mercoledì, 8 Gennaio 2025

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Il mondo del beauty tra tendenze, novità e consigli su come prendersi cura di se stessi

Psicologia della Moda: dimmi cosa indossi e ti dirò chi sei

Non tutti sanno che il mondo del fashion non è fatto solo di semplici vestiti e brand, ma dietro c’è uno studio specifico denominato psicologia della moda. Infatti, la psicologia della moda si interessa del valore che viene dato agli abiti, oltre alla loro funzione protettiva. Un abito può comunicare molto di sé, come sottolineano le osservazioni degli psicologi.

I motivi per cui un essere umano si veste sono essenzialmente tre:

  • la protezione dagli agenti atmosferici esterni
  • il pudore nei confronti di zone sensibili
  • la voglia di adornarsi.

Questi sono i fattori che tutti comprendiamo benissimo, ma c’è un lato della moda e del fashion al quale si fa poco caso: i vestiti sono un modo per comunicare qualcosa di sé al mondo, ma non si tratta di un fatto scelta privata individuale bensì di un artefatto di natura sociale. La moda e i vestiti fanno parte della comunicazione non verbale e, secondo la psicologia della moda, ogni individuo si impossessa del proprio abbigliamento, identificandosi in esso al punto da conferire all’abito un’importanza simbolica pari, se non superiore, a quella del corpo stesso.

La nostra personalità più intima, dunque, guida e influenza la nostra scelta dei capi da indossare, anche quando non ne siamo consapevoli. L’abbigliamento è il riflesso del nostro stato d’animo, riuscendo a condizionare il nostro umore e persino le nostre relazioni.

In egual misura tra uomini e donne, le scelte legate alla moda possono incidere tanto sull’impressione che trasmettiamo agli altri quanto sul modo in cui gli altri si comportano con noi. La moda influisce in tutto, dal risultato di un evento sportivo fino al giudizio che un esaminatore può farsi su di noi e sulle nostre capacità lavorative durante un colloquio di lavoro.

Ma com’è nata questa nuovo settore della psicologia? La psicologia della moda nasce dall’integrazione e dall’applicazione delle scienze psicologiche all’industria della moda, allo scopo di ideare una metodologia ed un insieme di strumenti, terapeutici e di empowerment. Tutti questi elementi sono utili per lavorare sull’autostima, sugli stati d’animo, sull’immagine corporea e la percezione di sé del cliente, in un’ottica clinica di coaching individuale, così come sullo studio del comportamento sociale, in ambito aziendale, pubblicitario, di marketing e comunicazione.

Lo psicologo della moda può aiutare le persone attraverso un lavoro di consulenza d’immagine, che va ben oltre il suggerimento di un guardaroba o del trucco, ma attraverso un percorso, per entrare in sintonia con la propria immagine, il proprio corpo.

Dai vestiti, dal corpo e dall’immagine si arriva a fare un lavoro di ricerca più profonda per andare a recuperare chi siamo veramente e come comunichiamo tutto questo attraverso il corpo.

La psicologia della moda, quindi, è una vera e propria materia che molte persone decidono di approfondire a livello didattico ma non solo. Molto interessanti sono diversi test che si trovano a disposizione sul web, come il test sulla moda sul blog di Unicusano realizzato dall’università online in occasione della Milano Fashion Week di Febbraio, un quiz che gli studenti della facoltà di Economia hanno voluto sottoporre per comprendere meglio i comportamenti delle persone nell’ambito della moda.

Le regole della cromoterapia per dire addio allo stress

Quando siamo di umore scuro o al settimo cielo, quando le cose vanno bene sul lavoro oppure ci sono problemi in famiglia la tentazione è scegliere capi d’abbigliamento e accessori di certi colori che, insieme ad alcune inequivocabili espressioni del viso, riescono a raccontare agli altri il nostro stato d’animo. Il rapporto tra colori e sensazioni è alla base della cromoterapia, pratica alternativa che fa leva sulle proprietà dei colori ritenendo che possano influire positivamente sulla psiche.

Si pensa che, inconsciamente, scegliamo di indossare abiti e borse di una certa tonalità così come siamo più propensi a mangiare cibi di alcuni colori per sentirci più a nostro agio nell’affrontare situazioni diverse. Sembra insomma che esista una stretta connessione tra la nostra mente e la scala cromatica: saperla leggere consente di ritrovare il buonumore o voltare pagina dopo un insuccesso. Indossare un maglione verde può trasmettere una sensazione di evasione e relax, richiamando alla mente la natura. Così come una sciarpa arancione sarà in grado di rivelare uno slancio di ottimismo verso una decisione da prendere e un cappello giallo potrà ispirare positività e gioia. Il rosso è un sinonimo di fascino e passione raccontato al meglio da trucchi e smalti, mentre il nero riveste un doppio ruolo: come un cappotto scuro riesce a definire un periodo negativo così una borsa nera può rappresentare un dettaglio chic su un outfit da sera. Quello dei saldi è il periodo migliore dell’anno per arricchire il guardaroba di nuovi spunti colorati e se siete amanti dello stile non vi lascerete sfuggire le borse Bottega Veneta scontate da abbinare a un mare di cappotti e parka, veri mattatori delle preferenze fashion nella stagione fredda.

La moda, interprete della nostra personalità

I colori puntano a comunicare con il nostro organismo, indicandoci spesso la strada migliore da prendere, immersi come siamo nella continua ricerca di un equilibrio psico-fisico. L’importanza dei dettagli, nella moda ma non solo, è spesso cruciale e può incidere anche sul design della nostra abitazione: il momento della scelta della nuova tonalità con cui rivestire le pareti di casa è decisamente rilevante poiché ci consentirà di fare dei veri e propri ‘bagni di colore’ ogni giorno. La cromoterapia ci fa star bene in primis con noi stessi e, di riflesso, migliora le relazioni con gli altri. La moda si fa interprete della nostra personalità e dialoga con le stagioni, per creare degli abbinamenti sempre perfetti. Il bianco rappresenta la purezza e il candore della neve: una borsa e un paio di guanti di questo colore sapranno ad esempio interpretare il mood rilassato di una settimana ad alta quota. Allo stesso modo il rosa, declinato in casacche e camicette sbarazzine, potrà sottolineare una predisposizione anche mentale all’arrivo della primavera. La luce si riflette su ciò che indossiamo ogni giorno e restituisce un’immagine di noi esattamente come la vogliamo: positiva, spensierata oppure in attesa di novità. In un flusso di energia spesso veicolato dalla sensazione di benessere che filtra dal gusto per lo shopping: un metodo più che piacevole per accrescere l’autostima.

INCI: ecco le app gratuite per leggere l’etichetta dei cosmetici

INCI: questo sconosciuto? Non più, ormai sappiamo che è l’elenco degli ingredienti nei cosmetici ed è importante conoscerlo.

Sai cosa ti spalmi? Non è solo una domanda, cliccateci sopra e scoprite di cosa si tratta.

Quando compriamo una crema, uno shampoo o un articolo di make up dovremmo sempre controllare gli ingredienti.

Perchè? Perchè molti prodotti contengono derivati del petrolio, del silicone, della plastica e conservanti che si rivelano delle bombe allergiche.

Ora so bene qual è il problema: come faccio a ricordarmeli a memoria? Io per questione di allergie ci sono riuscita ma ecco che ci vengono in soccorso delle app.

INCI: ecco le app gratuite per leggere l’etichetta dei cosmetici

Le app si possono scaricare su qualunque telefono android e sono gratis.

Biotiful

Ha un database di 10 mila prodotti e altrettanti ingredienti. Si può trovare il prodotto che si cerca e saperne tutti i dettagli. Volendo si può inquadrare il codice a barre e cercare così il prodotto interessato. Potete scaricarla da Play Store e da Apple Store.

Greenity

E’ una vera e propria comunity green friendly, grazie alla quale si possono fare domande, rispondere ai quesiti di altri utenti e lasciare recensioni dei prodotti. Anche qui si può scannerizzare il codice a barre e vedere che ingredienti ci sono nel prodotto. E’ possibile scaricare Greenity sia da Apple Store che da Play Store.

Inci Ok

Potete inserire i vostri cosmetici preferiti e condividerne gli ingredienti con tutto il mondo sui social. Un lettore automatico permette di cercare il prodotto prescelto grazie al codice a barre. Se il prodotto risulta già inserito, ne leggerete direttamente gli ingredienti e le relative valutazioni. Potete scaricare Inci Ok da Play Store.

EcoBio Control

E’ molto semplice da usare: inserite il nome della sostanza di cui volete sapere di più e potrete così vedere l’ingrediente classificato con un semaforo colorato di due pallini verdi (ottimo), un pallino verde (molto buono), un pallino giallo (attenzione), un pallino rosso (sostanza con problemi), due pallini rossi (inaccettabile). Si può scaricare su Play Store.

Cellulite e radiofrequenza, le regole per una pelle più bella

Nell’immaginario collettivo la cellulite è tra gli incubi peggiori per una donna, dal momento che porta con sé i famigerati e fastidiosi inestetismi. Rappresentano un muro invisibile che separa da una perfetta ‘prova costume’, inoltre sono in grado di minare la propria autostima. La parola chiave è tonificare, un concetto molto caro alle più sofisticate tecnologie di estetica, come la radiofrequenza, che puntano a migliorare e rigenerare la pelle oltre a restituire consapevolezza di sé e del proprio corpo. Sono molti i fattori scatenanti della cellulite, oltre a una possibile predisposizione genetica e in generale a una vita troppo sedentaria, scandita da un’alimentazione scorretta. E’ bene precisare, inoltre, che questo disturbo può essere legato alla quantità di ormoni estrogeni contenuti nella pillola anticoncezionale, divenuta di uso sempre più comune, ma anche a determinati indumenti che possono avere un effetto negativo sul corpo. E’ il caso di slip con un elastico eccessivamente stretto o troppo rigido, ma anche body extra fascianti, autoreggenti e jeans super aderenti. Il motivo è presto detto e riguarda la circolazione sanguigna, che in tutti questi casi risulta ostacolata. Parlavamo anche di alimentazione da controllare, in merito alla quale è possibile indicare due consigli clou: il primo è sul dosaggio del sale, che deve essere limitato in modo da non favorire la ritenzione idrica, mentre il secondo riguarda il consumo di superalcolici il quale va a impegnare in modo anomalo i processi di smaltimento da parte del fegato e rende la digestione più macchinosa e complicata. Ad essere colpite dalla cellulite sono le zone dei glutei, ma anche i fianchi, le cosce oltre a polpacci e braccia: è percepibile in queste aree – che risultano più fredde – una scarsa sensibilità al tatto.

Tecnologie avanzate contro i segni dell’invecchiamento

Le donne che si rivolgono ai professionisti della bellezza per combattere la cellulite con la radiofrequenza possono contare sui progressi fatti dalla tecnologia estetica, oltre che fare affidamento sulla costante formazione del personale da parte di team come Oz Training Solutions. La radiofrequenza capacitiva monopolare, in particolare, è un trattamento moderno ed efficace che viene impiegato nella lotta ai segni dell’invecchiamento della pelle. Una tecnologia indolore, in grado di andare a combattere gli inestetismi della cellulite ma allo stesso tempo di ridurre le rughe e restituire tonicità ed elasticità ai tessuti. I risultati si vedono fin dalle prime sedute (la cui durata media oscilla tra trenta minuti e un’ora), che vengono concordate assieme al professionista e messe in un calendario. Inoltre, quei progressi raggiunti – percepibili sia nell’aspetto che al tatto – restano stabili nel tempo. Il numero delle sedute naturalmente è soggettivo, basato sul livello di invecchiamento della pelle, la tipologia di quest’ultima e l’ampiezza della zona che richiede il trattamento. Ma come funziona? Attraverso l’emissione di onde radio localizzate, innescando un naturale effetto lifting che agisce attraverso il passaggio di calore cutaneo: quest’ultimo – una sorta di shock termico – serve a stimolare la produzione di collagene da parte dei fibroblasti, le cellule caratterizzanti il tessuto connettivo. La persona percepisce un calore più intenso nei punti del tessuto epidermico dove si trovano gli edemi ed è presente la cellulite.