lunedì, 25 Novembre 2024

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Il mondo del beauty tra tendenze, novità e consigli su come prendersi cura di se stessi

I segreti di bellezza delle Victoria Angels

#iorestoacasa e imparo i segreti di bellezza delle famose modelle di Victoria Secrets.

Stiamo parlando proprio di loro: gli angeli della linea più famosa di lingerie del mondo.

Possiamo usare questo periodo di quarantena per migliorarci e perfezionarci, e quale miglior spunto di queste icone di bellezza?

#iorestoacasa: le regole degli angeli di Victoria

Partiamo dalle basi:

niente alcol, gli angeli evitano i drink alcolici perché gonfiano e disidratano la pelle

– carboidrati solo a pranzo e non spesso

– dormire minimo otto ore

– bere molta acqua

– niente snack industriali

niente latticini perché gonfiano la pancia

– niente fumo

#iorestoacasa: cosa mangiano gli angeli di Victoria?

Come abbiamo accennato sopra non esagerano con i carboidrati e assolutamente non bevono alcol. Preferiscono succhi bio di ananas e mango per idratarsi e rinfrescarsi e drink a base di collagene e acido ialuronico. Poi c’è il mitico drink a base di avocado, maca, spirulina, antiossidanti, vitamine e mesquite, poi c’è l’acqua di cocco e l’acqua, sempre e comunque.

La loro colazione tipo è a base di avoado toast e uova oppure yogurt greco con banana, avena e mirtilli o uova strapazzate e bacon; pranzo con mix di verdure verdi, riso basmati, carote, cavolfiore, salsa al curry e pollo grigliato.

Niente abbuffate, niente spuntini. C’è una sola di loro che mangia la pizza ma si sfascia di palestra perciò fate vobis.

L’allenamento delle Victoria Angels: #iorestoacasa

Queste ragazze si allenano molto alla sbarra e fanno tanti esercizi di danza classica. Fanno anche yoga, pilates, crossfit e kickboxing. Voi potete scegliere ciò che volete: nuoto, bici, camminata ma fate soprattutto ballo, danza classica se potete.

I segreti di bellezza delle Victoria Angels: #iorestoacasa

I prodotti preferiti dagli Angeli di Victoria sono quelli a base di olio e burro di cocco. In particolare le maschere per i capelli al burro di cocco. Inoltre quando non sono a lavoro si truccano pochissimo e la sera si struccano sempre, inoltre la sera ed in volo si spruzzano sul viso dell’acqua termale.

Come non invecchiare in quarantena #iorestoacasa

#iorestoacasa, ormai non ci piove, ma come si fa a non sentirsi più vecchi?

Tutto questo star rinchiusi ci sta facendo stressare e sembrare già anziani, ma come è possibile?

Mancanza di aria, sole e movimento ci stanno invecchiando.

Ecco le nostre dritte per porre rimedio.

#iorestoacasa e mi faccio le maschere

La parola chiave è vitamina C, via libera quindi a maschere a base di kiwi e agrumi.

Sbizzarritevi: usate come base yogurt, o farina, miele e poi aggiungete succo di limone o di arancia o kiwi frullato.

Tenete sul viso 15 minuti.

La sera fatevi furbi: sciacquatevi il viso con succo di arancia o limone, che inoltre aiutano ad eliminare le macchie.

Volete proprio essere estremisti? Se avete un giardino cercate delle lumache e fatevele passeggiare sul viso una volta al giorno.

Altro trucco: la mattina lavatevi il viso con latte freddo dove avrete spremuto un po’ di succo di limone.

E se prendete il sole in balcone o terrazza o giardino assolutamente protezione solare!

#iorestoacasa e faccio ginnastica

Mica una qualsiasi, quella per viso e collo.

Dite le vocali enfatizzando i movimenti, roteate gli occhi, guardate in alto e poi in basso. Stirate il collo verso l’altro e aprite la bocca.

Massaggiate collo e viso (meglio se con una crema antiage).

Fate un esercizio di respirazione: occhi e bocca socchiusa, respirate a fondo, immaginate di essere su un prato, sentite il vento che vi sfiora. Fatelo per 5 minuti tre volte al giorno. Vedrete il vostro viso ringiovanito.

#iorestoacasa e chiedo i campioncini

Vi sto che non si può uscire e magari le creme scarseggiano potete optare per richieste di campioncini, molte aziende li inviano.

Trovate spunti qui e qui.

#iorestoacasa e mangio per non invecchiare

Mica tutto ciò che si vuole: attenzione!

Bene il brodo di carne, con ossa in particolare, perché è ricco di collagene.

Bene tutti i cibi ricchi di vitamina C. Consigliato in particolare lo zenzero.

Fate scorta di zinco e omega3 che sono i vostri migliori alleati contro l’invecchiamento precoce.

Psicologia della Moda: dimmi cosa indossi e ti dirò chi sei

Non tutti sanno che il mondo del fashion non è fatto solo di semplici vestiti e brand, ma dietro c’è uno studio specifico denominato psicologia della moda. Infatti, la psicologia della moda si interessa del valore che viene dato agli abiti, oltre alla loro funzione protettiva. Un abito può comunicare molto di sé, come sottolineano le osservazioni degli psicologi.

I motivi per cui un essere umano si veste sono essenzialmente tre:

  • la protezione dagli agenti atmosferici esterni
  • il pudore nei confronti di zone sensibili
  • la voglia di adornarsi.

Questi sono i fattori che tutti comprendiamo benissimo, ma c’è un lato della moda e del fashion al quale si fa poco caso: i vestiti sono un modo per comunicare qualcosa di sé al mondo, ma non si tratta di un fatto scelta privata individuale bensì di un artefatto di natura sociale. La moda e i vestiti fanno parte della comunicazione non verbale e, secondo la psicologia della moda, ogni individuo si impossessa del proprio abbigliamento, identificandosi in esso al punto da conferire all’abito un’importanza simbolica pari, se non superiore, a quella del corpo stesso.

La nostra personalità più intima, dunque, guida e influenza la nostra scelta dei capi da indossare, anche quando non ne siamo consapevoli. L’abbigliamento è il riflesso del nostro stato d’animo, riuscendo a condizionare il nostro umore e persino le nostre relazioni.

In egual misura tra uomini e donne, le scelte legate alla moda possono incidere tanto sull’impressione che trasmettiamo agli altri quanto sul modo in cui gli altri si comportano con noi. La moda influisce in tutto, dal risultato di un evento sportivo fino al giudizio che un esaminatore può farsi su di noi e sulle nostre capacità lavorative durante un colloquio di lavoro.

Ma com’è nata questa nuovo settore della psicologia? La psicologia della moda nasce dall’integrazione e dall’applicazione delle scienze psicologiche all’industria della moda, allo scopo di ideare una metodologia ed un insieme di strumenti, terapeutici e di empowerment. Tutti questi elementi sono utili per lavorare sull’autostima, sugli stati d’animo, sull’immagine corporea e la percezione di sé del cliente, in un’ottica clinica di coaching individuale, così come sullo studio del comportamento sociale, in ambito aziendale, pubblicitario, di marketing e comunicazione.

Lo psicologo della moda può aiutare le persone attraverso un lavoro di consulenza d’immagine, che va ben oltre il suggerimento di un guardaroba o del trucco, ma attraverso un percorso, per entrare in sintonia con la propria immagine, il proprio corpo.

Dai vestiti, dal corpo e dall’immagine si arriva a fare un lavoro di ricerca più profonda per andare a recuperare chi siamo veramente e come comunichiamo tutto questo attraverso il corpo.

La psicologia della moda, quindi, è una vera e propria materia che molte persone decidono di approfondire a livello didattico ma non solo. Molto interessanti sono diversi test che si trovano a disposizione sul web, come il test sulla moda sul blog di Unicusano realizzato dall’università online in occasione della Milano Fashion Week di Febbraio, un quiz che gli studenti della facoltà di Economia hanno voluto sottoporre per comprendere meglio i comportamenti delle persone nell’ambito della moda.

Le regole della cromoterapia per dire addio allo stress

Quando siamo di umore scuro o al settimo cielo, quando le cose vanno bene sul lavoro oppure ci sono problemi in famiglia la tentazione è scegliere capi d’abbigliamento e accessori di certi colori che, insieme ad alcune inequivocabili espressioni del viso, riescono a raccontare agli altri il nostro stato d’animo. Il rapporto tra colori e sensazioni è alla base della cromoterapia, pratica alternativa che fa leva sulle proprietà dei colori ritenendo che possano influire positivamente sulla psiche.

Si pensa che, inconsciamente, scegliamo di indossare abiti e borse di una certa tonalità così come siamo più propensi a mangiare cibi di alcuni colori per sentirci più a nostro agio nell’affrontare situazioni diverse. Sembra insomma che esista una stretta connessione tra la nostra mente e la scala cromatica: saperla leggere consente di ritrovare il buonumore o voltare pagina dopo un insuccesso. Indossare un maglione verde può trasmettere una sensazione di evasione e relax, richiamando alla mente la natura. Così come una sciarpa arancione sarà in grado di rivelare uno slancio di ottimismo verso una decisione da prendere e un cappello giallo potrà ispirare positività e gioia. Il rosso è un sinonimo di fascino e passione raccontato al meglio da trucchi e smalti, mentre il nero riveste un doppio ruolo: come un cappotto scuro riesce a definire un periodo negativo così una borsa nera può rappresentare un dettaglio chic su un outfit da sera. Quello dei saldi è il periodo migliore dell’anno per arricchire il guardaroba di nuovi spunti colorati e se siete amanti dello stile non vi lascerete sfuggire le borse Bottega Veneta scontate da abbinare a un mare di cappotti e parka, veri mattatori delle preferenze fashion nella stagione fredda.

La moda, interprete della nostra personalità

I colori puntano a comunicare con il nostro organismo, indicandoci spesso la strada migliore da prendere, immersi come siamo nella continua ricerca di un equilibrio psico-fisico. L’importanza dei dettagli, nella moda ma non solo, è spesso cruciale e può incidere anche sul design della nostra abitazione: il momento della scelta della nuova tonalità con cui rivestire le pareti di casa è decisamente rilevante poiché ci consentirà di fare dei veri e propri ‘bagni di colore’ ogni giorno. La cromoterapia ci fa star bene in primis con noi stessi e, di riflesso, migliora le relazioni con gli altri. La moda si fa interprete della nostra personalità e dialoga con le stagioni, per creare degli abbinamenti sempre perfetti. Il bianco rappresenta la purezza e il candore della neve: una borsa e un paio di guanti di questo colore sapranno ad esempio interpretare il mood rilassato di una settimana ad alta quota. Allo stesso modo il rosa, declinato in casacche e camicette sbarazzine, potrà sottolineare una predisposizione anche mentale all’arrivo della primavera. La luce si riflette su ciò che indossiamo ogni giorno e restituisce un’immagine di noi esattamente come la vogliamo: positiva, spensierata oppure in attesa di novità. In un flusso di energia spesso veicolato dalla sensazione di benessere che filtra dal gusto per lo shopping: un metodo più che piacevole per accrescere l’autostima.