiancamento dentale. Tuttavia, anche se rientrano nella categoria dei trattamenti naturali a cui ci si può affidare senza controindicazioni, bisogna comunque utilizzarli con prudenza e attenzione.
Ecco, quindi, 6 metodi naturali utili non solo per sbiancare i denti, ma anche per la loro salute.

Salvia

La salvia è in grado di rimuovere le macchie esterne presenti sullo smalto dentale, effettuando una sorta di sbiancamento. È anche un antibatterico naturale e grazie alla sua azione abrasiva rende i denti puliti e sani. Basta masticarne qualche foglia per pochi minuti, senza ingerire né le foglie, né il liquido prodotto. Se ne consiglia un utilizzo moderato, perché potrebbe causare sensibilità dentale.

Frutta e verdura

Mele, uva passa, sedano e carote, oltre a favorire un alito fresco, incentivano un effetto autopulente grazie alla produzione di saliva, che aiuta i denti a mantenere il loro colore naturale. Masticando la salivazione aumenta, riducendo i batteri, e favorendo un attrito che permette un miglioramento dello smalto.
Anche il limone è utile, sia intero che il succo mescolato con il sale, ed è particolarmente indicato per il colorito dei denti giallo dovuto dalla nicotina. Essendo quest’ultimo, però, molto acido è bene non esagerare con l’utilizzo, per non danneggiare lo smalto. Sarà sufficiente un impiego occasionalmente, effettuando un risciacquo con il succo, dopo aver strofinato la buccia sui denti. Lo stesso risultato si può ottenere anche sostituendo la buccia del limone con quella dell’arancia.

Cenere

Un rimedio molto efficace prevede l’utilizzo della cenere, preferibilmente quella di legno di noce. Grazie all’idrossido di potassio, presente al suo interno, si potranno ottenere denti bianchissimi. Tuttavia, è bene utilizzarla con moderazione per non causare problemi e infiammazioni al cavo orale.

Acqua ossigenata

Altro rimedio è rappresentato dall’acqua ossigenata, da usare moderatamente. Con questa è possibile creare un dentifricio mescolando 2 cucchiaini di acqua ossigenata e 1 di bicarbonato di sodio, con il quale vanno strofinati bene i denti. Risciacquare abbondantemente con acqua tiepida, e non ingerire il prodotto.

Acido malico

L’acido malico è un alfa-idrossiacido presente nella frutta, particolarmente abbondante nella mela e nelle fragole, che esercita un effetto sbiancante naturale. Il succo di mele verdi può essere utilizzato come collutorio, ma occasionalmente. Molto efficace è la pasta di fragole, da tenere in posa sui denti almeno 5 minuti, che si ottiene dopo aver tagliato e schiacciato una fragola. È bene utilizzare il tutto massimo due volte la settimana, per non ottenere l’effetto contrario.

Bicarbonato di sodio

Il bicarbonato di sodio rende i denti lucidi e sani, grazie effetto abrasivo che produce sullo smalto. Va mescolato con acqua e succo di limone per ottenere una pasta dentifricia. Infine risciacquare la bocca con molta acqua. Anche in questo caso l’importante è non esagerare per non rischiare la corrosione.

Shampoo: i 6 errori più comuni

credits photo: bismama.com

Fare lo shampoo potrebbe sembrare un’operazione semplice, ma nasconde alcune insidie, che potrebbero influire sulla bellezza della nostra chioma. Non tutti i capelli sono uguali, ed in base alla loro tipologia, vanno adattate diverse indicazioni da seguire, per averli sempre al meglio. Tuttavia, c’è una regola universale da rispettare: lavare i capelli quando sono sporchi. Per ‘sporco‘, si intende un capello che ha un eccesso di sebo, una sostanza prodotta dalle ghiandole sebacee presenti nel cuoio capelluto.

Ecco, quindi, quali sono gli errori nello shampoo che si commettono più frequentemente, che possono provocare conseguenze che vanno dall’indebolimento alle doppie punte, dallo sfibramento fino alla caduta.

1. Shampoo

Oltre all’utilizzo di uno shampoo troppo aggressivo, un altro errore frequente che si commette, è quello di applicare lo shampoo sempre e solo da sopra e non dal centro. Di fatto questo gesto, che potrebbe sembrare innocuo, può in realtà stressare la cute ed il cuoio capelluto, favorendo la caduta dei capelli.

2. Sfregare i capelli

Quando si lavano i capelli, l’operazione più giusta da fare sarebbe quella di massaggiare delicatamente il cuoio capelluto, per poi passare al massaggio di ogni singola ciocca, sempre delicatamente e senza troppi sfregamenti, che potrebbero indebolire la chioma.

3. Lavare i capelli troppo di frequente

Questo è decisamente l’errore che si commette più di frequente. Erroneamente crediamo che più spesso li laviamo, e maggiore sarà la salute dei nostri capelli: l’igiene è importante, ma un’elevata frequenza di lavaggi stressa troppo i capelli, indebolendoli. Non solo, i capelli grassi tendono a rispondere ad un’elevata frequenza degli shampoo con una maggiore produzione di sebo.

4. Acqua troppo calda

La temperatura troppo elevata dell’acqua potrebbe provocare una desquamazione del cuoio capelluto; per questo, l’acqua con cui si inumidiscono i capelli prima di passare lo shampoo e quella con cui poi lo si risciacqua dovrebbe essere tiepida.

5. Utilizzare troppo di frequente le maschere

Le maschere per capelli, si sa, sono un toccasana. Ma, se da un lato nutrono e proteggono i capelli, dall’altro potrebbero aggredirli, ecco perché andrebbero utilizzate non più di un paio di volte a settimana.

6. Applicazione del balsamo

Applicare il balsamo partendo dalle radici potrebbe creare problemi al vuoi capelluto. Questo andrebbe applicato esclusivamente sulle punte per evitare che si depositi sulle radici e sul cuoio, dove non apporterebbe alcun beneficio, anzi, potrebbe creare fastidi e prurito, perché troppo aggressivo.

MAC: in arrivo 14 nuove tonalità di rossetti (FOTO)

photo credits: mac

Make-up addicted e Clio dipendenti, questa notizia sconvolgerà il vostro cuore e le vostre finanze. La MAC, azienda leader nella produzione di cosmetici e prodotti per il make-up lancerà a breve sul mercato quattordici nuove tonalità di rossetti e lip gloss. Un arcobaleno di colori che comprenderà colori accesi e nudes, finish scintillanti ed opachi.

Per l’esattezza si tratta di sei lip gloss ed undici rossetti dalle sfumature meravigliose e dal finish pazzesco. La maggior parte dei rossetti è in versione matt, ovvero opaco, come suggeriscono le ultime tendenze in fatto di trucchi. Solamente due degli undici rossetti avranno un finish brillante e cremoso, rispettivamente: Lured In e Courting Seduction, che riprendono le sfumature del lilla.
Barbeque, Ablaze e Riot House, invece, sono tre dei colori tra i rossetti già proposti in passato dalla MAC e rilanciati in questa limited edition.

I li gloss, invece, saranno più adatti per chi osa di meno con i colori labbra ma vuole comunque ottenere un trucco che non passa inosservato. Questi nuovi lip gloss nudes promettono un tocco di colore e tanta luminosità, il giusto connubio per chi ama lo stile naturale ma desidera mettere in risalto le labbra.

Dominic Skinner, senior artist della MAC ha già postato un’anteprima di questa nuova collezione, mostrando varie tonalità estive ed allegre. La nuova collezione prende il nome di Blue Nectar e sarà disponibile dal 6 giugno. Per la gioia di tutte coloro che sanno distinguere immediatamente un Ruby Woo da un Russian Red e che fanno del make-up uno dei loro punti di forza.

Come realizzare una crema antirughe fai da te

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I primi segni del tempo sono un aspetto della vita difficile da accettare quando ci si sente ancora giovani dentro. Per questo motivo esistono le creme antirughe, che in tutta franchezza non fanno sparire completamente i segni del tempo ma possono attenuare quelli esistenti e prevenire l’insorgere dei nuovi.
Oggi è difficile trovare un prodotto valido in circolazione, specie se lo si desidera privo di silicone, conservanti e petrolati. Per questa ragione è meglio prepararsi da se i cosmetici, cosa che sembra piuttosto difficile ma che con un po’ di pratica può essere realizzata.

Le creme antirughe devono avere ingredienti molto nutrienti, come il Burro di Karitè o l’Olio di Jojoba. Questi ultimi servono per rendere la pelle elastica e per prevenire la disidratazione
La prima cosa da fare è procurarsi 50 g Burro di Karitè, possibilmente naturale e senza l’aggiunta di altri ingredienti, 20 g di Olio di Jojoba e 20 g di Olio di Rosa Mosqueta.
Il Burro di Karitè ha proprietà nutrienti, elasticizzanti e cicatrizzanti; l’Olio di Jojoba idrata profondamente mentre l’Olio di Rosa Mosqueta è un potente anti-age naturale.

Il procedimento è semplice: in una ciotolina si versa il Burro di Karitè mescolandolo con gli oli vegetali (preferibilmente con le fruste che si usano per i dolci). Durante la lavorazione è molto importante che il prodotto non entri a contatto con l’acqua e una volta che gli ingredienti sono perfettamente miscelati bisogna riposare il composto in frigorifero per tutta notte.
La mattina seguente la crema sarà già perfettamente pronta all’uso; essa è un prodotto decisamente molto ricco per via degli ingredienti, per cui è sconsigliabile per tutti quei soggetti che hanno pelle mista.

Nel caso in cui non si avessero disponibili gli oli di Jojoba e di Rosa Mosqueta è possibile sostituirli con altri prodotti come l’Olio di Oliva, l’Olio di Argan, l’Olio di Nocciolo di Albicocca o anche l’Olio di Mandorle Dolci.